Prelibatezza dolciaria tipica dei mesi freddi, la sua appartenenza è reclamata da più di una regione italiana: scopri come preparare il torrone.

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Ne esistono di tanti tipi – morbido, croccante, al cioccolato, con le mandorle – e più di una regione del nostro paese ne reclama l'invenzione: il torrone è una delizia dal sapore intenso, deciso e avvolgente, una stecca croccante e caramellata che subito richiama il freddo e le atmosfere natalizie.

Diverse tradizioni interessano questa specialità, quasi quante sono le ricette alla base della sua preparazione, ma qui ci focalizzeremo sulla variante tradizionale della città di Cremona.

Scopriamo quindi insieme come preparare il torrone e tutto ciò che orbita attorno alle sue origini. 

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Come preparare il torrone: ingredienti e procedimento

Come preparare il torrone classico

500 gr di mandorle pelate 

200 gr di pistacchi non salati o di nocciole

250 gr di miele di acacia

300 gr di zucchero 

3 albumi 

1 bustina di vanillina o di aroma alla vaniglia

100 ml d'acqua

2 scorze di limone

2 fogli di ostia 

Con queste dosi imparerai come preparare il torrone cremonese tradizionale, croccante ma abbastanza morbido all'interno e otterrai tre stecche abbastanza lunghe (circa 300 gr), servendoti di una teglia di circa 20 cm x 22 cm. 

Inizia a scogliere il miele a bagnomaria; dovrà starci per circa un'ora. Piccolo trucco: versane una goccia in un po' d'acqua e se lo vedrai solidificarsi significa che è pronto. 

Nel frattempo fai caramellare lo zucchero in una pentola, aggiungendo poi l'acqua. Dopo circa 20 minuti diventerà un liquido bianco. 

Monta gli albumi a neve e quando saranno diventati spumosi aggiungi il miele e lo sciroppo di zucchero. Mescola finché non avrai ottenuto un composto abbastanza duro. 

A questo punto unisci le mandorle e l'altra frutta secca precedentemente tostata, la vaniglia o vanillina e le scorze grattugiate dei limoni. Mescola bene per amalgamare il composto. 

Adesso prendi la teglia e rivestila con uno dei fogli di ostia, poi versa il composto e livellalo per bene, per poi coprire il tutto con l'altro foglio di ostia. Schiaccia per bene così da creare un blocchetto perfettamente rettangolare e lascia raffreddare per almeno mezz'ora. 

Il torrone si sarà solidificato: capovolgi la teglia e taglia le strisce di lungo per ottenere le stecche oppure dei piccoli mattoni se vuoi ottenere dei torroncini. Saranno dei regalini perfetti, pronti per essere impacchettati, oppure per essere gustati. 

Buon appetito!

Il torrone è una tipica specialità dolciaria che appartiene a diverse località italiane, ognuna delle quali vi ha infuso particolari caratteristiche del proprio territorio e i propri ingredienti peculiari, dando vita a ricette sempre diverse a seconda della provenienza.

Sebbene questa squisitezza della nostra pasticceria richiami subito alla mente il Natale, alcune tipologie possono essere gustate genericamente in inverno o anche in autunno, già a partire da ottobre e novembre. A Napoli, ad esempio, si prepara un torrone morbido al cioccolato e nocciole in occasione del giorno dei morti, il 2 novembre. Nella provincia di Benevento, invece, esistono vari generi di torroni e torroncini che, anche se maggiormente acquistati durante le festività, sono disponibili anche in altri periodi, grazie soprattutto al brand Strega – quello del liquore locale. 

Ma il torrone assume anche le caratteristiche di altre regioni, quali la Calabria, la Sardegna, la Toscana, la Sicilia, l'Abruzzo: insomma, la scelta è davvero ampia! 

Dobbiamo però sottolineare che la città a cui tipicamente va fatta risalire la nascita del torrone è Cremona, la cui forma e il nome richiamano il celebre Torrazzo, il campanile del Duomo. Pare infatti che la sua prima apparizione risalga al 1411, sulle tavole del banchetto di nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.

Secondo un'altra teoria, invece, il torrone avrebbe origini arabe e deriverebbe da un dolce a base di mandorle, sesamo e miele introdotto dai mercanti provenienti dalla zona del Mediterraneo che stanziavano nel delta del Po.

Attualmente, quella più accreditata è la prima ipotesi e infatti ogni anno, nel mese di novembre, Cremona viene animata dalla Festa del Torrone, dove parallelamente a esposizioni e degustazioni si tiene la rievocazione storica del matrimonio che avrebbe dato i natali a questa specialità.  

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Il torrone, come anticipato, si presta a numerose varianti, l'unica regola da seguire è il proprio gusto personale: potrai scegliere qualunque frutta secca, ricoprirlo di cioccolato al latte o fondente, aggiungere la buccia di un'arancia grattugiata. Naturalmente potrai anche cambiare procedimento se desideri ottenerne uno ancora più croccante o, al contrario, più morbido.

In quest'ultimo caso, ti consigliamo di provare il delizioso torrone dei morti, O' Murticciell', specialità della tradizione napoletana che abbiamo gia nominato, nata per “addolcire” la separazione con i nostri defunti e che si consuma proprio nel giorno a loro dedicato. Si tratta di un lungo tronchetto ricoperto di cioccolato fondente, con un ripieno di crema di nocciole, nocciole e cioccolato bianco che resta morbido e si scioglie in bocca e per questo viene tagliato a fette. 

Insomma, se vuoi imparare come preparare il torrone non dovrai fare altro che lasciarti guidare dalla gola.

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