Alla scoperta di uno dei maggiori artisti del Rinascimento, ecco un itinerario a Firenze sulle orme di Michelangelo, tra musei, piazze e sculture.

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Michelangelo Buonarroti, toscano di nascita, cresciuto a Firenze, ha lasciato nella Culla del Rinascimento un segno profondo testimoniato dalle sue opere d’arte che ritroviamo ancora oggi in musei e piazze della città.

Seguiamo quindi un ideale itinerario a Firenze tra i capolavori di Michelangelo, a partire dalla sua opera più famosa – il David – per proseguire verso altre opere scultoree e dipinti, passando anche dal luogo della sua sepoltura. L’itinerario, che ci porterà tra piazze e vie della città, ma anche dentro a musei veri e propri, può essere percorso in autonomia e naturalmente in più giornate, per poter godere in tutta tranquillità delle meraviglie che incontreremo.

Itinerario a Firenze alla scoperta dell’anima fiorentina di Michelangelo

L’anima Fiorentina di Michelangelo

Nato in un piccolo paese in provincia di Arezzo, Michelangelo si trasferì ancora neonato con la famiglia a Firenze. Nonostante abbia trascorso gran parte della sua vita a Roma, egli si sentì sempre un fiorentino e nella città di Firenze la sua impronta è rimasta vivida e intatta nei secoli. I fiorentini amano lo scultore simbolo della città, la sua maestria, la sua audacia e il suo spirito. Questo itinerario a Firenze ci condurrà nella sua città tra le opere più importanti e le attrazioni più famose.

Museo Casa Buonarroti

Iniziamo il tour da via Ghibellina, dove si trova il Museo Casa Buonarroti. Contrariamente a quanto il nome suggerisce, Michelangelo non visse qui, ma acquistò la casa con i soldi guadagnati a Roma e questa andò poi in eredità al nipote che decise di adibirla a luogo di memoria e celebrazione del famoso avo. Qui sono conservati molti disegni e opere giovanili di Michelangelo. In particolare, una collezione di disegni autografi e due famosi rilievi marmorei: La Madonna della Scale e La battaglia dei centauri.

Basilica di Santa Croce: la tomba di Michelangelo

Basilica di Santa Croce: la tomba di Michelangelo

Basilica di Santa Croce, Firenze

Dalla casa di famiglia proseguiamo il nostro percorso nella vicina Basilica di Santa Croce dove Michelangelo fu sepolto. In realtà Michelangelo morì a Roma e il suo corpo fu deposto nella chiesa dei Santi Apostoli, ma il nipote trasportò di nascosto la sua salma a Firenze, dove mancava da trent’anni, per riportarlo nella città delle sue origini e della sua famiglia. Temendo di poter essere ostacolato, nascose il corpo in un rotolo di panni ma quando arrivò nella Basilica di Santa Croce ad attenderlo c’era un’immensa folla. Fu il duca Cosimo I de’ Medici a ordinare “che a Michelagnolo fosse dato un luogo onorato in Santa Croce”, ed egli stesso donò i marmi necessari.

La tomba di Michelangelo fu così progettata dal Vasari. Sopra il sarcofago appare il busto di Michelangelo e, ai suoi piedi, tre figure che rappresentano Pittura, Scultura e Architettura, piangono la scomparsa del grande maestro.

Museo del Bargello: Bacco e Tondo Pitti

Museo del Bargello: Bacco e Tondo Pitti

Bacco di Michelangelo al Museo del Bargello, Firenze

Una volta usciti dalla Basilica di Santa Croce la prossima tappa è il vicino Museo del Bargello, sede dell’antico Palazzo del Podestà di Firenze. Qui, tra opere di Donatello, Cellini e Giambologna, un’intera sala è dedicata proprio a Michelangelo.

In particolare, troviamo il Bacco, scultura marmorea del dio Bacco rappresentato come giovane ubriaco vacillante, e il Tondo Pitti, bassorilievo con soggetto religioso.

Piazza della Signoria e il David

Piazza della Signoria e il David

Piazza della Signoria, David

Dal Museo del Bargello arriviamo a piedi in pochi minuti in piazza della Signoria, un vero e proprio museo a cielo aperto dove, all’ingresso di Palazzo Vecchio, troviamo l’opera simbolo di Michelangelo, forse la più conosciuta in tutto il mondo: il David. Collocato “fornito e scoperto di tutto”, esposto agli agenti atmosferici, David è rivolto a sud-ovest, in segno di sfida alle popolazioni nemiche pronte ad attaccare Firenze. Già all’epoca la statua suscitò un grande successo e ancora oggi è considerata un capolavoro di scultura mondiale, uno degli emblemi del Rinascimento e il simbolo di Firenze.

Naturalmente l’opera non poteva essere lasciata così, esposta ad agenti atmosferici avversi e malintenzionati di ogni tipo, l’originale quindi è stato sostituito da una copia ed è stato trasferito all’interno della Galleria dell’Accademia, che visiteremo in una delle successive tappe nel nostro percorso.

Palazzo Vecchio: Il Genio della Vittoria

Palazzo Vecchio: Il Genio della Vittoria

Palazzo Vecchio, Firenze

Entriamo ora dal grande portone dentro Palazzo Vecchio, oggi sede del Comune di Firenze. Al suo interno, nel maestoso Salone dei Cinquecento, è conservata una delle statue più belle di Michelangelo: Il Genio della Vittoria, realizzata per la tomba di Papa Giulio II Della Rovere.

Tondo Doni alla Galleria degli Uffizi

Tondo Doni at the Galleria degli Uffizi

Tondo Doni, Galleria degli Uffizi

Una visita a Firenze non può dirsi completa senza una tappa al Museo degli Uffizi. Qui sono conservate alcune delle opere d’arte più antiche a famose al mondo. Non solo Michelangelo, dunque, ma anche la Nascita di Venere e l’Allegoria della Primavera di Botticelli, opere di Giotto, Cimabue, Leonardo da Vinci e Tiziano. E una sala dedicata a Michelangelo al centro della quale spicca il Tondo Doni, l’unica tela terminata di Michelangelo.

Opera del Duomo: Pietà Bandini

Torniamo ora indietro verso il Duomo per visitare il Museo dell’Opera del Duomo. Qui si trova uno dei capolavori più interessanti di Michelangelo: la Pietà Bandini, scolpita a Roma e ideata come monumento per la propria sepoltura. La scultura rappresenta Nicodemo, nelle sembianze di Michelangelo stesso, che sostiene il corpo di Cristo affiancato da Maria e Maddalena. 

Galleria dell’Accademia: il vero David

Galleria dell’Accademia: il vero David

Il David di Michelangelo alla Galleria dell'Accademia

Poco distante dalla piazza del Duomo si trova la Galleria dell’Accademia. Qui, come dicevamo, è conservato il “vero” David, l’originale. Il nostro tour tra la vita e le opere di Michelangelo raggiunge il suo culmine là dove ogni anno milioni di visitatori si mettono in fila per ammirare un capolavoro mondiale e immortale.

Il blocco di marmo da 5,50 metri dal quale Michelangelo venticinquenne estrasse il David arrivò dalle cave di marmo di Carrara, via mare e fiume. L’opera era stata commissionata dall’Opera del Duomo per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e rappresentava un giovane David con una pietra in una mano e una fionda nell’altra. Le oltre cinque tonnellate di marmo sono plasmate in maniera incredibilmente realistica, con il corpo in tensione, un’intensa espressione degli occhi, la contrazione dei muscoli e dei tendini e le vene in rilievo dove sembra scorrere il sangue. L’opera suscitò fin fa subito l’ammirazione dei fiorentini e una commissione decise che la scultura avrebbe dovuto essere posta all’ingresso di Palazzo Vecchio a rappresentare la forza e l’indipendenza della città.

Il nostro itinerario a Firenze termina al Piazzale Michelangelo con il terzo David

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Copia del David in bronzo al Piazzale Michelangelo

Ma i David non finiscono qui… Con una breve ma incantevole passeggiata dal centro storico è possibile raggiungere il punto più panoramico e mozzafiato della città: pizzale Michelangelo (appunto!).

Da qui si può godere della vista dall’alto della città: riconoscerete tutti i luoghi visitati durante il tour, primo fra tutti il Duomo, Palazzo Vecchio, ma anche l’Arno che taglia in due la città e i colli che la circondano. Al centro della pizza… un altro David! Questa volta, si tratta di una copia realizzata in bronzo, che dall’alto scruta la sua città.

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