Nella bellissima città di Padova, vicino al famoso Prato della Valle, sorge un’oasi verde fondata nel lontano 1545, rendendola infatti l’orto botanico più antico del mondo: l’Orto Botanico di Padova. Nel 1997 è entrato a far parte dei beni culturali della Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, essendo considerato all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e la culla della scienza.

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Storia e ubicazione

L’Orto Botanico dell’Università di Padova, situato a Padova, in Veneto, in prossimità della Basilica di Sant’Antonio, fu istituito nel 1545 come centro per la coltivazione di piante medicinali, al tempo conosciute come “semplici”, ovvero quei medicamenti che provenivano direttamente dalla natura. In quegli anni l’ateneo padovano, fondato nel 1222, era già un centro di studi importante nel campo delle scienze mediche e farmacologiche, e dell’applicazione delle piante medicinali a queste sfere della scienza. L’Orto era caratterizzato dalla presenza di vegetali rari e di piante provenienti da varie parti del mondo, in particolar modo dai territori posseduti dalla Repubblica di Venezia o da quelli con cui intratteneva importanti scambi commerciali. Proprio per questa ragione Padova ha avuto una funzione fondamentale nell'introduzione e nello studio di molte specie esotiche. 

Nel 1997 l’Orto Botanico di Padova è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO come bene culturale, essendo testimonianza di uno scambio di influenze considerevoli nell’area culturale delle scienze botaniche ed essendo, inoltre, un’eccezionale testimonianza di una tradizione culturale duratura nei secoli. Nonostante il raggiungimento di tale riconoscimento, l’Orto non ha mai smesso di innovarsi e nel 2014 è stata inaugurata una nuova area: il Giardino della Biodiversità. Esso è costituito da diverse serre al cui interno sono raccolte più di 1.300 specie di piante, le quali spaziano da ogni clima presente nel nostro pianeta. 

Photo Credit da Wikipedia: Rollroboter CC BY-SA 3.0

L'Orto Antico

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Il disegno originario dell’Orto Antico è rimasto quasi invariato nel corso dei secoli e tutt’oggi possiamo osservare la sua struttura circolare con un quadrato inscritto, a sua volta suddiviso in quattro quadrati più piccoli da due viali perpendicolari. Inoltre, ogni zona è suddivisa a sua volta in diverse aiuole poste in tal modo da creare disegni geometrici diversi tra loro. La struttura è circondata da un muro circolare che fu costruito nel 1552 per impedire i furti delle preziose erbe medicinali. L’Orto raccoglie oltre 3500 specie diverse, suddividendole in collezioni tematiche: piante insettivore, piante medicinali e velenose, piante dei Colli Euganei e rare, piante introdotte. All’interno dell’Orto sono stati inoltre ricreati alcuni ambienti naturali dove sono coltivate le piante che li caratterizzano, tra cui la macchia mediterranea, la roccera alpina, l’ambiente d’acqua dolce, le piante succulenti e la serra tropicale.  

Il Giardino della Biodiversità

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Il Giardino della Biodiversità è la parte più innovativa dell’Orto Botanico di Padova e rappresenta una delle serre più avanzate al mondo nel campo botanico. Al suo interno sono conservate circa 1300 specie diverse raccolte in differenti ambienti climatici, suddivisi per temperatura e umidità. All'interno del Giardino le piante sono disposte secondo una suddivisione fitogeografica, cosicché il visitatore abbia l'immediata rappresentazione della ricchezza o povertà di biodiversità presente in ogni fascia climatica. La serra è suddivisa in quattro ambienti climatici: foresta tropicale pluviale, foresta tropicale subumida, clima temperato e mediterraneo e clima arido. 

La proclamazione del sito e la motivazione per l'inclusione

Nel 1997 il sito è stato proclamato Patrimonio Mondiale Unesco per la sua rilevante attività culturale svolta ininterrottamente per quasi 500 anni grazie alla quale l’Orto Botanico di Padova, che è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo, ha contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia. 

L’inclusione nella lista Unesco è motivata da due criteri: (ii): l’Orto Botanico di Padova ha rappresentato una fonte di ispirazione per molti altri giardini in Italia e in Europa, in termini di influenza nelle loro progettazioni architettoniche e funzionali e negli approcci didattici e scientifici sullo studio delle piante medicinali e delle discipline affini. Dalla sua costituzione, l’Orto Botanico di Padova è stato al centro di una rete di scambi internazionali, contribuendo alla diffusione della conoscenza dei vari aspetti delle piante medicinali e delle scienze botaniche e alla preservazione delle piante ex-situ; (iii): per più di cinque secoli, l’Orto Botanico di Padova ha rappresentato una eccezionale testimonianza di significato culturale e scientifico. Infatti, la sua posizione, dimensione e caratteristiche di ricerca e didattica sono rimaste invariate attraverso i secoli. Similmente, le sue principali caratteristiche di ricerca e didattica sono rimaste immutate, con un costante adattamento alle più avanzate scoperte nelle scienze botaniche ed educative.

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