Nata nel 2006, la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane include quattro feste religiose cattoliche italiane (la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Faradda di li Candareri di Sassari). Dal 2013 la rete è inserita nel patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

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La Macchina di Santa Rosa di Viterbo

La Macchina di Santa Rosa è una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche, alta circa 30 metri e pesante 5 tonnellate. È realizzata con metalli leggeri e materiali moderni come la vetroresina che, però, negli ultimi anni è stata sostituita da ferro, legno e cartapesta.

La festa ha luogo a Viterbo, ogni anno, la sera del 3 settembre. La macchina viene sollevata e portata in processione a spalle da un centinaio di uomini, detti “Facchini di Santa Rosa”, lungo un percorso di poco più di un chilometro articolato tra le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro cittadino.

Il trasporto comincia alle ore 21 ed assistervi ci sono migliaia di persone. Da quel momento le vie interessate vengono oscurate, così da far risaltare la luce della Macchina.

Il trasporto rievoca simbolicamente la traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta a Viterbo nel 1258 per disposizione di Papa Alessandro IV, dalla Chiesa di Santa Maria in Poggio (detta della Crocetta) alla Chiesa di Santa Maria delle Rose (oggi Santuario di Santa Rosa).


La Varia di Palmi in Calabria

La Varia di Palmi in Calabria

La Varia di Palmi è una festa popolare cattolica che si svolge a Palmi, in provincia di Reggio Calabria. La festa è in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona e protettrice della città.

Attualmente la festa si svolge ogni anno durante l’ultima domenica di agosto, ma in passato ha spesso subito annullamenti forzati fino a rischiare quasi l’oblio. Per esempio, alla fine dell’Ottocento, durante la processione spesso si finiva a botte e quindi finì per essere abolita perché considerata “incivile”. Dall’inizio del Novecento ai primi anni 2000, si sono celebrate solo 27 edizioni. Con l’inserimento nel patrimonio UNESCO le viene garantito un futuro e una cadenza annuale.

L’evento è probabilmente la festa principale della Regione Calabria. Ma cos’è la Varia?

La Varia è un enorme carro che rappresenta l’universo e l’assunzione in cielo della Vergine Maria. Il carro è alto 16 metri ed è trasportato a spalla da 200 Mbuttatri (portatori). Su di esso, poi, trovano posto figuranti umani che rappresentano la Madonna, il Padreterno, gli Apostoli e gli Angeli.

Il giorno precedente al trasporto della Varia si svolge la processione del quadro di Maria Santissima della Lettera e del reliquario del Sacro Capello, che la tradizione vuole corrisponda ad un capello della Vergine.


La Festa dei Gigli di Nola

La Festa dei Gigli di Nola

La Festa dei Gigli è una festa popolare cattolica che si tiene ogni anno a Nola (cittadina in provincia di Napoli) in occasione della festività patronale dedicata a San Paolino. Con questo evento i nolani festeggiano il ritorno in città di Ponzio Meropio Paolino dalla prigionia ad opera dei barbari avvenuto nella prima metà del V sec.

La domenica successiva al 22 giugno di ogni anno si svolge la festa, vale a dire la processione danzante di 8 Gigli più una struttura più bassa a forma di barca che simboleggia il ritorno in patria di San Paolino. I Gigli sono degli obelischi di legno ricoperti in cartapesta. Essi prendono il nome delle antiche corporazioni delle arti e dei mestieri, nell’ordine: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto.

I Gigli e la Barca danzano lungo un tradizionale percorso individuato nel luogo più antico della città. Vengono sollevati e manovrati, attraverso delle assi chiamate varre e varritielli, sulle spalle dei cullatori, nome dovuto probabilmente al movimento oscillante prodotto, simile all’atto di cullare. Sotto ogni Giglio ci sono 128 cullatori che insieme formano la paranza.

La “ballata” avviene al ritmo di brani originali e reinterpretazioni attinte dalla tradizione musicale napoletana, italiana e internazionale, eseguiti da una banda musicale posta sulla base della struttura.

La manifestazione copre l’intero arco della giornata. Nel corso della mattinata, i Gigli e la Barca vengono trasportati in piazza Duomo, la piazza principale di Nola, dove avviene la solenne benedizione da parte del vescovo. Dal primo pomeriggio all’alba del lunedì le strutture e i cullatori che li trasportano affronteranno il tradizionale percorso affrontando spettacolari prove di abilità e di forza.


La Faradda di li Candereri di Sassari

La Faradda di li Candereri di Sassari

La Discesa dei Candelieri (in sassarese Faradda di li Candereri o solo Faradda) è una festa che si tiene a Sassari (Sardegna) la sera precedente alla festa della Madonna Assunta (ferragosto).

Consiste di una processione danzante di grandi colonne di legno, ceri simbolici, detti “candelieri”(li candareri), che si svolge lungo il Corso Vittorio Emanuele II fino a Porta Sant’Antonio e dal Corso Francesco Vico fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Maria di Betlem.

È chiamata anche Festha manna, ovvero “Festa grande” e, secondo la tradizione, deriva da un voto fatto alla Madonna Assunta, che avrebbe salvato la città dalla peste.

Ebbe un periodo di crisi tra la fine del XIX sec. e gli inizi del Novecento, ma attualmente è seguita da circa 100.000 persone, che giungono a Sassari anche dall’estero.


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