Sei appassionato di siti Unesco e vuoi visitare la Sicilia? Siracusa sarà sicuramente una delle tue mete imperdibili. 

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Siracusa è una città e un antico porto della Sicilia orientale, che comprende anche la piccola isola di Ortigia che ad oggi rappresenta il suo nucleo originario, dalla storia affascinante. L’origine di questa città infatti la si deve ai coloni greci di Corinto che la fondarono nel 734 a.C. Ad oggi il suo clima particolarmente mite e le sue notevoli ricchezze storiche artistiche la rendono ruggente anche dal punto di vista turistico. Nel 2005 le sue straordinarie qualità sono state riconosciute da UNESCO che la dichiarò Patrimonio dell’Umanità.

Siracusa e Pantalica: due grandi patrimoni UNESCO riconosciuti nel 2005

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Non solo la città di Siracusa ma anche la vicina necropoli rupestre di Pantalica vengono dichiarati patrimonio UNESCO nel 2005. Questo principalmente per la loro enorme rilevanza storica, archeologica, culturale ed antropologica.

E’ appunto questa grande varietà, pregevolmente conservata, che fa da testimone alle diverse dominazioni storiche. Qui si sono succeduti nel tempo Romani, Bizantini, Barbari, Arabi e Normanni che nel tempo hanno permesso il continuo sviluppo della città, riconoscendo in essa un luogo di grande ricchezza e importanza strategica per tutta la fascia sud-mediterranea.

La città abbraccia così un numero considerevole di popoli, custodendo nei suoi musei reperti tanto diversi quanto alla fine coerenti con la storia della città.

I criteri di ammissione all’interno della Unesco World Heritage List

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Come già detto l’Unesco ha ammesso nel 2005 la città di Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica nella lista dei siti considerati patrimonio dell’umanità. Per prima cosa si è valutato come i monumenti di Siracusa/Pantalica costituiscono una grandiosa testimonianza delle culture del Mediterraneo attraverso i secoli (criterio II).

Come seconda idea, Unesco dichiara che “L’insieme Siracusa/Pantalica offre, attraverso la sua straordinaria diversità culturale, una eccezionale testimonianza dello sviluppo della civilizzazione nel corso di tre millenni.”

Grande spazio all’architettura e all’insediamento umano che nel tempo ha assunto la forma attuale di città. Proprio la varietà di monumenti e siti archeologici situati a Siracusa, a partire dall’isola di Ortigia rappresenta un ottimo esempio di eccezionale creazione architettonica che raggruppa diverse influenze culturali (Criterio IV)

Inoltre a Siracusa nacque e contribuì al suo sviluppo il fisico e matematico più famoso dell’Antichità: Archimede, simbolo di inventività e genio scientifico. Di questo UNESCO dice che “l’antica Siracusa era collegata direttamente a eventi, idee e opere letterarie di eccezionale valore universale” (Criterio VI).

I Musei e i luoghi di cultura di Siracusa

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Ad oggi anche per i motivi sopracitati, sono tantissimi i luoghi di cultura visitabili in città tra musei, chiese e siti archeologici. Tra i musei più importanti di Siracusa c’è proprio il museo archeologico Paolo Orsi, dallo studioso che ha effettuato specifici studi sulla città. Esso raccoglie e ordina appunto questa varietà di epoche e reperti partendo dal paleolitico e approfondendo l’era greco-sicula. Tra i reperti più importanti della collezione c’è sicuramente la cosiddetta Venere anadiomene, appartenente al periodo romano-ellenico. Tanto altro materiale proviene anche da scavi delle numerose colonie greche in Sicilia, da Megara Hyblea, a Eloro, Akrai, Kasmenai e Kamarina.

Il museo un tempo si trovava in Piazza Duomo dove oggi ha sede la soprintendenza dei Beni Culturali. Il nuovo edificio inaugurato nel 1988 nell’attuale sede di via Teocrito, molto più vicina al sito archeologico Neapolis, dov’è possibili visitare il teatro greco e l’anfiteatro romano.

Anche la grande arte è presente a Siracusa come possiamo ammirare nel museo di Palazzo Bellomo dove sono conservati dipinti e sculture di grandi maestri come Antonello da Messina, Antonello Gagini e Francesco Laurana.

Altro grande luogo di cultura della città è il santuario di Santa Lucia al Sepolcro, dove è custodita la grande tela del Seppellimento di Santa Lucia dipinta nel 1608 dal Caravaggio, durante il suo soggiorno siracusano.

Inoltre è importante ricordare quanto l’influenza Barocca sia stata decisiva in tutta la Sicilia e ovviamente anche a Siracusa. In particolar modo sull’isola di Ortigia il Barocco subisce mescolanze con la cultura Greco-Romana come è possibile notare nel Duomo della città che fu costruito inglobando anche l’antico tempio di Atena. Questo rende questa città uno dei posti migliori da visitare nel 2022.

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