La Lombardia non è solo Milano, grandi città e bellezze naturalistiche. Questa regione vanta un passato che inizia persino in epoca preistorica. E questo passato è ancora ripercorribile nei numerosi parchi archeologici che popolano questo territorio. Questi siti sono stati musealizzati e sono attualmente visitabili.

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Quando si parla di regione Lombardia, il pensiero va immediatamente alle città metropolitane, prima fra tutte Milano con la sua moda, i grandi palazzi e il divertimento. Oppure alle bellezze naturalistiche di questa zona, dai laghi alle montagne. Ma non va dimenticato che questo luogo vanta un passato molto antico, persino più antico dell’epoca longobarda che ha dato il nome al territorio. Le indagini archeologiche hanno portato alla luce importanti siti che vanno dall’età preistorica sino a quella medievale, passando, ovviamente per la importante epoca romana.

Vediamo, quindi, i 5 siti archeologici più suggestivi della Lombardia:


Il Parco Archeologico ed Antiquarium di Castelseprio (Varese)

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Il Parco Archeologico comprende, in una ricca cornice boschiva, i resti di un castrum sviluppatosi nel V sec. d.C. su preesistenze militari del IV sec. d.C., circondato da mura di cinta turrite, che difendono anche parte del Monastero di Torba (bene FAI). Il complesso del Castrum e del borgo, rientra tra i siti patrimonio UNESCO.

La fondazione del castrum Sibrium sembra risalire al IV-V secolo per la difesa contro le grandi migrazioni di popoli germanici. Oltre ai resti del Castrum, è possibile visitare la basilica di San Giovanni Evangelista utilizzata dai Longobardi come sepolcreto per i notabili locali. Oggi ne rimangono soltanto i ruderi.

La cascina-convento di San Giovanni, costruita nel XIV secolo, ospitava una comunità regolare. All'interno, le pareti dell'oratorio conservano affreschi tardorinascimentali e seicenteschi. L'Antiquarium, recentemente allestito, espone materiali relativi agli insediamenti preistorici sino all’alto Medioevo.


Oppidum degli Orobi (Bergamo)

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Nel parco archeologico di Oppidum degli Orobi è possibile ammirare i resti dell’antica città di Parra, fondata circa 3200 anni fa e abitata sino all’epoca Romana. L’autore romano Plinio la menziona con il nome di Parra Oromobiorum Oppidum. La scoperta risale al 1883 quando in località Castello fu ritrovato un ripostiglio ricco di manufatti in bronzo risalenti al V secolo a.C. attualmente conservati nel Civico Museo Archeologico di Bergamo.

Nel 1983 furono rinvenute tracce di strutture murarie. Nelle campagne di scavo successive è stato portato alla luce un intero abitato fondato nella tarda Età del Bronzo e sviluppatosi poi durante la prima e la seconda Età del Ferro fino alla conquista romana durante l’età augustea.

Camminando per il parco archeologico, è possibile ammirare i resti delle abitazioni risalenti all’età del ferro e all’epoca Romana. L’ Antiquarium di Parre raccoglie i reperti rinvenuti durante gli scavi come vasellame o i particolari boccali utilizzati nelle Alpi durante la protostoria.


Le grotte di Catullo (Brescia)

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L'area archeologica delle Grotte di Catullo conserva al suo interno i resti di una delle maggiori ville residenziali dell'Italia settentrionale. Collocata sulla punta della penisola di Sirmione, domina dall'alto il Lago di Garda.

La villa occupa un'area di circa 2 ettari ed è circondata da uno storico uliveto composto da oltre 1500 piante.

Dal Rinascimento le strutture sono state chiamate "Grotte di Catullo" in onore del poeta romano che cita Sirmione come gioiello tra tutte le isole e penisole dei mari e dei laghi.

I primi scavi con finalità scientifiche del sito risalgono alla metà dell'Ottocento. Le indagini più recenti hanno permesso di datare la villa all’ età augustea (ultimi decenni del I secolo a.C.- inizi I secolo d.C) ed abbandonata nel corso del III secolo d.C. L'uliveto che circonda i resti archeologici è composto da piante appartenenti alle varietà tradizionali coltivate sul Lago di Garda (Casaliva, Gargnà, Leccino), fra cui alcuni esemplari secolari. Grazie alle cure prestate negli ultimi anni, l'uliveto è tornato a produrre olive da cui viene estratto un olio extra vergine di ottima qualità.


La Villa romana di Palazzo Pignano (Cremona)

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La villa sorge nei pressi della antica Pieve di San Martino (di epoca romanica). La grande area archeologica non è stata tuttora indagata completamente: ne sono state scavate infatti due parti, una più vicina alla chiesa (verso ovest) ed una più lontana (verso est). Quella ad ovest è formata da numerose stanze dalle forme originali poste intorno ad un giardino ottagonale circondato da un portico chiamato peristilio.

La villa aveva pavimenti con mosaici colorati, pareti dipinte, riscaldamento ad aria calda e vetri alle finestre, mentre il grande giardino ottagonale era probabilmente decorato con statue in marmo, alcune databili all’età imperiale.

Il proprietario era Piniano Valerio Severo, di nobile famiglia, i cui antenati avevano ricoperto da tempo immemorabile cariche politiche prestigiose. Nel 403, Piniano e sua moglie, spinti dai consigli di S. Agostino, decisero di cedere i propri beni e trasferirsi a Gerusalemme dove costruirono dei monasteri. Il complesso è tuttora visitabile e consta dell’area archeologica romana, la bellissima Pieve medievale e l’Antiquarium.


Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo (Brescia)

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Il ricco patrimonio di arte rupestre della Valcamonica, si estende in oltre 180 località parte di 24 diversi comuni, che conservano un patrimonio di inestimabile valore storico, composto da oltre 2000 rocce e quasi 300 000 incisioni.

La scoperta dei primi massi istoriati (ovvero con delle incisioni) avvenne nel 1909 a Cemmo. Più recenti scavi archeologici, hanno riportato alla luce un santuario megalitico, databile all’età del rame.

Alcune stele votive relative a quest’area, restarono in uso sino all’età romana tardo antica quando l’avvento del cristianesimo pose fine agli antichi culti. In questo periodo, non lontana dall’area, fu edificata la Pieve di San Siro.


Questi sono solo alcuni degli esempi di parco archeologico in Lombardia. Tutti questi siti sono visitabili, alcuni persino gratuitamente, ed offrono uno sguardo ben approfondito sul passato e la storia di questo territorio. 

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