Mantova e Sabbionetapatrimonio Unesco dal 2008, rappresentano la preziosa eredità dei Gonzaga e incarnano gli ideali urbanistici del Rinascimento

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Il fil rouge che accomuna le città di Mantova e Sabbioneta è la mano della potente famiglia dei Gonzaga, un tempo la famiglia egemone di Mantova. I Gonzaga si circondarono dei migliori artisti dell’epoca, come Mantegna, Alberti, Scamozzi, lasciandoci in eredità opere artistiche di grande valore, e due città: Mantova e Sabbioneta.

Mantova e Sabbioneta hanno una forma urbanistica che riassume i canoni architettonici ideali del Rinascimento, sono diventate presto un modello di ispirazione per le generazioni seguenti. Visitare questi luoghi, iscritte al patrimonio UNESCO dal 2008, è un viaggio nel tempo che ti consigliamo di intraprendere. Vieni a scoprire le città di Mantova e Sabbioneta, patrimonio UNESCO dal 2008!

Mantova e Sabbioneta, patrimonio UNESCO dal 2008

Mantova è la città del poeta latino Virgilio e della buonissima torta sbrisolona, racchiude un patrimonio artistico di indiscusso valore. Passata sotto il dominio di diverse importanti famiglie, come i Canossa, con la celebre contessa Matilde, e infine i Gonzaga, Mantova è una delle migliori città italiane per qualità ambientale e della vita. È circondata da tre laghi creati dall’allargamento del fiume Mincio, che le donano un’atmosfera suggestiva, specialmente quando si alza la nebbia.

Per visitare tutte le eccellenze di Mantova servono circa due giorni. Prima di esplorare il centro storico, godetevi la vista della città da Ponte San Giorgio, da dove Mantova appare in tutto il suo aspetto fiabesco, stagliandosi netta contro l’orizzonte.

Sabbioneta è a metà strada tra Mantova e Parma, un gioiellino con poco più di 4000 abitanti nel cuore della Pianura Padana, Sabbioneta è inserita nella lista dei 100 Borghi più belli d’Italia e incarna l’ideale esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come progettare una città.

Cinta da possenti mura perimetrali, visitabili grazie un percorso pedonale, il centro della cittadina offre meravigliosi scorci d’altri tempi, spesso utilizzati da registi famosi per ambientare le loro pellicole, come il film La strategia del ragno di Bernardo Bertolucci. La statua di Minerva, dea della saggezza, svetta su una colonna di marmo al centro del borgo, di cui è considerata la protettrice.

Perché Mantova e Sabbioneta sono patrimonio UNESCO

Nel 2008, proprio grazie al valore universale del ricco lascito dei Gonzaga, il sito di Mantova e Sabbioneta è entrato a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

L’iscrizione è avvenuta perché Mantova e Sabbioneta offrono una testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga. Esse rappresentano gli esempi più eminenti delle due modalità più emblematiche della progettazione urbanistica del Rinascimento, rispettivamente quella evolutiva e quella fondativa.

Sabbioneta, costruita per volere di Vespasiano I Gonzaga nel giro di trent’anni e terminata nel 1591, obbedisce a tutti i precetti urbanisti rinascimentali per creare una città dalle proporzioni armoniose, chiusa in una cinta muraria esagonale con un fossato ancora visibile.

Mantova è stato invece uno dei centri del Rinascimento italiano, trasformato pazientemente dal lavoro di artisti che hanno lasciato un segno profondo sull'architettura cittadina da Pisanello a Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti e Giulio Romano

Cosa vedere a Mantova

Mantova è una città ricca di attrazioni. Cominciamo dal Palazzo Ducale, dove visse la famiglia Gonzaga. Luogo d’arte e di governo, questo maestoso palazzo contiene quasi 600 stanze, giardini pensili, un ciclo di affreschi del Pisanello, un quadro di Rubens dedicato ai Gonzaga e il Castello di San Giorgio. Proprio nel castello è conservata la più celebre opera d’arte mantovana, la Camera degli Sposi del Mantegna, una stanza affrescata con pitture illusioniste. La visita al palazzo è un must assoluto. Passiamo alle piazze cittadine, tra cui spicca Piazza delle Erbe, cuore commerciale di Mantova ed ex-luogo del mercato, oggi piena di bar e ristoranti sotto i portici, all’ombra dell’orologio astronomico e della Rotonda di San Lorenzo. Menzione d’onore per Piazza del Broletto e la ariosa Piazza Sordello con il Duomo, luogo di sepoltura di molti Gonzaga.

Da non perdere l’imponente Chiesa di Sant’Andrea in stile rinascimentale, che conserva ancora un reliquiario con la terra intrisa del sangue di Cristo, raccolta dal centurione romano Longino, e in mostra ogni Venerdì Santo. Infine, ti consigliamo una tappa al Palazzo Te, una bellissima villa in stile rinascimentale commissionata dai Gonzaga a Giulio Romano, pittore e architetto. La villa è sede del museo civico ed è famosa per la sua Sala dei Giganti, una stanza con il soffitto affrescato nel 1535 da Romano, che ritrae l’epica battaglia tra i Giganti e Zeus.

A Mantova potrai girare a piedi o in bici sul lungolago, una passeggiata rilassante che costeggia i tre laghi della città. Perfetto per la primavera, un giro in barca sul Mincio, è interessante per godersi la quiete dei laghi e vedere il Parco del Mincio, un’area naturale protetta che si estende da Mantova al Lago di Garda. Se poi avrai voglia di scoprire meglio il Lago di Garda, ti suggeriamo un tour in barca sul Lago di Garda.

Cosa vedere a Sabbioneta

A Sabbioneta ti consigliamo di iniziare la tua visita dal sontuoso Teatro Olimpico, anche chiamato Teatro all’Antica, primo esempio europeo di teatro stabile, quindi non ricavato da edifici preesistenti. L’interno del teatro è splendido, con statue e colonne in pieno stile rinascimentale, con pareti meravigliosamente affrescate. Ideale da visitare con una guida. Una tappa è doverosa al Palazzo Ducale e il Palazzo Giardino, che sono i luoghi dove è più forte la traccia lasciata dai Gonzaga

Merita una visita anche la bellissima Galleria degli Antichi, cento metri di colonne, archi e affreschi, una volta luogo dove Vespasiano Gonzaga conservava la sua collezione archeologica. La galleria è seconda in lunghezza solo alla Galleria delle Carte Geografiche del Vaticano e quella degli Uffizi.

Diverse le chiese degne d’attenzione, tra cui ti segnaliamo la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Chiesa dell’Incoronata, dove vedere il mausoleo del Duca.

In ultimo il Museo di Arte Sacra A passo d’uomo che tra i vari dipinti, monete antiche e oggetti sacri, conserva il Toson d'oro di Vespasiano I Gonzaga, la massima onorificenza della corona spagnola, di cui il duca era insignito.

Mantova e Sabbioneta, patrimonio UNESCO dal 2008, ultimi consigli

Torta Sbrisolona, Mantova

Se arrivi da Milano potrai raggiungere facilmente Mantova e Sabbioneta in  macchina o in alternativa con il treno. Se sei a Milano ti consigliamo vivamente di aggiungere queste due città nel tuo itinerario, meritano la visita anche solo per una giornata, mete ideali per un fine settimana. Anche solo per cambiare un po' l’aria e assaggiare il buon cibo di queste parti, grazie all'incontro tra i cibi tradizionali contadini e quelli più raffinati dei grandi chef dei Gonzaga.

A metà strada tra la gastronomia emiliana e quella lombarda, la cucina offre salumi di grande livello, come il salame mantovano e la coppa, risotti, in particolare il risotto alla pilota e primi piatti da leccarsi i baffi come gli Agnolini ed i tortelli alla zucca. Cotechini, bolliti di carne accompagnati dalla mostarda locale e pesci d’acqua dolce, come il luccio e il pesce gatto completano i principali piatti tradizionali.

Un discorso a parte va fatto per i dolci, specialmente per la torta sbrisolona, dolce friabilissimo a base di mandorle, vero simbolo culinario della città di Mantova. Ma le pasticcerie locali sono famose anche per altre torte, tra cui le più apprezzate sono sicuramente la torta Margherita, la Elvezia e l’Anello di Monaco, che ricorda vagamente il panettone, ma a forma di ciambella. Non ci resta che augurarti una buona visita a Mantova e Sabbioneta.

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