Chi non ha canticchiato almeno una volta le famose arie de Aida, Il barbiere di Siviglia, Traviata? Il canto lirico Italiano è patrimonio Unesco.

tickets banner

Libiamo, Libiamo ne' lieti calici… è proprio il caso di festeggiare con un brindisi questo nuovo importante successo per l’Italia: il Canto Lirico Italiano è entrato nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

L’importante riconoscimento è arrivato il 6 dicembre 2023 dopo un lungo percorso iniziato nel 2011 ad opera del Ministero dei Beni Culturali e del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano.

Come ha commentato il ministro italiano della Cultura: il Canto lirico è un’eccellenza mondiale, tra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta.

L'Italia è storicamente la patria dell’Opera lirica, “un patrimonio immateriale che nasce con il “Recitar cantando” più di 400 anni fa e che si è evoluto fino ad oggi grazie a grandi compositori, librettisti, artisti, cantanti, musicisti ed insegnanti che hanno creato, creano e creeranno capolavori”.

Opera Lirica, Melodramma, Recitar cantando e Belcanto sono tutti termini che stanno a indicare un genere che è nato e si è sviluppato in Italia, che per questo possiede il maggior numero di teatri d'opera al mondo e ed è universalmente considerata la patria dell'Opera.

E Opera è il termine italiano usato in tutto il mondo per un genere teatrale in cui la recitazione, la musica e il canto si fondono insieme.

Prenota qui la tua visita alla Scala di Milano!

Perché il Canto Lirico è Patrimonio UNESCO

Canto lirico Patrimonio UNESCO

Il Canto lirico Patrimonio UNESCO

Il Canto Lirico è diventato ufficialmente Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità perchè risponde appieno alla definizione che l’UNESCO ha dato per beni immateriali, ovvero: “l’insieme delle tradizioni, espressioni orali, arti dello spettacolo, [...] che sono espressione vivente dell’identità della comunità e delle popolazioni che in esse si riconoscono.”

Secondo i criteri stabiliti dall’UNESCO la Pratica del Canto Lirico rappresenta un capolavoro del genio creativo umano ed è una testimonianza unica di una tradizione culturale direttamente associata a opere artistiche di valore universale.

Secondo la definizione dell’UNESCO, la Pratica del Canto Lirico in Italia unisce la musica, il canto, la recitazione e le scenografie tipiche dell’Opera e ha la particolarità di unire in sè patrimoni materiali e immateriali tipicamente italiani e di rappresentare l’identità culturale del nostro Paese in una delle sue massime espressioni: il testo cantato, le abilità e le tecniche che mirano a valorizzare la voce umana e la mimica facciale e gestuale danno vita ad una tradizione dai tratti peculiari che solo il nostro Paese possiede; non ultima la nascita del Teatro all’italiana attorno all’Arte del Canto Lirico.

Canto Lirico: una breve storia

Canto lirico: breve storia

Canto lirico: breve storia

Le origini dell’Opera lirica risalgono al periodo fra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 e si devono ad un gruppo di intellettuali e artisti noto come Camerata Fiorentina che si riuniva a Firenze presso la dimora del conte De’ Bardi. La loro idea fu di unire musica, danza, poesia, teatro e pittura in una forma d'arte unica e di creare un nuovo tipo di intrattenimento simile alla tragedia greca, il Melodramma.

Nel 1589, in occasione del matrimonio tra Ferdinando de’ Medici e Cristina di Lorena, la famiglia Medici commissionò alla Camerata de’ Bardi quella che è considerata la prima opera lirica della storia: Gli intermezzi della Pellegrina, un’opera teatrale e musicale da rappresentare nel grande teatro privato situato dentro al palazzo degli Uffizi.

Nacquero da qui le prime Opere liriche che all’inizio venivano rappresentate nei palazzi delle famiglie reali e aristocratiche in occasione di avvenimenti particolari, come incoronazioni, matrimoni, feste ed erano riservate ad un pubblico ristretto.

Fu solo nel 1637 l’opera divenne popolare quando a Venezia venne aperto il San Cassiano, il primo teatro pubblico.

Nel Seicento il compositore Claudio Monteverdi ebbe il merito di realizzare un genere più vicino a quello che oggi conosciamo come opera lirica: La prima di successo, ancora oggi eseguita ed apprezzata, fu l'Orfeo del 1609 basata sulla leggenda classica di Orfeo ed Euridice. Fin da subito, questa forma d'arte, suscitò un grande interesse divenendo in breve tempo la musica più amata di quei tempi. 

Il Melodramma raggiunse il massimo dello splendore nell’Ottocento e dominò la scena musicale e culturale ad opera di compositori come Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, le cui opere fanno parte della grande tradizione lirica italiana e non solo e sono ancora oggi rappresentate con enorme successo in tutti i teatri del mondo.

Dalla fine del XIX secolo si afferma un nuovo tipo di melodramma in cui le strutture tradizionali dell’opera italiana si arricchiscono di nuovi contenuti. Il compositore più importante di questo periodo è Giacomo Puccini con il quale il melodramma italiano assume una dimensione internazionale ed europea.

L'Opera inizio, così, a diffondersi in Italia e in tutta Europa.

Il termine italiano Opera entrerà nel vocabolario di molte lingue, così come tanti vocaboli della terminologia musicale: adagio, allegretto, piano, crescendo e molti altri ancora.

Canto lirico: la nascita del Teatro all'Italiana

2023095620-canto-lirico-teatro.jpg

Tra il 1600 e il 1700, con la diffusione dell’Opera, nasce il Teatro all’italiana.

Il più antico d’Italia e d’Europa è il Real Teatro di San Carlo di Napoli, seguito dal Teatro alla Scala di Milano e dal Teatro la Fenice di Venezia, e poi ancora Roma, Firenze, Torino e Parma...

Il teatro d'opera tradizionale è a forma di ferro di cavallo ed abbraccia la platea e il palcoscenico. Tutto intorno vi sono gli ordini e gli ordini sono divisi in palchi ognuno dei quali può ospitare 4 o 5 persone.

Dalla seconda metà del XIX secolo, i teatri d'opera si dotano della buca per l'orchestra, a un livello al di sotto del pubblico.

In origine il pubblico veniva diviso in base al ceto sociale di appartenenza: i ricchi erano proprietari dei palchi che si affacciano sul palcoscenico e sulla sala, mentre i meno abbienti assistevano allo spettacolo in piedi nella sala che diverrà poi la platea.

Il teatro era anche un importante luogo di ritrovo, dove gli spettatori potevano incontrarsi per chiacchierare, mangiare, giocare d’azzardo… sia nei palchi che nel foyer e nei ridotti.

Una grande importanza ha il dietro le quinte, cioè tutti gli ambienti dedicati alle maestranze e alla costruzione dello spettacolo: sala prove, camerini, sartorie, sala trucco e parrucco. All’interno del teatro si trovano anche gli uffici della produzione, gli uffici amministrativi e tutti i servizi e il personale che, dietro le quinte, lavora per far funzionare la Grande Macchina del Teatro.

Prenota ora la tua visita guidata alla Fenice di Venezia!

Il Canto Lirico: la nostra Playlist

Se state programmando il vostro viaggio in Italia, non dimenticate di visitare uno dei tanti teatri di tradizione sparsi in tutta la penisola.

Oltre a quelli più famosi, in molte città italiane potete trovare degli autentici gioielli nascosti, ricchi di affreschi, decorazioni e luci di atmosfera.

Nell’attesa che si apra il sipario, vi invitiamo a godere delle arie più famose delle Opere italiane con la playlist che noi di Visit Italy abbiamo selezionato per voi.

Godetevi lo spettacolo!

Potrebbe interessarti


LA DOLCE VITA
LA DOLCE VITA

Iscriviti alla nostra Newsletter settimanale dedicata alla cultura, all'arte e alle tradizioni italiane.

Potrebbe interessarti