Preziosa eredità dei Gonzaga, il sito di “Mantova e Sabbioneta” è iscritto al patrimonio protetto dall’UNESCO dal 2008, rappresentando la realizzazione pratica degli ideali urbanistici del Rinascimento.

Nel 2008, Mantova e Sabbioneta sono state iscritte insieme al Patrimonio UNESCO da preservare: Sabbioneta rappresenta infatti il concetto di una città ideale costruita secondo le teorie Rinascimentali, mentre Mantova è la perfetta espressione della trasformazione di una città secondo simili canoni.
Il fil rouge che accomuna le due città è la mano della potente famiglia dei Gonzaga, un tempo la famiglia egemone di Mantova.
I Gonzaga si circondarono dei migliori artisti dell’epoca (come Mantegna, Alberti, Scamozzi), lasciandoci in eredità opere artistiche di grande valore, e due città con forme urbanistiche così speciali che furono modello di ispirazione per le generazioni a venire.
Visitare questi luoghi è un viaggio nel tempo che vi consigliamo di intraprendere.
Non perdetevi i nostri consigli su cosa vedere tra Mantova e Sabbioneta!
L'iscrizione all'UNESCO
Il marchio impresso dalla signoria dei Gonzaga sui loro domini, tra il 1328 e il 1708, riecheggia ancora forte ai giorni nostri.
Nel 2008, proprio grazie al valore universale del ricco lascito dei Gonzaga, il sito di “Mantova e Sabbioneta” è entrato a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
L’iscrizione è avvenuta secondo i criteri (ii) e (iii), in quanto Mantova e Sabbioneta “offrono una testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga. Esse rappresentano gli esempi più eminenti delle due modalità più emblematiche della progettazione urbanistica del Rinascimento, rispettivamente quella evolutiva e quella fondativa.”
Sabbioneta, costruita per volere di Vespasiano I Gonzaga nel giro di trent’anni e terminata nel 1591, obbedisce a tutti i precetti urbanisti rinascimentali per creare una città dalle proporzioni armoniose, chiusa in una cinta muraria esagonale con un fossato ancora visibile.
Mantova è stato invece uno dei centri del Rinascimento italiano, trasformato pazientemente dal lavoro di artisti che hanno lasciato un segno profondo sull'architettura cittadina (da Pisanello a Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti e Giulio Romano).
Cosa vedere a Mantova
Mantova… la città del poeta latino Virgilio e della torta sbrisolona, contenitore di un patrimonio artistico di indiscutibile valore.
Passata sotto il dominio di diverse importanti famiglie, come i Canossa, con la celebre contessa Matilde, e infine i Gonzaga, Mantova è una delle migliori città italiane per qualità ambientale e della vita.
È circondata da tre laghi creati dall’allargamento del fiume Mincio, che le donano un atmosfera suggestiva, specialmente quando si alza la nebbia.
Per visitare tutte le eccellenze di Mantova servono circa due giorni. Prima di esplorare il centro storico, godetevi la vista della città da Ponte San Giorgio, da dove Mantova appare in tutto il suo aspetto fiabesco, stagliandosi netta contro l’orizzonte.
Ecco cosa vedere a Mantova in due giorni:
- Il Palazzo Ducale, dove visse la famiglia Gonzaga. Luogo d’arte e di governo, questo maestoso palazzo contiene quasi 600 stanze, giardini pensili, un ciclo di affreschi del Pisanello, un quadro di Rubens dedicato ai Gonzaga e il Castello di San Giorgio. Proprio nel castello è conservata la più celebre opera d’arte mantovana, la Camera degli Sposi del Mantegna, una stanza affrescata con pitture illusioniste. Biglietto unico per tutto il complesso a 13€, la visita al palazzo è un must assoluto!
- Le piazze cittadine, tra cui spicca Piazza delle Erbe, cuore commerciale di Mantova ed ex-luogo del mercato, oggi piena di bar e ristoranti sotto i portici, all’ombra dell’orologio astronomico e della Rotonda di San Lorenzo. Menzione d’onore per Piazza del Broletto (con la torre dell’orologio e il palazzo Podestà) e la ariosa Piazza Sordello con il Duomo, luogo di sepoltura di molti Gonzaga.
- L’imponente Chiesa di Sant’Andrea in stile rinascimentale, che conserva ancora un reliquiario con la terra intrisa del sangue di Cristo, raccolta dal centurione romano Longino, e in mostra ogni Venerdì Santo.
- Il Palazzo Te, una bellissima villa in stile rinascimentale commissionata dai Gonzaga a Giulio Romano, pittore e architetto. La villa è sede del museo civico ed è famosa per la sua Sala dei Giganti, una stanza con il soffitto affrescato nel 1535 da Romano, che ritrae l’epica battaglia tra i Giganti e Zeus.
- Giro a piedi (o in bici) sul lungolago, una passeggiata rilassante di circa 2.5 km che costeggia i tre laghi della città.
- Giro in barca sul Mincio (circa 10€ per un tour di un’ora). Perfetto in primavera, un giro in barca è interessante per godersi la quiete dei laghi e vedere il Parco del Mincio, un’area naturale protetta che si estende da Mantova al Lago di Garda.
Mangiare bene a Mantova non è affatto difficile, grazie all'incontro tra i cibi tradizionali contadini e quelli più raffinati dei grandi chef dei Gonzaga.
A metà strada tra la gastronomia emiliana e quella lombarda, la cucina mantovana offre salumi di grande livello (salame mantovano e coppa su tutti), risotti (in particolare quello “alla pilota”) e primi piatti da leccarsi i baffi come gli agnolini ed i tortelli alla zucca.
Cotechini, bolliti di carne accompagnati dalla mostarda locale e pesci d’acqua dolce (luccio, pesce gatto) completano i principali piatti tradizionali.
Un discorso a parte va fatto per i dolci, specialmente la sbrisolona (dolce friabilissimo a base di mandorle), vero simbolo culinario della città mantovana. Ma le pasticcerie locali sono famose anche per altre torte, tra cui le più apprezzate sono sicuramente la torta Margherita, la Elvezia e l’Anello di Monaco (che ricorda vagamente il panettone, ma a forma di ciambella).
Cosa vedere a Sabbioneta
Un tempo residenza del suo fondatore, il Duca Vespasiano I Gonzaga (1531-1591), il borgo di Sabbioneta è un gioiellino da visitare a metà strada tra Mantova e Parma.
Con poco più di 4000 abitanti nel cuore della Pianura Padana, Sabbioneta è inserita nella lista dei 100 Borghi più belli d’Italia.
Sabbioneta incarna l’ideale esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come progettare una città: questo ha spinto l’UNESCO ad inserirla nella sua lista dei patrimoni da salvare.
Cinta dalle possenti mura perimetrali (visitabili grazie un percorso pedonale), il restaurato centro della cittadina offre meravigliosi scorci d’altri tempi, spesso utilizzati da registi famosi per ambientare le loro pellicole (su tutti Bernardo Bertolucci per la “Strategia del ragno”, ma qui sono stati girati anche episodi della serie “I Medici” o dello sceneggiato “I Promessi Sposi”).
La statua di Minerva, dea della saggezza, svetta su una colonna di marmo al centro del borgo, di cui è considerata la protettrice.
Le migliori cose da vedere a Sabbioneta sono:
- Il sontuoso Teatro all’Antica, primo esempio europeo di “teatro stabile”, quindi non ricavato da edifici preesistenti. L’interno del teatro è splendido, con statue e colonne in pieno stile rinascimentale, con pareti meravigliosamente affrescate. Ideale da visitare con una guida. Il biglietto è incluso nella Mantova Card.
- I luoghi dove è più forte la traccia lasciata dai Gonzaga, in particolare il Palazzo Ducale (ex-residenza di Vespasiano) e il Palazzo Giardino.
- La Galleria degli Antichi, cento metri di colonne, archi e affreschi, una volta luogo dove Vespasiano Gonzaga conservava la sua collezione archeologica. La galleria è seconda in lunghezza solo alla Galleria delle Carte Geografiche del Vaticano e quella degli Uffizi.
- Diverse chiese, tra cui segnaliamo la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Chiesa dell’Incoronata, dove vedere il mausoleo del Duca.
- Il Museo di Arte Sacra "A passo d’uomo" che tra i vari dipinti, monete antiche e oggetti sacri, conserva il Toson d'oro di Vespasiano I Gonzaga, la massima onorificenza della corona spagnola, di cui il duca era insignito. L’ingresso costa solo 2.50€.