Scopri cosa vedere e cosa fare a Morano Calabro, splendida gemma del Parco del Pollino.

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Morano Calabro è un delizioso borgo della provincia di Cosenza, circondato dal meraviglioso panorama del Parco del Pollino.

Ed è proprio grazie al massiccio del Pollino, che supera abbondantemente i 2000 metri, che questa piccola cittadina ha goduto di estrema fortuna sin dal tempo degli Antichi Romani.

E anche oggi, noi visitatori non possiamo non restare incantati dal colpo d’occhio che regala questo affascinante luogo.

Ordunque, scopriamo di più su cosa vedere e cosa fare a Morano Calabro, chiamato spesso “il Presepe del Pollino”.

Cosa vedere a Morano Calabro: non solo il centro storico, ma anche splendidi campi di lavanda

morano calabro

Ebbene sì, il comune di Morano Calabro, oltre a essere stato annoverato tra I Borghi più Belli d’Italia ed essere anche stato insignito della Bandiera Arancione per la sua qualità turistica ambientale, è noto anche per essere uno dei luoghi più famosi in cui visitare splendidi e profumati campi di lavanda.

Il centro storico, che si sviluppa in modo assai scenografico su un colle a forma di cono con un bel castello sulla punta, offre tanti spunti di visita a chi decide di salire fino in cima.

Pare infatti che Morano Calabro esistesse già ai tempi della Magna Graecia e che il nome stesso del borgo derivi dal verbo greco μερυω (merùo), ovvero “raccogliere insieme”.

E, dunque, il centro storico di Morano, chiamato “Calabro” per distinguerlo dal suo omonimo in provincia di Alessandria, è frutto del passaggio di diverse epoche e popoli. I Greci, i Romani, ma anche i Saraceni, le cui incursioni vengono ricordate annualmente nel corso del Festival della Bandiera, di cui parleremo a breve.

E, naturalmente, non possiamo non menzionare i Normanni e gli Svevi che hanno lasciato qui uno dei monumenti più importanti del borgo: il Castello.

Parliamone un po’.

Il Castello di Morano Calabro

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Proprio come la ciliegina sulla torta, il Castello di Morano Calabro sorge sulla sommità del colle.

Uno dei punti più scenografici del borgo, con una visione davvero spettacolare sul borgo e sulle montagne dei dintorni tra cui, lo ricordiamo, il Massiccio del Pollino.

Oggi il Castello Normanno Svevo si presenta con i suoi ruderi affascinanti e massicci, che svettano verso il cielo. Probabilmente è stato costruito nel luogo in cui sorgeva un’antica torre di avvistamento romana e si trattava di uno dei castelli più importanti della zona. Una pianta quadrata, tre piani e ben 6 torrioni (dei quali oggi ne sopravvivono 2) con un ponte levatoio completavano la struttura.

Le chiese

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L’architettura religiosa rappresenta una delle cose più importanti da vedere a Morano Calabro.

Tra i monumenti più rappresentativi spicca senz’altro la Chiesa arcipretale dei Santi Pietro e Paolo, la cui fondazione risale al periodo intorno all’Anno Mille. Si trova a brevissima distanza dal Castello e contribuisce a creare il prezioso skyline del borgo.

Intorno al 1097 viene costruita anche la Collegiata di Santa Maria Maddalena, ampliata poi nel XVI secolo. La facciata è in stile neoclassico ed è stata completata solo nel XIX secolo.

Il complesso monastico di San Bernardino da Siena è un esempio, in stile tardogotico, di architettura francescana. La costruzione ha vissuto una storia davvero travagliata, anche a causa della soppressione degli ordini monastici in età napoleonica: oggi, però, i suoi ambienti sono stati restaurati e rivivono una nuova vita grazie a riunioni ed eventi.

I musei

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Collocato nella parte alta del borgo, si trova il Museo Naturalistico del Nibbio, che racconta la flora e la fauna del Parco del Pollino. Si tratta di un “museo diffuso”, allestito tra le case che attorniano il Castello.

Il MUSAP, Museo Dell'Agricoltura e della Pastorizia, racconta la vita quotidiana e il passato di Morano Calabro. Il museo è piuttosto recente e presenta una collezione che spazia tra arte, artigianato e tradizioni di questo gioiello del cosentino.

I dintorni

cosa vedere nei dintorni

La bellezza di Morano Calabro è raccolta non solo nel centro storico, ma anche nei suoi dintorni. Abbiamo accennato ai campi di lavanda ma, in realtà, le occasioni di escursioni e visite sono davvero molteplici.

Tra le montagne e le colline, infatti, vi è un tesoro di monasteri, come quello di Colloreto, oppure borghi, come Laino, Civita e Altomonte.

Non possiamo però non citare due cose essenziali da visitare in zona.

Il Parco della Lavanda

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Da visitare tra la fine del mese di giugno e i primi giorni di Agosto, anche se la fioritura solitamente è a luglio, il Parco della Lavanda di Morano Calabro richiama ogni anno centinaia di visitatori.

Il parco è nato nel 2007 per volontà di una coppia che ha deciso di dedicarsi alla tutela di una particolare specie di lavanda che qui cresce spontaneamente, la Lavanda Loricata.

Si trova in Contrada Barbalonga a circa 1100 metri sul livello del mare.

Il Parco del Pollino

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Trovandosi all’interno di uno dei parchi nazionali più importanti d’Italia, non è possibile lasciare Morano Calabro senza essersi addentrati almeno una volta alla scoperta del Pollino.

Trekking, sentieri, escursioni, cicloturismo: te ne parliamo approfonditamente qui

Gli eventi

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Sono davvero tante le feste che popolano il calendario di Morano Calabro.

Una su tutte, però, è certamente la Festa della Bandiera che viene celebrata ogni anno intorno al 20 maggio, in occasione della festa del patrono, San Bernardino da Siena.

Questa festa vuole celebrare la vittoria sui Saraceni avvenuta probabilmente nel 1096 in seguito alla cattura e decapitazione del comandante degli invasori.

La “testa del moro” diventa così il simbolo della vittoria e diventa anche parte dello stemma cittadino.

Negli ultimi anni, le processioni in costume e le rievocazioni storiche si svolgono nella splendida cornice del Castello Normanno.

Piatti tipici

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La tradizione gastronomica è particolarmente generosa a Morano Calabro. Salumi, vini e l’immancabile peperoncino sono tra i protagonisti delle ricette di questa terra.

Importantissima la pasta fresca, rigorosamente fatta a mano, tra cui nominiamo i cavateddri (simili agli gnocchi), i rascateddri (maccheroni preparati generalmente con sugo di salsiccia) e le lagane (tagliolini arricchiti da fagioli o ceci).

Famosissimo è lo stoccu e pateni, ovvero lo stoccafisso che viene preparato con le patate e i peperoni secchi.

Importante è la tradizione casearia che produce formaggi di pecora di qualità, tra i quali il pecorino, la ricotta e il caciocavallo.

Tra i dolci, ve n’è uno particolarmente famoso e preparato nel periodo delle festività natalizie: i cannaritoli o cannarituli, dei piccoli cannoli ricoperti di miele.

Come arrivare

Morano Calabro, Italy

L’aeroporto di riferimento è quello di Lamezia Terme (150 km), ma si può considerare anche quello di Napoli (250 km).

In autostrada, le uscite suggerite sono Morano Calabro-Campotenese, per chi proviene da nord, e Morano Calabro-Castrovillari per chi proviene da sud.

A livello di mezzi pubblici, invece, si può arrivare in treno a Sibari (50 km) o Sapri (100 km) e da lì partire in autobus. A ogni modo, gli autobus non sono così frequenti ed è bene organizzarsi per tempo.

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