Il Carnevale di Viareggio, in Toscana, è fra i più spettacolari al mondo. Scopriamo la sua storia, le sue maschere simbolo e il programma 2024.

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Dal 3 al 24 febbraio 2024 andrà in scena la 151esima edizione del Carnevale di Viareggio: uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita che, poi, vorrai vedere una seconda volta, una terza e così via. Le vere star della manifestazione sono i grandi carri allegorici di cartapesta che sfilano tra i viali a mare e la passeggiata della città. Essi parlano della vita, rappresentandola in maniera satirica e irriverente: parlano di politica e di attualità in un clima di festa, fra musica, balli, maschere e migliaia di visitatori di tutte le età. 

Il risultato è una grande festa colorata, rumorosa e caotica che non ha paura di "prendere in giro" il mondo in cui viviamo e che parla dei grandi temi della nostra contemporaneità tramite rappresentazioni ridicole e grottesche, con la convinzione che abbiamo tutti bisogno di leggerezza. I manifesti, che dal 1925 presentano ogni edizione, sono sempre pieni di colori, allegri, a volte esagerati, come per dirci che, se non la smetti di prenderti sul serio almeno a Carnevale, non lo farai mai. Scopriamo insieme questo incredibile Carnevale che, nato nel 1873, è diventato una delle feste più spettacolari non solo d'Italia, ma del mondo. 

La storia del Carnevale di Viareggio

La storia del Carnevale di Viareggio

Era il 1873 e fra i giovani della Viareggio bene nacque l’idea di mettere in scena una sfilata per festeggiare il giorno di Martedì Grasso. Da qui in poi, la fama del Carnevale di questa cittadina della Toscana è cresciuta parallelamente con quella dei suoi carri allegorici, sempre più maestosi, costruiti in legno, scagliola e juta dai Maestri Carristi.

Nel 1921 nacque la prima canzone ufficiale, attuale inno della manifestazione - “Coppa di Champagne” - e nello stesso anno una band animò per la prima volta uno dei carri con la sua musica; nel 1923 il Pierrot fu il primo carro a muovere testa e occhi e, due anni dopo, la tecnica della cartapesta permise di realizzare costruzioni sempre più imponenti.

Dopo lo stop delle due guerre mondiali, il Carnevale ripartì, nel 1954 venne trasmesso sulla neonata RAI e quattro anni dopo la sua fama raggiunse luoghi sempre più lontani grazie all’Eurovisione.

Ecco come il Carnevale di Viareggio è diventato internazionale, un evento che attira pubblico da tutto il mondo e che offre un mese di festeggiamenti, sfilate e rassegne varie. 

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Carnevale in Toscana: ecco i più belli della regione

Carnevale in Toscana: ecco i più belli della regione

Oltre a quello di Viareggio, la Toscana offre altri Carnevali da non perdere. Vediamoli insieme. 

Il Carnevale di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, è antichissimo: la sua prima edizione, infatti, risale al 1539. Qui, durante le domeniche del periodo di Carnevale, quattro grandi carri allegorici sfilano davanti a una giuria, accompagnati da maschere, musica e balli. Il patrono della manifestazione è Re Giocondo, che ogni anno apre l'evento e, con la propria morte, ne sancisce la fine. 

A Castiglion Fibocchi, sempre in provincia di Arezzo, va in scena quella che sembra essere la manifestazione carnevalesca più antica di Toscana: il Carnevale dei Figli di Bocco. Qui, ogni anno, il borgo medioevale si trasforma in un grande teatro a cielo aperto, grazie a più di duecento figuranti con il volto coperto da maschere di cartapesta che sfilano per le strade.  

Anche la cittadina di San Gimignano, Patrimonio UNESCO in provincia di Siena, ospita una grande festa carnevalesca piena di colori. Qui la sfilata dei carri e delle maschere dà vita a una gara che regala a questo incantato gioiello medioevale di un’atmosfera insolita.

Da non perdere anche il Carnevale di Follonica, in provincia di Grosseto, nato nel 1910. Qui ogni contrada sfila con il suo carro allegorico e sono previsti diversi premi in palio: oltre al miglio carro, viene incoronata la Reginetta del Carnevale. La manifestazione si conclude con il “rogo del Re”, un grande mascherone di cartapesta bruciato sulla spiaggia di fronte a Piazza XXV Aprile. 

Molto particolare, con il suo fascino di epoche passate, è il Carnevale Medievale di Calenzano. Figuranti e sbandieratori sfilano per le vie del centro fino al castello di Calenzano Alto, dove va in scena una sfida tra le contee. Anche in questo caso, la manifestazione si conclude con il rogo di Re Carnevale. 

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Le maschere simbolo del Carnevale di Viareggio: Burlamacco e Ondina

Ogni evento che si rispetti ha i suoi protagonisti: Burlamacco e Ondina sono comparsi per la prima volta insieme su un manifesto del 1931 e da lì in poi sono rimasti sempre uniti, maschere simbolo del Carnevale di Viareggio.

Burlamacco nacque nel 1930 dalla fantasia del pittore, grafico e scenografo Umberto Bonetti e, dalla sua stessa penna, l’anno successivo prese vita Ondina, con le sembianze della bagnante tipica della stagione estiva. Il desiderio dell’artista era quello di creare un personaggio che racchiudesse in sé le due anime della vita viareggina: quella del Carnevale e quella dell’estate. Ecco perché Burlamacco ha questo aspetto: si ispira alle maschere della Commedia dell'Arte ma è vestito con una tuta a scacchi che riprende il bianco e il rosso degli ombrelloni del litorale.

Così grande è l’importanza di Burlamacco e Ondina che, nel 1998, venne istituito il Burlamacco d’Oro, Premio della Fondazione Carnevale, il quale rappresenta il riconoscimento che ogni anno Viareggio assegna scegliendo tra gli uomini e gli artisti del mondo dello spettacolo e della comunicazione, mentre per le donne dello stesso settore c’è il premio Ondina d’Oro.

Come nascono i carri del Carnevale di Viareggio?

Ti stai chiedendo come sono fatti i carri del Carnevale di Viareggio? Quelle strutture mastodontiche sono realizzate in cartapesta, alte anche 20 metri e larghe una decina, e avanzano in mezzo alla folla sui Viali a mare per stupirla con il loro impatto scenico, i loro movimenti e i loro colori.

Tutto questo, in realtà, è nato da poche cose semplici: modelli in creta, calchi in gesso, fogli di carta di giornale e una colla fatta di acqua e farina, oltre a tanta abilità e fantasia; pochi ingredienti che, messi nelle mani giuste, creano qualcosa di straordinario.

Sono oltre 25 le ditte artigiane (e più di mille le persone al lavoro) in cui i Maestri costruttori tramandano quest’arte di generazione in generazione, sperando ogni anno di aggiudicarsi il primo premio assegnato dalla giuria.

La Cittadella del Carnevale e il Museo del Carnevale

È nella Cittadella del Carnevale che i carri prendono forma e vita: inaugurata nel 2001 è la più grande area tematica in Italia dedicata alle maschere e comprende laboratori e hangar oltre ad ospitare una grande raccolta di documenti storici. Al suo interno troviamo il Museo del Carnevale di Viareggio dove la statua del Burlamacco accoglie i visitatori che potranno ammirare i modellini dei carri allegorici premiati nelle ultime edizioni e scoprire, tra le altre cose, le fasi della realizzazione delle opere in cartapesta per poi divertirsi nel creare piccoli manufatti. 

A spasso per la città: fra la vitalità del lungomare e ville in stile Liberty

Viareggio, in realtà, merita di essere conosciuta anche per la sua bellezza oltre che per il suo Carnevale: è una famosa località balneare della Toscana che offre edifici storici in stile Liberty ed esempi di Art Decò.

La strada pedonale e ciclabile che segue il lungomare, Passeggiata Margherita, è la più ricca sotto tale punto di vista, e qui, in mezzo a bar, gelaterie e ristoranti affollati, si potrà ammirare uno snocciolarsi di architetture di pregio del primo Novecento; fra queste sicuramente attirerà subito l’attenzione il Gran Cafè Margherita con le sue due torrette sormontate da cupole in piastrelle gialle e verdi. Un tempo il cafè era il locale più elegante di Viareggio, frequentato dall’alta società e dal maestro Giacomo Puccini, e adesso ospita un ristorante, una caffetteria e una libreria. Sempre nella zona vicino al lungomare incontreremo l’Hotel Liberty, il Bagno Balena con il suo portale d’epoca, la Torre dell’Orologio e la statua del Burlamacco.

Meritano una visita anche Villa Argentina, uno degli esempi più belli di architettura Liberty in Italia, e Villa Paolina, dimora di Paolina Bonaparte. La prima apparteneva a una ricca proprietaria terriera di origine argentina di nome Francesca Racca Oytane e offre dipinti di grandi artisti dell’epoca e decorazioni in stucco dorato sul soffitto e sulle pareti, oltre a preziosi pavimenti come quello in marmo nero del Belgio della sala a piano terra.

Villa Paolina era la dimora dove Paolina Bonaparte accoglieva il suo amante; oggi ospita i Civici Musei e alcuni importanti uffici, ma sono ancora visitabili i suoi appartamenti, utilizzati per ospitare mostre. L’edificio è un bellissimo esempio di stile neoclassico e il suo impianto propone una nuova interpretazione della domus romana, con un bellissimo colonnato fronte mare e tutte le camere da letto e i salotti rivolti alla spiaggia.

Carnevale di Viareggio 2024: il programma

L'edizione 2024 del Carnevale di Viareggio celebrerà i 151 anni di vita della kermesse. Sul sito ufficiale dell'evento sono già stati presentati i bozzetti: sono previsti omaggi a Dalì, Klimt, Alda Merini, Puccini, Marco Cavallo e Jurassic Park. Sabato 3 febbraio la cerimonia di inaugurazione sancirà l'inizio dei festeggiamenti.

Sui Viali a Mare avranno luogo i consueti Corsi Mascherati (le sfilate dei maestosi carri in cartapesta), in un percorso circolare che darà a tutti i partecipanti la possibilità di ammirarli da vicino. Per assistervi è necessario acquistare il biglietto nelle giornate dei Corsi presso la biglietteria della Cittadella del Carnevale, oppure comprarli online. 

Ecco il programma dei Corsi Mascherati: il primo è previsto per sabato 3 febbraio (giorno dell'inaugurazione) mentre le altre 5 sfilate avranno luogo giovedì 8 febbraio (Giovedì Grasso), domenica 11 febbraio, martedì 13 febbraio (Martedì Grasso), domenica 18 febbraio e sabato 24 febbraio.

La lettura dei verdetti della giuria, prevista dopo l'ultimo Corso Mascherato, decreterà i vincitori delle varie categorie

“Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli.”

Carl William Brown

Dove parcheggiare al Carnevale di Viareggio

Ti stai chiedendo dove parcheggiare a Viareggio durante il Carnevale? Con l’inizio dei Corsi Mascherati, i Viali a Mare e alcune strade saranno chiusi al traffico. 

Ti consigliamo di scaricare l'app ufficiale di Mobilità Versilia dove troverai tutte le aree di sosta, alcune delle quali sono prenotabili in anticipo.

Ecco una mappa dei parcheggi della città. 

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