Il patrimonio UNESCO dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia sono un importante esempio di architettura e arte sacra. La loro importanza risiede nel rappresentare un connubio perfetto fra bellezze naturali, artistiche e storiche. Nati come luoghi di pellegrinaggio in Italia per i religiosi che non potevano recarsi in Terra Santa, si sono trasformati in meravigliosi templi di arte e storia da visit

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Il patrimonio UNESCO dei Sacri Monti è un particolare esempio di patrimonio “diffuso” in diverse arie dell’Italia settentrionale. Si tratta di gruppi strutture architettoniche datate al XVI-XVII secolo e simboleggianti il credo cristiano. Al loro interno ospitano pitture murali e statue di grande pregio. La bellezza di questi luoghi è anche nella loro capacità di adattarsi ed inserirsi nell’ambiente naturale che li circonda: colline, foreste e laghi fanno da cornice a questi templi della religione cristiana.La serie di nove complessi è situata fra le montagne del Nord Italia (Varallo, Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola, e Valperga) ed è tuttora un patrimonio inestimabile di turismo religioso e non solo.

La storia dei Sacri Monti

La storia dei Sacri Monti

I diversi Sacri Monti furono costruiti quasi tutti nello stesso periodo. Lo scopo era quello di creare luoghi di preghiera in Europa come alternativa alla Terra Santa (Gerusalemme e Palestina) per permettere ai fedeli di onorare la propria fede in pellegrinaggio senza dover sostenere lunghi viaggi. A quel tempo, infatti, l'accesso ai luoghi cattolici in Oriente stava diventando sempre più pericoloso per i pellegrini a causa della rapida espansione della cultura musulmana.

Dopo il Concilio di Trento (importante incontro per stabilire i dogmi della chiesta cristiana) furono proposti tre diversi luoghi dove edificare la "Nuova Gerusalemme": Varallo in Valsesia, Montaione in Toscana e Braga nel nord del Portogallo. I posti furono scelti in base alla somiglianza topografica con la Terra Santa.

In Italia, il primo ad esempio di Sacro Monte fu quello di fu di Varallo, eretto nel 1480. Fu dedicato non solo a Cristo ma anche a culti dedicati alla Vergine Maria, ai santi, alla Trinità e ai Misteri del Rosario. Ben presto divenne un modello per altri Sacri Monti che seguirono. Ogni "Sacro monte" veniva costruito seguendo alcune regole standard comuni per la tipologia e lo stile architettonico, ma si evolveva con la propria arte e architettura assumendo unicità e distinguendosi dagli altri.

Ognuno ha un tema o un ruolo distinto. A Orta, per esempio, il complesso è dedicato a San Francesco d'Assisi con 21 cappelle e un giardino datato al XVI secolo. Il Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso a Ossuccio contiene 14 cappelle in stile barocco posizionate sul pendio di una montagna che porta a un santuario sulla cima. All'inizio del XVIII secolo, Michelangelo da Montiglio, un monaco, sviluppò il Sacro Monte di Belmonte, Valperga Canavese per ricreare i siti biblici della Terra Santa con un circuito di 13 cappelle che simboleggiano i principali incidenti della Passione.

I sacri monti vennero decorati ed abbelliti dai grandi artisti dell'epoca con dipinti e sculture che rappresentavano gli episodi più edificanti della vita di Gesù, Maria o dei Santi.

Alcuni dei Sacri Monti sono stati protagonisti di importanti restauri iniziati nel 1980. Tuttora, le proprietà sono protette da leggi che operano a diversi livelli: nazionale, regionale e locale.

I Sacri Monti in Piemonte e Lombardia

I Sacri Monti in Piemonte e Lombardia

Una caratteristica essenziale dei Sacri Monti è quella di conservare un forte legame non solo con il paesaggio naturale ma anche con gli abitanti dei luoghi circostanti.

Le disposizioni originali delle cappelle e degli ambienti, inseriti perfettamente all'interno del paesaggio naturale, sono rimaste immutate, conservando la propria autenticità. Anche le tradizioni e l’utilizzo dei siti non è cambiato: tutti i nove complessi sono conservati come luoghi di pellegrinaggio cristiano, di preghiera e di riflessione rispettando lo scopo per i quali sono stati originariamente costruiti.

Ognuno dei complessi conserva una unicità e caratteristiche ben precise.

In Piemonte il Sacro Monte di Varallo è stato reso celebre dalle meravigliose opere di Gaudenzio Ferrari: pitture murarie e dalle rappresentazioni figurate in legno e terracotta di scene sacre; un vero e proprio percorso fra state a dimensione naturale che raccontano i momenti più importanti della cristianità. Ancora in terra piemontese i Sacri Monti di Serralunga di Crea in provincia di Alessandria, sono stati edificati su uno dei colli più alti della regione del Monferrato. Un paesaggio decisamente suggestivo ed unico come quello del Sacro Monte di Belmonte in Valperga, che si erge su una collina di granito rosso.

Il Sacro Monte Calvario di Domodossola presenta un percorso che permette di rivivere gli episodi della Via Crucis e della Passione di Cristo sul Calvario mentre il Sacro Monte di Oropa è composto da dodici cappelle dedicate alla vita della Vergine, disposte in due file parallele e allineate lungo un percorso a zigzag.

Il Sacro Monte di Orta è dedicato a San Francesco d’Assisi e ciascuna delle venti cappelle, che si susseguono in un itinerario a spirale, ripercorre episodi della vita del santo. Quello della SS. Trinità di Ghiffa comprende tre cappelle principali dedicate a soggetti biblici e altre due cappellette minori edificate sui resti di un antico oratorio medievale.

In Lombardia, il Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso fu costruito sulla costa del Lago di Como, quello del Monte del Rosario è celebre sin dal Medioevo come importante meta di pellegrinaggio.

Patrimonio Unesco

Patrimonio Unesco

Questi patrimoni sono il perfetto connubio fra architettura, arte e paesaggio. Nel 2003 la commissione UNESCO ha deciso di premiarli per “ L'implementazione dell'architettura e dell'arte sacra in un paesaggio naturale per scopi didattici e spirituali”.

Si tratta di un patrimonio sacro che unisce bellezza e spiritualità. Visitare questi luoghi significa affrontare un profondo viaggio nella fede contemplando, al contempo strutture ed opere d’arte di enorme pregio. Un patrimonio che unisce arte, storia e misticismo che vale la pena continuare a celebrare ancora a lungo.

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