Immerse nel paesaggio collinare della Toscana, troviamo incantevoli ville rinascimentali, Patrimonio Mondiale Unesco dal 2013. 

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Opere straordinarie appartenenti ai migliori architetti dell’epoca e costruite per volontà dei Medici, i signori di Firenze, l’insieme delle 14 ville e giardini medicei della Toscana sono stati dichiarati dall’Unesco, nel 2013, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Le ville, circondate da splendidi parchi ornamentali, sono dei veri gioielli dell’architettura rinascimentale, da scoprire attraverso un suggestivo itinerario a tappe. Edificate durante il governo dei Medici, tra il XV e la prima metà del XVIII secolo, la maggior parte di esse sono tuttora visitabili. Nascoste e sorprendenti, queste ville custodiscono l'essenza di un territorio e di una famiglia che ha fatto la storia, valorizzando ciò che la circondava con una nuova estetica e un nuovo stile di vita.

Storia e ubicazione

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In totale le ville medicee presenti in Toscana sono 27, divise tra ville principali e ville secondarie. La maggior parte di esse sono situate nei dintorni di Firenze, a parte per sei ville posizionate verso la costa tirrenica della regione. Le più antiche sono la Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello e la Villa del Trebbio a San Piero a Sieve, palazzi fortificati in stile trecentesco, legati esclusivamente al controllo dei fondi agricoli nella zona del Mugello, da cui erano originari i Medici. 

Con Cosimo il Vecchio, durante la metà del 400, nelle ville iniziano ad essere presenti degli elementi di svago, come cortili, logge e giardini. Sicuramente il loro periodo di grande splendore è stato sotto il governo di Lorenzo il Magnifico, durante la seconda metà del 400. La stagione delle ville medicee si concluse, a fine 1500, con Ferdinando I che acquistò le ville di Montevettolini e di Artimino.

Le ville medicee

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Nonostante il gran numero di ville medicee presenti in Toscana, soltanto 14 di esse sono state iscritte nella lista dell’UNESCO. Più precisamente, 12 sono le ville presenti e 2 i giardini medicei. Le ville in questione sono: Villa di Cafaggiolo, Villa del Trebbio, Villa di Careggi, Villa di Fiesole, Villa di Castello, Villa di Poggio a Caiano, Villa La Petraia, Villa di Cerreto Guidi, Palazzo di Seravezza, Villa La Màgia, Villa di Artimino e Villa di Poggio Imperiale. 

Le ville rappresentano un tipo di residenza nobiliare innovativa, nella forma e nella funzione, che si differenzia sia dalle fattorie possedute dai ricchi fiorentini dell'epoca sia dalle fortezze militari baronali. Le ville medicee costituiscono il primo vero esempio di legame tra architettura, giardini e ambiente circostante, divenendo così un riferimento duraturo per le residenze nobiliari di tutta Italia e d’Europa. I loro giardini, integrati perfettamente nell'ambiente naturale, aiutarono a far sorgere l'apprezzamento estetico del paesaggio caratteristico dell'Umanesimo e del Rinascimento.

I giardini medicei

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I due storici spazi verdi inseriti nella lista dell’UNESCO sono il famoso Giardino di Boboli a Firenze e il Giardino Mediceo di Pratolino, la cui villa è andata distrutta nel 1820. Il Parco di Pratolino divenne celebre per le sue grotte, le fontane e i giochi d’acqua. Il Giardino di Boboli, invece, rappresenta uno dei più importanti esempi di giardino all'italiana al mondo.

Oggi le ville, e i loro giardini, hanno varie funzioni; alcune sono veri e propri musei, come Villa La Petraia, Giardino di Boboli e il Parco di Pratolino, altre sono occupate da istituzioni, come a Castello dove il giardino è un museo, mentre la villa è la sede dell'Accademia della Crusca. Altre ancora sono state vendute o affidate a privati, i quali le tengono per uso privato oppure per destinarle a grandi e piccoli eventi, come matrimoni e congressi.

La proclamazione del sito e la motivazione per l'inclusione

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Nel 2013 il sito seriale “Ville e giardini medicei in Toscana” è stato iscritto nella Lista dei Beni Culturali e Naturali del Patrimonio Mondiale UNESCO. Le ville medicee e i loro giardini rappresentano un ideale di residenza nobiliare di campagna dove era possibile vivere in armonia con la natura e dedicarsi tanto ai passatempi quanto alle arti e al sapere.

L’inclusione nella lista Unesco è motivata da tre criteri:

"(ii) Le ville medicee e giardini medicei in Toscana sono la testimonianza, in sintesi, della residenza rurale aristocratica quale incarnazione, sul finire del Medioevo, di una serie di nuove ambizioni politiche, economiche ed estetiche. Le ville e i giardini costituirono modelli che si diffusero ampiamente in tutta Italia durante il Rinascimento e poi in tutta l’Europa moderna;

(iv) Le nobili residenze medicee costituiscono esempi eminenti della villa aristocratica di campagna dedicata al tempo libero, alle arti e alla conoscenza. Nel corso di un periodo che abbraccia quasi tre secoli, i Medici svilupparono molte soluzioni architettoniche e decorative innovative. L’insieme rappresenta una rappresentanza dell’organizzazione tecnica ed estetica dei giardini in associazione al loro ambiente rurale, dando risalto ad uno specifico stile di paesaggio dell’età dell’Umanesimo e del Rinascimento;

(vi) le ville e i giardini medicei, insieme con paesaggi toscani di cui sono parte, hanno dato un primo e decisivo contributo alla nascita di una nuova estetica e stile di vita. Essi rappresentano una testimonianza eccezionale di mecenatismo culturale e artistico sviluppato dai Medici. Ville e giardini medicei costituirono una serie di luoghi chiave ove emersero ideali e tendenze proprie del Rinascimento italiano, che ebbero seguito e diffusione in tutta Europa".

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