Nella Val Camonica apprendi che l’arte è nata prima di tutto. E’ che ciò è stato sin da subito un bisogno impellente, anche per motivi magici, religiosi e di superstizione. Chi visita questi luoghi viene catapultato in un’età antichissima, venuta prima ancora di ogni civiltà complessa. Prima dei Greci e dei Romani, prima di ogni antico imperatore, prima di Platone, Ercole, Aristotele o Cicerone.

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Possiamo imparare tanto visitando la Val Camonica, il luogo italiano per eccellenza per ammirare le pitture rupestri. In realtà possiamo subito affermare che più che pitture, si tratta invece di incisioni o tecnicamente parliamo di “petroglifi” o anche semplicemente “graffiti”. Anche i paesaggi nei dintorni sono imperdibili: parchi naturali, archeologici e riserve. 

Ci si trova in una valle immersa nel fascino del tempo prima del tempo, abitata e curata da un popolo arcaico, semplice, preistorico, che però ci ha lasciato segni tangibili di arte e bellezza. Dei “segni” appunto che l’Unesco già nel 1979 ha riconosciuto come Patrimonio dell’umanità, tutto da vivere, conoscere, conservare, tutelare e ammirare.


Le antiche incisioni della Valle

Ovviamente ci troviamo in Val Camonica, in Lombardia, regione dell’Italia del Nord. Nella zona più orientale nelle provincie della città di Brescia. L’Area più precisamente corrisponde a circa 24 comuni, che hanno il compito di custodire una ricchezza enorme che ha attraversato i millenni fino a noi.

Le prime tracce di civiltà visibile in quest’area risalgono addirittura all’età del rame, oltre 13mila anni fa, quando dopo una grande glaciazione la vallata immersa nelle Alpi era abitata stabilmente da una popolazione di origine incerta: i Camuni.

Questi popoli hanno lasciato oltre 30mila incisioni rupestri, soprattutto nel periodo intorno agli 8mila anni fa, quando si era entrati nella cosiddetta età del ferro e gli uomini avevano imparato a forgiare i metalli per usarli sia per la caccia che per costruire utensili più resistenti nel tempo.

Queste tracce ci danno indicazioni notevoli sulla vita alle origini dell'umanità e rappresentano una delle testimonianze più concrete della preistoria in Italia. 


Val Camonica, la mappa dei luoghi della preistoria

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La Valle Camonica è un insieme complesso di meraviglie; in quei territori sono presenti otto parchi d’archeologia preistorica attrezzati per la visita, e un sistema di dieci musei archeologici ed etnografici sparsi in altrettanti comuni.

A questa bellezza si unisce quella di diversi borghi medievali come Bienno, Lovere, Pescarzo, di castelli meravigliosi come quello di Breno, santuari, chiese fino a località termali come Boario o Angolo Terme. In tutti questi luoghi che è immediatamente visibile la grande eredità culturale che dalla preistoria diventa nostra contemporanea.

Per visitarli tutti occorre risalire verso nord prendendo come riferimento il lago d’Iseo. Facendo così incontriamo per primo il Parco di Interesse Sovracomunale del Lago Moro, Luine e Monticolo nel comune di Boario Terme, dove ci sono due siti di grande interesse: Parco di Luine e quello Dei Corni freschi.

Procedendo i direzione nord si incontra Parco archeologico di Asinino-Anvòia nel comune di Ossimo in cui è possibile camminare all’interno di una natura rigogliosa, e tra i castagni alla ricerca di incisioni e graffiti preistorici. Nel parco sono presenti anche piccole steli di pietra bianca su cui sono visibili gli antichissimi “segni”.

Anche presso la Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo è possibile fare delle passeggiate incredibili, godendosi anche l’immenso verde della Val Camonica. I percorsi qui sono dettagliatamente segnati. La comunicazione didattica è ben presente ed è capace di raccontare fondendo insieme: Arte Rupestre, Etnografia e Archeologia umana.

Il Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane è stato uno dei primi siti ad essere scoperti ed il primo di questi ad essere iscritto ai patrimoni unesco. In questa località si trovano le incisioni più antiche risalenti a oltre 13mila anni fa. Un luogo magico, assolutamente da conoscere.

Un parco più piccolo ma non per questo meno interessante è il Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo in cui le tracce della civiltà Camonica sono presenti a ridosso delle montagne.

Poco distante da questo c’è il Parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina dove è possibile godersi panorami montani d’eccezione, avventurandosi tra queste antichissime vie. La qualità dei segni qui è incredibile e sono visibili anche le prime “immagini” sulla domesticazione del cavallo.

Il sentiero del Parco comunale archeologico-minerario di Sellero possiede incisioni rupestri che sono tra le più “recenti” rispetto a quelle che si trovano alle aree archeologiche vicine. Le più recenti di esse risalgono al II-III sec. a.C. e ritraggono le classiche scene con animali, lotta, guerra e caccia.

Una passeggiata un po’ più impegnativa rispetto alle altre è il Percorso pluritematico del "Coren delle Fate". Il sentiero è più selvaggio e presenta meno segnalazioni rispetto agli altri ma l’area suscita lo stesso grande interesse e le stesse immense emozioni.


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