Viaggio a Cremona come un local tra musica, arte e sapori.

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Una piccola città d’arte che custodisce un mondo di saperi e bellezze: uno splendido patrimonio artistico che brilla di luce propria; una leggendaria tradizione artigiana e musicale che l’ha resa patria dei migliori violini al mondo; uno zoccolo duro di pasticcerie storiche che incantano i passanti con dolci tentazioni.

Scopri di più con i nostri consigli e preparati a visitare Cremona come un local

Cosa fare a Cremona come un local

Cosa fare a Cremona come un local

La città delle tre “t”. Ovunque si cerchino informazioni su Cremona, ci si imbatte in questa definizione. Le “t” stanno per turòon, turàs e tetàs: torrone, Torrazzo e donne formose. 

A questi elementi enfatizzati dal detto popolare, si aggiunge quale caratteristica identitaria della città il forte legame con la musica e l’arte della produzione di strumenti musicali. 

Un saper fare - riconosciuto patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO - che Antonio Stradivari portò ai massimi livelli e per il quale Cremona è da secoli ritenuta un punto di riferimento internazionale. Le botteghe artigiane e il Museo del Violino in Piazza Marconi offrono un'opportunità unica per scoprire la dedizione meticolosa e la passione che si celano dietro la creazione di violini and co.

Allontanandosi di poco dal centro cittadino, si va incontro alla bella campagna disegnata dal Po. Ci sono riserve naturali, castelli, borghi tra i più belli d’Italia, città d’arte e un’area archeologica patrimonio UNESCO inclusa nella rete dei siti palafitticoli preistorici delle Alpi.

Qui puoi trovare i nostri consigli di viaggio per visitare Cremona come un local

7. Cosa fare a Cremona come un local: partecipare a una dolce festa

 Cosa fare a Cremona come un local: partecipare a una dolce festa

L’ingresso trionfale del torrone sulla scena gastronomica si fa convenzionalmente risalire al royal wedding di Bianca Maria Visconti con Francesco Sforza. 

Correva l’anno 1441, la città era per l’appunto Cremona, e quello che di lì a breve sarebbe diventato un simbolo associato alla “cremonesità” si apprestava a comparire per la prima volta a un banchetto nuziale come omaggio al Torrazzo.

In realtà, l’inconfondibile leccornia a base di mandorle, albumi e miele diffusa e declinata in molteplici varianti in tutta Italia sembra avere origini molto più antiche, riconducibili forse alla cucina romana, forse a quella araba.  

Oggi è il protagonista assoluto di una delle celebrazioni più attese dai cremonesi: l’annuale Festa del Torrone. L’evento trasforma il centro storico di Cremona in una passerella per i pasticcieri giunti appositamente da tutta Italia. Oltre alle dolci creazioni da assaggiare, la festa offre anche rievocazioni storiche, concerti e spettacoli nelle vie del centro.

Save the date: l’appuntamento per il 2023 è fissato per sabato 11 e fino a domenica 19 novembre. 

6. Passeggiare per il centro storico

Cremona come un local. Passeggiare per il centro storico

Il centro storico di Cremona è un gioiellino. Parcheggia l’auto in piazza Marconi o in piazzale della Croce Rossa e raggiungi piazza del Comune, dove si concentrano alcune delle attrazioni principali. Che non sono solo architettoniche o artistiche.

Cremona è famosa per le sue ghiottonerie, dal Pan Cremona brevettato dalla storica Pasticceria Lanfranchi, ai torroncini, graffioni e mandorlati di Sperlari in via Solferino. 

Una dolce sosta ti aiuterà ad affrontare meglio la scalata al Torrazzo: non c’è altro modo per conquistare la cima di una delle torri campanarie medievali più alte d’Europa se non salire i suoi 502 gradini. Il colpo d’occhio sulla città ti ripagherà ampiamente della fatica. 

Da lassù, potrai anche avere un'idea chiara delle prossime mete da raggiungere, come il Duomo, il Battistero e la Loggia dei Militi. 

Non limitarti a musei e monumenti, ma datti il tempo necessario per passeggiare lungo le strade e le piazzette cremonesi in cerca di sorprese, siano esse un’antica locanda amata da Giuseppe Verdi (l’Osteria Bissone) o la bottega di un liutaio. 

5. Incontrare un liutaio

L’UNESCO ha riconosciuto l’artigianato cremonese quale patrimonio immateriale dell’umanità nel 2012. Larte della liuteria è da secoli parte del DNA di Cremona, un saper fare prezioso che prospera dal XVI secolo. 

Ad oggi, Cremona conta più di 150 botteghe in cui si tramanda un lavoro artigianale straordinario. Violoncelli, viole, violini, contrabbassi: ogni liutaio produce a mano da tre a sei strumenti all'anno, ciascuno concepito come un pezzo unico con le sue caratteristiche distintive, cosicché non esistano due violini che riproducano lo stesso suono. 

Tutte le fasi di lavorazione prevedono un minuzioso lavoro manuale, senza impiego di materiali industriali. È un’arte complessa e raffinata che, per il sostegno alle nuove generazioni che si avvicinano a questo mestiere, può contare sull'appoggio di un istituto dedicato: la Scuola Internazionale di Liuteria, che offre un percorso formativo focalizzato sulle tecniche di costruzione degli strumenti ad arco.

L’argomento ti appassiona? Visita il Museo del Violino di piazza Guglielmo Marconi per un viaggio virtuale nella musica sulle orme di Stradivari. 

4. Fare una gita a Mantova

Cremona come un local. Fare una gita a Mantova

I dintorni di Cremona offrono moltissime attrazioni e destinazioni adatte per chi vuole trascorrere una giornata fuori porta. Si può ad esempio visitare un paese del circuito Borghi più belli d’Italia, come Soncino o Gradella, oppure raggiungere una città d’arte. 

Come Mantova, che dista circa 65 chilometri: parchi, laghi, un centro storico patrimonio UNESCO, splendidi edifici storici, ottima cucina. 

I Gonzaga vollero plasmarla secondo i canoni urbanistici della città ideale rinascimentale, ordinata e armoniosa. La bellezza di geometrie e colori si rivela in uno scrocio romantico dal ponte di San Giorgio, con i delicati riflessi della città proiettata sull’acqua ad amplificare l’impatto visivo. 

Per rendere l’atmosfera più struggente, fai risuonare nelle auricolari del tuo smartphone un’aria del Rigoletto, l’opera di Giuseppe Verdi qui ambientata. 

Sotto l’orologio astronomico di Piazza delle Erbe, l’andirivieni dei passanti movimenta quello che è l’antico nucleo medievale e anima commerciale di Mantova. 

Una passeggiata sotto i portici ti conduce verso le attrazioni più rinomate: il castello di San Giorgio, dove ammirare la Camera degli sposi di Mantegna, e il Palazzo Ducale, con i capolavori di Pisanello, Rubens e Raffaello. 

Biglietti Complesso del Palazzo Ducale di Mantova

3. Organizzare un tour in bici

Cremona come un local. Organizzare un tour in bici

La bicicletta si rivela il veicolo perfetto per immergersi completamente nell'esperienza cremonese, permettendoti di esplorare a fondo tutto ciò che la città e i suoi dintorni hanno da offrire. 

I percorsi ciclabili sono appositamente progettati per consentirti di scoprire la ricchezza che custodisce il territorio. Residenze storiche, maestosi castelli, borghi graziosi e antiche pievi: ognuno di essi racchiude un patrimonio di storie e tradizioni da condividere.

Puoi spingerti verso le antiche città murate della provincia e scoprire luoghi come Pizzighettone e Soncino; costeggiare i navigli cremonesi; raggiungere Crema passando lungo l’Adda e il Serio; oppure attraversare la via Postumia e percorrere così un’antica strada di epoca romana.

Puoi reperire una mappa dei percorsi ciclabili presso l'infopoint in piazza del Comune.

Ami il turismo itinerante? È possibile raggiungere Milano da Cremona attraverso la campagna lombarda percorrendo le ciclabili e i sentieri della ciclovia dei tre fiumi. L'itinerario è denso di attrattive naturalistiche e storiche e non prevede particolari criticità. E una volta a Milano? Non ti resta che sfruttare i vantaggi di Milan Pass.

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2. Shopping al mercato del mercoledì

Come spesso ti suggeriamo nei nostri itinerari local, una visita al mercato cittadino è una buona opportunità non solo per fare acquisti ma anche per avere un assaggio diretto della cultura del posto attraverso uno dei suoi luoghi più popolari e veraci.

Quello di Cremona si tiene tradizionalmente il mercoledì e il sabato. Le bancarelle dei venditori ambulanti si concentrano in piazza del Comune, piazza Stradivari, piazza della Pace e Largo Boccaccino.

I banchi sono pronti dal mattino presto. Fiori, prorotti gastronomici, abbigliamento: puoi assaggiare le prelibatezze locali e trovare tesori nascosti tra gli oggetti in vendita. 

1. Sedersi al tavolo di una taverna

Arte, musica e buon cibo sono tre elementi che ben descrivono i volti di Cremona. Il torrone, come accennato al punto 7, è un simbolo cittadino al pari del maestoso Torrazzo, ma non è certo l’unica specialità da assaggiare quando si visita la città. 

La mostarda cremonese, la particolare confettura servita in accompagnamento a carne e formaggi, era amata da Verdi e Garibaldi. Il Pan Cremona, dolce storico preparato nella pasticceria Lanfranchi in via Solferino, è uno dei riti della domenica preferiti dai cremonesi. 

Poi ci sono i piatti irrinunciabili, i capisaldi della cucina locale da gustare nei tavoli delle tradizionali osterie. I marubini o marubèen, come li chiama la gente del posto, sono una sontuosa pasta ripiena la cui ricetta risale al XVI secolo. E i bolliti — di cappone, gallina, manzo o cotechino — che vengono serviti con l’immancabile mostarda.

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