Vuoi visitare Trapani come un local? Ecco le 7 cose da fare per vivere la città come un vero trapanese.

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Trapani è la città del sale, delle chiese e del cous cous.

Punto di partenza ideale per esplorare la Sicilia occidentale, Trapani sorge su un tratto di costa a forma di mezzaluna, proprio dove il mare Tirreno incontra il Mediterraneo.

Città col mare nel cuore (e nel piatto), Trapani offre ai visitatori brillanti scorci di storia, tradizioni antiche e una cucina perfetta per gli amanti del pesce.

Fenici, romani e normanni hanno lasciato la loro traccia nell’urbanistica, nei monumenti e nelle abitudini dei trapanesi, dediti al commercio e alla pesca.

C’è tanto da scoprire, dal sapore forte del pesto trapanese alla bellezza barocca di chiese e palazzi: Trapani è una meta ideale sia per il classico turismo urbano che quello balneare, grazie alla vicinanza con l’arcipelago delle Egadi.

Questa che segue è la lista con i nostri suggerimenti per farti vivere la città come un trapanese doc, per scoprire quelle piccole chicche che rendono speciale una visita.

Ecco le 7 cose da fare a Trapani per viversi la città come un local: un itinerario tra mare e centro storico, le migliori spiagge delle Egadi, i cibi tradizionali e il borghetto con una vista imperdibile.

7. Visitare le Saline di Trapani e Paceco

Saline di Trapani e Paceco

Fenicotteri rosa, tramonti infuocati e antiche sagome di mulini.

Sembra uno scioglilingua medievale, ma in realtà sono le attrazioni che puoi ammirare visitando la Riserva Naturale Orientata di Trapani e Paceco, che include le saline.

Questa riserva è una gemma a poca distanza da Trapani, un luogo dove scattare fotografie memorabili e dove connettersi alla parte più rurale della Sicilia.

Le Saline di Trapani e Paceco si estendono in un’area di poco meno di 1000 ettari e sono protette dal WWF in quanto sono sulle rotta migratoria di numerose specie di uccelli. Nel parco delle saline si produce ancora sale marino, solo privatamente, portando avanti una tradizione nata con i fenici e sviluppata poi dai Normanni e da Federico II di Svevia. 

Il metodo di estrazione è cambiato poco dai tempi antichi: tanto sole, lavoro di braccia e utilizzo degli iconici mulini. I mulini sono oggi la chicca scenografica delle saline ma in passato fondamentali in quanto usati per pompare l’acqua da un bacino all'altro, o per macinare i cristalli di sale.

Il parco delle saline è un paradiso per il birdwatching: le saline sono infatti meta prediletta da diverse specie di uccelli, tra cui gli aironi, i fenicotteri rosa e la avocetta.

Puoi esplorare le saline tutti i giorni, dalla mattina al tramonto, da solo o con un tour guidato. Consigliamo la partecipazione ad una visita guidata in quanto c’è veramente tanto da imparare sulla lavorazione del sale e sulla storia di questo angolo di Sicilia (per informazioni sulle visite guidate basta visitare il sito ufficiale della riserva). Non perdere anche il Museo del Sale, gestito privatamente a Nubia, che espone antichi strumenti relativi alla lavorazione del sale, foto e documenti antichi.

Le saline sono raggiungibili in bus con la linea 30 (circa 20 minuti), a piedi dal centro di Trapani (circa 1 ora), oppure con un tour guidato che include il trasporto. Il Centro Visite della riserva si trova presso il mulino Maria Stella.

6. Passeggiare tra mare e centro storico

Centro storico di Trapani

Il centro storico di Trapani è un garbuglio di viuzze con palazzi antichi color pastello e chiese, che all’improvviso esplode in un bellissimo lungomare.

Inizia il tuo giro dalla punta estrema di Trapani, dove si toccano il Tirreno e il resto del Mediterraneo. Qui si trova la Torre di Ligny, fortezza difensiva del XVII secolo che oggi ospita il Museo Civico. Il museo è molto interessante, espone oggetti preistorici e reperti recuperati dal fondale trapanese, tra cui navi romane e greche ed un bellissimo elmo di bronzo. Imperdibile la vista dalla terrazza.

Per un altro punto panoramico, cammina fino al Villino Nasi, sorto proprio sulla scogliera.

Cammina ora a ritroso verso il centro storico vero e proprio, camminando lungo la costa fino alla Piazza del Mercato del Pesce, un luogo pieno di vita dove si trova il mercato, perfetto per mischiarsi con i trapanesi che fanno la spesa.

Tornate leggermente indietro per percorrere Corso Vittorio Emanuele, il passeggio cittadino con negozi e ristoranti, che vi porta a toccare il Duomo di Trapani (la Cattedrale di San Lorenzo che vale la pena visitare) e il Palazzo Senatorio, dove ha sede il Comune di Trapani. Proprio accanto troverai la Torre dell’Orologio, con l’antico orologio astronomico.

Se vuoi apprezzare una delle chiese più amate dai trapanesi, devia da Corso Vittorio Emanuele e cammina qualche minuto fino alla Chiesa del Purgatorio, dove puoi vedere 20 gruppi scultorei relativi alla Passione di Cristo che sono portati in processione il Venerdì Santo (la famosa "Processione dei Misteri di Trapani"). Questo evento religioso rende Pasqua un momento ideale per viaggiare a Trapani e conoscere i locali.

Infine, girate attorno a Palazzo Ciambra, detto anche il Palazzo della Giudecca, rappresentativo del vecchio quartiere ebraico cittadino.

5. Nuotare nel mare delle Egadi

Egadi

Il mare delle Egadi è il fiore all’occhiello della Sicilia occidentale.

I trapanesi si possono godere di uno scenario degno delle Maldive… a due passi da casa.

L’arcipelago delle Egadi è formato principalmente dalle isole di Levanzo, Favignana e Marettimo, che offrono spiagge, calette nascoste e un meraviglioso mare azzurro.

Se siete a Trapani tra giugno e settembre, è d’obbligo una visita ad almeno una delle isole per un tuffo in mare e qualche attività (visita a grotte o tonnare, oppure immersioni subacquee).

Favignana è la regina delle Egadi e l’isola più frequentata dell’arcipelago. La sua Cala Rossa è semplicemente imperdibile, una delle spiagge più rinomate in Italia. Arrivato al porticciolo, ti consigliamo di affittare una bicicletta o uno scooter per fare tappa nelle diverse spiagge (oltre a Cala Rossa, ci sono Cala Azzurra, Lido Burrone e Calamone) e visitare l’ex-tonnara Florio, uno dei simboli dell’isola della Sicilia stessa.

Levanzo è invece la più piccola delle Egadi ma merita una visita se cerchi relax e contatto con la natura. Non perdere la visita alla Grotta del Genovese (dove ammirare con una visita guidata i graffiti rupestri del Paleolitico) e le immersioni a 30 metri per vedere il relitto di una nave oneraria romana carica di anfore.

Marettimo è invece l’isola più distante dalla costa ed è una meta ambita dai sub esperti che si intrufolano nelle numerose grotte presenti in zona (da non perdere la Grotta del Toro).

Arrivare alle Egadi da Trapani è piuttosto facile utilizzando le compagnie Liberty Lines, Torre Lines e Siremar e prenotando online o in biglietteria: si può fare il viaggio in traghetto o aliscafo, imbarcando il proprio veicolo. Il costo per un solo passeggero oscilla tra i 10€ e i 20€.

4. Assaporare la vera cucina trapanese

Se ami la cucina di pesce, a Trapani ti sentirai a casa.

Difficile trovare una tradizione gastronomica che si basi sui prodotti del mare tanto quanto quella trapanese.

La cucina di Trapani è famosa anche per la contaminazione con il nord-Africa, creando una miscela deliziosa tra prodotti di terra e di mare.

Il piatto principe di Trapani risente dell’influenza maghrebina: parliamo ovviamente del cous cous

Il segreto di un ottimo cous cous alla trapanese sta nella qualità del pescato che forma il brodo che dona il sapore (in cui si utilizza di tutto, dallo scorfano e la cernia per finire a scampi e gamberi) e nella semola, lavorata faticosamente per separare i grani e cotta al vapore. Ci sono ovviamente molte varianti, ma quasi tutte le taverne di Trapani offrono la versione classica: provate quella del ristorante Cantina Siciliana in pieno centro storico e non ve ne pentirete.

Se siete a Trapani a settembre non perdere il Couscous Fest, un festival dedicato a questo piatto in tutte le sue varianti.

Tra i primi piatti devi assolutamente assaggiare le busiate al pesto trapanese (un pasta tradizionale condita con il pesto locale, una salsa rossa dal sapore forte a base di aglio, sugo di pomodoro e mandorle) e gli spaghetti alla bottarga di tonno.

Per i veri amanti del gusto del mare, il nostro primo suggerimento è ovviamente quello di ordinare una porzione di brodo di pesce, una delle specialità di Trapani.

Il modo migliore per iniziare un pasto trapanese è provare la sfilza di “antipasti di tonnara”, tutti ovviamente preparati col tonno rosso locale: gustati la bottarga di tonno, o il tonno rosso sotto sale, la ventresca sott’olio oppure la ficazza, cioè l’insaccato di tonno.

I secondi piatti principali da assaggiare nelle trattorie sono ovviamente a base di pesce: devi assolutamente provare le succulente bistecche di pesce spada e tonno, di cui puoi mangiare anche le deliziose polpette o in forma di ragù. 

Lo street food trapanese offre invece delizie da gustare a passeggio nel centro storico come il pane cunziato (una sostanziosa fetta di pane intinta nell’olio e condito con alici, formaggio, pomodoro e origano), le arancine di riso e le panelle (rettangolini di pastella fritta a base di farina di ceci). Provale tutte e tre e scegli il vincitore in questa battaglia del gusto.

I dolci locali si allineano alla tradizione siciliana: non perderti i cannoli ripieni di deliziosa ricotta (oppure i cugini meno croccanti chiamati cassatelle fritte), le dolcissime cassate e le colazioni da vero siciliano con brioche e granita.

3. Sorprendersi al Museo delle Illusioni

Vuoi rimanere sbalordito e ingannato dalla tua stessa mente?

Se sei interessato a questo tipo di esperienze allora il Museo delle Illusioni Ottiche (detto "M.O.O.I") di Trapani è perfetto per te.

Un piccolo gioiellino aperto nel cuore del centro storico, fondato da un tecnico aeronautico siciliano che non vedeva l’ora di creare un’attrazione originale nella sua città.

Le sale del museo sono allestite convisioni” che ingannano il visitatore, lasciando stupefatti adulti e bambini. Oggetti che restano fermi ma che danno l’illusione del movimento, stanze dalle proporzioni impossibili, strutture che hanno forma diversa a seconda della vostra prospettiva e trucchi che giocano con i punti “deboli” della vostra mente.

Le illusioni che incontrerai nel museo coinvolgono mondi diversi tra loro, dall’arte alla psicologia, dalla pura “magia” alla fisica.

Il Museo delle Illusioni ottiche è quindi ideale per trascorrere un paio d’ore di divertimento, seguendo il tour guidato (peraltro l’unico modo per visitarlo in quanto serve la conoscenza degli impiegati del museo per decifrare molte delle illusioni).

Il museo è decisamente fotogenico e c’è modo di creare scatti molto originali da condividere con gli amici.

Il M.O.O.I è aperto solo sabato e domenica e per visitarlo è necessario prenotare in anticipo la visita guidata. Il costo del biglietto è di circa 13€ e i minori di 12 anni devono essere accompagnati da un adulto.

2. Visitare la Tonnara di Scopello

Tonnara di Scopello

Pittoresca e incastonata in una natura selvaggia.

La Tonnara di Scopello è uno dei pochi luoghi rimasti dove poter rivivere la storia del Mediterraneo e della pesca del tonno.

Una testimonianza di un tempo andato, un museo a cielo aperto di incalcolabile valore.

Una visita al museo della tonnara garantisce una finestra sul mondo dei pescatori siciliani che per secoli si sono tramandati segreti e metodi della pesca al tonno. Tra le chicche del museo troverete imbarcazioni e strumenti originali, oltre che i magazzini dove veniva conservato il tonno dopo la mattanza.

I vecchi locali dove dormivano i pescatori sono stati trasformati in un albergo con bellissime camere con vista mare, prenotabili dal sito ufficiale della tonnara.

Le visite guidate durano circa 30 minuti, lasciandoti poi visitare le aree comuni esterne della tonnara. 

Pagando i 4€ per il biglietto d’ingresso potrai non solo visitare la tonnara ma anche fare il bagno nella rocciosa e spettacolare spiaggia dei faraglioni. Attenzione, i posti sono limitati per evitare il sovraffollamento quindi meglio arrivare a Scopello molto presto, magari prediligendo la bassa stagione (maggio-giugno, settembre-ottobre).

Il paesino di Scopello è una piccolo baglio (praticamente un grande edificio fortificato) con poche case, negozi e ristoranti che vive del turismo della tonnare e della vicina Riserva dello Zingaro.

Puoi raggiungere la Tonnara di Scopello in auto da Trapani (circa 40 km) oppure via mare. Il parcheggio è a volte piuttosto difficile da trovare e il costo per parcheggiare l’auto un’intera giornata oscilla tra i 15€ e i 20€. Dopo aver parcheggiato bisognerà percorrere un chilometro a piedi per arrivare a destinazione.

1. Esplorare il borgo di Erice

Erice

Erice domina il Golfo di Trapani dall’alto dei suoi 751 metri.

Esplorare questo borgo è un piacere per gli occhi: la vista svaria dal blu del mare al verde degli alberi, dalla densità urbana di Trapani fino all’iconico picco del Monte Cofano.

Bastano un pomeriggio ed una serata ben pianificate per godersi Erice, ma potrai sicuramente spendere più tempo in un luogo così autentico e pieno di punti panoramici e palazzi antichi.

Ci sono diverse attrazioni e chiese da visitare.

Inizia dalla Chiesa Madrice presso Porta Trapani, costruita nel IV secolo d.c. per allontanare i locali dal culto della Venere Ericina e avvicinarsi al Cristianesimo. Sali sul campanile alto ben 28 metri per apprezzare il fantastico panorama.

Continua poi perdendoti nelle scivolose viuzze di pietra che salgono tutte verso Piazza Garibaldi: fermati nelle piccole botteghe artigianali e nei bar e ristoranti lungo la via per acquistare qualche souvenir e provare il cibo locale.

Camminando verso sud-ovest, passate per il Giardino del Balio e poi per la Torretta Pepoli, per arrivare al bellissimo Castello di Venere.

Quest'ultima è una fortezza Normanna costruita su un tempio dedicato all’omonima divinità (fra l’altro protettrice dei naviganti). Pagando 4€ di biglietto potrai entrare nel castello e vedere anche i resti archeologici romani e medievali, oltre che apprezzare il panorama.

Se sei ad Erice devi assolutamente mangiare il dolce tipico di questo paese, la celebre Genovese di Ericina (detta anche solo “ericina”), un goloso fagottino farcito di bollente crema pasticciera: provala alla Pasticceria San Carlo e rimarrai strabiliato dal suo gusto.

Per raggiungere Erice da Trapani puoi scegliere la funicolare (parcheggiando a pagamento in Via Capua e salendo sulla funivia per circa 10 minuti al costo di 10€ a/r), con l’autobus (circa 40 minuti) oppure con la tua auto (circa 30 minuti dal centro di Trapani inerpicandosi su una strada un po’ tortuoso ma scenografica).

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