Visitare il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un'esperienza indimenticabile sia per gli amanti della natura che del buon cibo. Panorami mozzafiato si alternano a piccoli, pittoreschi villaggi, creando un'oasi naturalistica dove da decenni uomo e natura convivono in armonia.

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Il Parco Nazionale del Gran Paradiso: un'oasi di biodiversità

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è una riserva naturalistica di oltre 70.000 ettari, situata attorno alla vetta del Gran Paradiso, e condivisa tra le regioni di Piemonte e Valle d'Aosta.

Il parco è costituito da cinque ampie vallate concentriche, che comprendono i tipici paesaggi alpini, con ghiacciai, morene e pascoli d'alta quota, insieme a boschi, laghi, torrenti, torbiere e praterie.

Il simbolo del parco è lo stambecco, ma la fauna è ricchissima di molte altre specie che variano a seconda degli habitat. Passeggiando lungo i 500 km di meravigliosi sentieri che attraversano il Parco del Gran Paradiso, si possono avvistare senza troppa difficoltà i camosci, così come le marmotte, le volpi e le lepri bianche, mentre in cielo volano gipeti e pernici. Anche le aquile reali sono piuttosto numerose, questi maestosi rapaci nidificano infatti lungo le pendici delle Alpi, ad alta quota.


Visitare il Parco Nazionale del Gran Paradiso

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All'interno del parco si trovano tredici comuni abitati, molti dei quali ospitano un centro visitatori dove reperire tutte le informazioni necessarie alla visita.
Esistono itinerari di trekking di ogni livello di difficoltà, da fare in giornata o a tappe, in più giorni. Tra i più noti tra i percorsi a tappe c'è l'itinerario dell'Alta Via Canaversana, il Giroparco del Versante Valdostano e quello del Gran Paradiso. Naturalmente è possibile dormire all'interno del parco, nei numerosi rifugi, nei campeggi, nei B&B, i migliori dei quali sono identificati dal Marchio di Qualità Gran Paradiso, che garantisce attenzione all'ambiente e alle tradizioni.
Altrettanto numerose sono le possibilità per gli amanti della bici. Il Parco del Gran Paradiso comprende infatti percorsi su asfalto o sterrato, come ad esempio quello che segue il tracciato del Torrente Campiglia, dove in primavera si trova la maggiore concentrazioni di camosci del parco. Molto suggestivo è anche il tracciato che costeggia il lago di Ceresole, per gran parte adatto anche ai bambini, mentre i più sportivi possono cimentarsi con il downhill, lungo il percorso che va da Piamprato a Pratorotondo. Le possibilità comunque sono davvero infinite.
Da non perdere il Giardino Botanico Alpino Paradisia, a Valnontey, presso il comune di Cogne. È uno scenario di incredibile bellezza, a 1700 m di quota, per un'area di circa 10.000 m2. Il periodo migliore per visitarlo è giugno/luglio, quando la fioritura delle diverse specie montane è particolarmente rigogliosa. Il giardino ospita anche una mostra petrografica e una sezione dedicata alle piante officinali. Si può visitare in autonomia o con una guida esperta.

Cultura e tradizioni nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

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Accanto ad una natura spettacolare, il parco del Gran Paradiso custodisce anche antiche tradizioni, come quella legata alla lavorazione del rame, che veniva estratto sin dal medioevo in Val Soana. A testimonianza di ciò esiste oggi un interessante ecomuseo del rame, nella stessa zona, che comprende la Fucina di Ronco e la Scuola del Rame di Alpetta.
Il parco è noto anche per il turismo religioso, grazie al Santuario di San Besso, raggiungibile solo a piedi attraverso un percorso di due ore, o a quello di Pescondù. Entrambi i santuari richiamano centinaia di fedeli ogni anno, ad agosto, in occasione delle feste patronali.
Il turismo enogastronomico è un altro ottimo motivo per visitare il Parco Nazionale del Gran Paradiso. La Fontina, uno dei più celebri formaggi italiani, nasce proprio da queste parti, ma l'area è famosa anche per i salumi, come il Mocetta, il Boudin e il salame di patate. Di ottima qualità anche i vini della Val d'Aosta, anche se forse meno celebri di quelli piemontesi.
Per gli amanti dei sapori dolci il pane con l'uvetta, chiamato Mecoulin è da provare sicuramente, mentre la ricca flora locale favorisce la produzione di un miele di altissima qualità.

Come raggiungere il Parco Nazionale del Gran Paradiso

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Torino e Aosta.
Esistono diverse linee di autobus pubblici che collegano Torino con le valli del versante piemontese. Lo stesso vale per le valli di Rhemes, di Cogne e Valsavarenche, sul versante della Valle d'Aosta.
Per raggiungere il parco via treno i collegamenti più semplici sono quelli via Torino, Ivrea, Pont Cavanese e Rivarolo, nonché via Aosta.
Esistono diverse opzioni anche per chi viaggia in auto, come l'autostrada SP 460 da Torino, o la A5 per chi arriva da Aosta. 

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