Tra Toscana, Umbria e Lazio. Venite con noi alla scoperta dell’Etruria. Viaggeremo insieme tra i paesi di un antico e affascinante popolo

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Il suono della parola Etruria evoca un fascino antico. Lo scrittore inglese D.H. Lawrence autore tra gli altri del famoso libro L’amante di lady Chatterly ne rimase talmente affascinato da trascinare un amico in un avventuroso viaggio tra i Paesi etruschi e ne scrisse un libro.

Ma dove si trova l’Etruria? È un’area che corrisponde all’attuale Toscana, all’Umbria occidentale e al Lazio settentrionale con propaggini a sud e a nord. In queste zone viveva l’antico popolo etrusco, i greci li chiamavano i Tirreni perché erano dei bravi marinai e a loro si deve il nome del Mar Tirreno. Venite con noi a scoprire delle inusuali e affascinanti mete di viaggio.

Etruria nascosta

Etruria nascosta

Gli etruschi erano un popolo elegante, profondo e rispettoso della natura, politicamente equo, anche le donne avevano il loro potere e partecipavano attivamente alla vita cittadina. Per le loro città sceglievano sempre dei punti panoramici: su alture o a picco sul mare, dove potevano quietamente osservare l’alba e il tramonto. D.H. Lawrence degli etruschi diceva vivevano respirando liberamente e piacevolmente, con una certa pienezza di vita.

Avevano una cucina sana, fatta di una giusta alternanza dei prodotti del luogo, a cui inserivano anche pesce e carne. Oggi degli chef provetti stanno provando a riproporre antiche ricette che potrete gustare seguendo i consigli che vi daremo. Gli etruschi amavano le arti, fino a noi sono arrivati mirabili disegni con un uso straordinario del colore. Era un popolo che si dilettava con la musica, arte che accompagnava tutte le attività quotidiane, perfino la caccia.

Andiamo a scoprire dove si nascondono le mete più suggestive delle antiche città dell’Etruria, immaginando una mappa da usare per orientarsi in un meraviglioso viaggio.

Etruria, la parte toscana

Etruria - Toscana

Seppur considerati un popolo misterioso gli etruschi hanno lasciato in eredità un immenso patrimonio, iniziamo il nostro viaggio dalla Toscana qui i siti sono innumerevoli e tutti papabili per visite e itinerari. Sulle rive del mare, affacciato sul magnifico golfo di Baratti troviamo il Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Il nome della città viene da Pupluna, l’antico dio etrusco del vino e dell’ebbrezza. Populonia fu la prima città in cui vennero coniate le monete, vista la grande lavorazione di metalli per cui era famosa. I metalli arrivavano dall’isola d’Elba. Inoltrandovi nel bosco del parco resterete senza fiato trovandovi di fronte alle necropoli delle grotte, tombe a camera scavate nella roccia viva.

Quasi al confine con l’Emilia-Romagna, alle pendici del monte Falterona, troviamo l’enigmatico e suggestivo sito il lago degli idoli, in questa zona sono state trovate ben 14000 statuette votive in bronzo, oggi conservate al Museo Archeologico del Casentino. Sempre in zona al MAEC di Cortona (Museo dell’Accademia Etrusca città di Cortona) insieme a numerosi altri reperti potrete ammirare un lampadario in bronzo con al centro la testa della Gorgone, reperto preziosissimo e unico.

Tornando verso la costa vicino a Vetulonia troviamo le mura ciclopiche di Roselle, alte ben sette metri per tre km di lunghezza, rappresentavano la cinta muraria dell’antica e potente città di Roselle collegata al mare con un canale navigabile che sfociava a Castiglion della Pescaia.

In ultimo non possiamo non menzionare il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, dove sono conservate numerosissime testimonianze dell’arte etrusca, tra le quali: la stupenda chimera di Arezzo, esempio della scultura bronzea degli etruschi e il sarcofago delle Amazzoni, uno dei pochi giunti fino a noi che riporta delle tracce di pittura.

Etruria, la parte umbra

Etruria - Umbria

In questo nostro avventuroso viaggio alla scoperta degli etruschi e dell'Etruria è bene ricordarci che molto spesso nel tempo le tracce etrusche si sono fuse ad altre civiltà e sono presenti ancora oggi in molte città. Questo itinerario sarà quindi occasione per vedere o rivedere diverse città italiane che prima di essere quali noi oggi le conosciamo erano antiche città etrusche. In Umbria sarà facile da scoprire perché le città etrusche più famose corrispondono alla città di Perugia e a quella di Orvieto, vediamo di scoprirle insieme. Perugia era una delle città etrusche più importanti, partendo dal centro storico, se siamo ben attenti notiamo un imponente arco, quello che viene chiamato Arco di Augusto era l’Arco etrusco che delimitava l’ingresso alla città insieme ad altre sei porte, ai lati dell’arco infatti sorgeva una cinta muraria, in alcuni punti oggi ancora visibile. Se ci spostiamo nei sotterranei della Cattedrale di San Lorenzo troviamo i resti del più grande tempio cittadino di epoca etrusca. Mentre a pochi km dal capoluogo umbro in località Ponte San Giovanni, troviamo la necropoli del Palazzone e l’ipogeo dei Volumni, la necropoli è molto estesa e costituita da circa 200 sepolture.

Spostandoci a Orvieto, bellissima cittadina situata su una rocca di tufo. È possibile visitare i sotterranei della città alla scoperta di quello che nasconde il sottosuolo, qui con l’aiuto di una guida è possibile visitare cunicoli e pozzi di epoca etrusca in un percorso molto avventuroso. Sempre a Orvieto, ma alla base della rocca di tufo è possibile visitare la necropoli etrusca di crocifisso del tufo. Tipica di questa necropoli è la presenza di un gran numero di iscrizioni che testimoniano i nomi degli antichi abitanti di Orvieto. Impossibile non menzionare anche il Museo Etrusco Romano di Todi, dove sono conservati un gran numero di reperti.

Etruria, la parte del Lazio

Etruria - Lazio

Nel Lazio i siti etruschi sono tanti e interessanti, tutti collocati in alto Lazio tra la Tuscia e la bassa maremma. Iniziando da nord il primo sito degno di nota è l’antica città di Vulci, nella Tuscia viterbese. L’antica città, oggi Parco Archeologico di Vulci è composto da 120 ettari di terreno, che comprendono cinta murarie, templi, foro, domus, un mitreo e una necropoli. Il parco sorge su una leggera altura e alla base scorre un fiume. Se vi avventurate nel periodo estivo sappiate che all’interno del parco sorge anche un meraviglioso laghetto dove è possibile farsi un bagno e che è stato un set cinematografico per il famosissimo film Non ci resta che piangere con Massimo Troisi e del film Tre uomini e una gamba dei tre comici Aldo, Giovanni e Giacomo. Vista la sua estensione all’interno del parco si possono affittare delle bici elettriche per rendere il tutto più piacevole. Da queste parti vi possiamo consigliare il bellissimo Resort Fonte Vulci, che dispone anche di piscine termali di cui gli etruschi avevano già scoperto le tante potenzialità. Nella cucina del Resort lo chef potrà consigliarvi delle ricette etrusche per rendere il tutto più suggestivo.

Scendendo verso sud troviamo invece due siti UNESCO: la necropoli di Tarquinia e l’annesso Museo archeologico nazionale di Tarquinia dove sono conservati tutti i reperti trovati nel corso degli scavi archeologici, molti in buono stato di conservazione e degni di nota come i cavalli alati e la ricostruzione della tomba del triclinio, definita dall’archeologo che la scoprì la tomba della gioia e delle feste e ancora più a sud la necropoli della Banditaccia a Cerveteri, dove avrete l’impressione di avere davanti ai vostri occhi tanti dischi UFO atterrati secoli fa e coperti di muschi ed erbaccia.

A mezzora di macchina da Cerveteri andando verso la costa troviamo quello che in antichità fu il famosissimo porto di Pyrgi, oggi il sito è in località Santa Severa dove sorge un bellissimo castello, all’interno del quale troviamo il Museo della navigazione antica e l’Antiquarium. Pyrgi oltre a un porto aveva un’area sacra, oggi visitabile, che consisteva in un gruppo di templi, nel 1964 proprio accanto a uno dei templi sono state rinvenute tre lamine d’oro (una copia è conservata all’Antiquarium del Castello) lamine determinanti per la ricostruzione della lingua etrusca. I templi erano particolarmente ricchi data la presenza nel tempio di Astarte delle cellette dedicate alle sacerdotesse sacre alle quali venivano lasciate ricche ricompense. Se volete pernottare da queste parti possiamo consigliarvi l’hotel Terme di Stigliano, anche qui potrete godere di acque termali, tranquillità, buon cibo e il fresco dell’area circostante immersa nella natura.

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