I palazzi veneziani a Venezia sono testimoni silenziosi della storia una città unica al mondo, simbolo di eleganza. Scopriamone alcuni fra i più belli

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Venezia è una città che fa sognare. Sa dare, come nessun’altra, la sensazione di essere un mondo a parte rispetto a tutto il resto ed è facile, passeggiando fra calli e ponti, immaginare di appartenere a una nobile famiglia che abitava in un meraviglioso palazzo, durante lo splendore della Serenissima. Chissà com’era vivere in lussuosi appartamenti fra alti soffitti e oggetti preziosi, servitori, feste e formalismi dettati dall’etichetta dell’alta società del tempo...

Oggi alcuni di questi edifici ospitano musei, collezioni d'arte, lussuosi hotel, sono sede dell'università della città o del casinò. In un tour virtuale di Venezia alla scoperta dei suoi palazzi storici, ti aiuteremo a dare un nome e un’anima ad alcuni degli incantevoli edifici che si specchiano sull’acqua

Se poi dopo questo viaggio virtuale ti viene voglia di un tour reale, sappi che molti di questi splendidi palazzi sono visitabili acquistando Venice Pass

Dove si trovano i più bei palazzi veneziani a Venezia?

Palazzo Ducale, Venezia

Quelli di cui parleremo oggi furono dimora di illustri famiglie. Essi sono per la maggior parte palazzi veneziani sul Canal Grande, con qualche tappa alla scoperta di alcuni edifici più “appartati” che si affacciano su corti, campi e campielli (così si chiamano le piazze di Venezia. Tutte tranne Piazza San Marco). Passeggiando per la città, in realtà, ti troverai di fronte a tantissime meraviglie architettoniche che non sono descritte in questo articolo, perché in un luogo così sovrabbondante di dimore storiche non è stato facile selezionarne solo alcune.
Iniziamo.

Cà Vendramin Calergi: la sede del Casinò di Venezia

Se immaginassimo di fare un giro in gondola sul Canal Grande, facilmente la nostra attenzione sarebbe attirata da un bellissimo palazzo in stile patrizio rinascimentale che Gabriele D’Annunzio definì “una nuvola effigiata che posasse sull’acqua”: Ca’ Vendramin Calergi. La sua costruzione risale ai primi anni del Cinquecento e fra i suoi proprietari si alternano varie famiglie nobili, fu residenza di Dogi e ultima dimora di Richard Wagner; la sua realizzazione vide il contributo di illustri artisti come il Giorgione e dagli anni Cinquanta del Novecento ospita il Casinò di Venezia. Le sale Wagner, visitabili su appuntamento, custodiscono una meravigliosa raccolta di oggetti dedicata al compositore che documenta il suo rapporto con Venezia, la città che egli amava. 

Cà Pesaro: la maestosità del Barocco

Continuando a farci trasportare dalle esili onde del Canal Grande ecco apparire Ca’ Pesaro, sontuosa, barocca, considerata uno dei più importanti palazzi veneziani per la sua imponenza e per le sue decorazioni. Il progetto fu affidato al famoso architetto Baldassarre Longhena, che morì prima di vedere la sua opera compiuta. Nel 1710, finalmente, la ricchissima famiglia Pesaro poté avere il maestoso palazzo che aspettava da quasi sessant’anni, con la facciata impreziosita da bassorilievi, statue e archi a tutto sesto. Peccato che dell’originaria ricchezza delle sale resti poco se non alcune decorazioni e affreschi, però possiamo ammirare, al primo e secondo piano, le opere della Galleria Internazionale d’Arte Moderna e, al terzo piano, il Museo d’Arte Orientale

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Cà d'Oro: lo scrigno della bellezza

palazzi veneziani sul Canal Grande: Cà d'Oro

D’oro come il colore del sole che si riflette sul lento movimento della laguna al tramonto. Il palazzo si chiama così perché questa bellissima residenza nobile in stile tardogotico un tempo aveva davvero la facciata decorata con rifiniture in oro. Forse era destino che tale lussuosa dimora sia nata per custodire cose preziose: oggi è la sede della Galleria Giorgio Franchetti, omaggio alla Bellezza da parte di un uomo che era alla ricerca continua della perfezione e dell’universalità del bello. La collezione d’arte raccoglie opere di enorme valore fra cui, capolavoro assoluto, la tela con il San Sebastiano di Andrea Mantegna e anche una importante sezione dedicata alla ceramica.

La monumentale residenza di Cà Rezzonico

Siamo a metà del Seicento e la nobile famiglia Bon bramava la costruzione di un palazzo grande che fosse ammirato da tutti. Scelse l’architetto più famoso dell’epoca: Baldassarre Longhena. Egli, però, non fece in tempo a finire i lavori rimasti sospesi fino a quando, quasi un secolo dopo, Giambattista Rezzonico (ammesso di recente al patriziato veneziano) comprò l’edificio e affidò al grande Giorgio Massari il compito di portare a termine l’opera. Il risultato fu una monumentale dimora con un grande scalone d’onore e un salone da ballo decorato da molti artisti di talento. Oggi la facciata di Ca’ Rezzonico è un altro dei gioielli che adornano il Canal Grande e il palazzo ospita al suo interno il Museo del Settecento Veneziano, la Collezione Mestrovich, la Farmacia Ai Do San Marchi e la Pinacoteca Egidio Martini, importante donazione dello studioso alla città. 

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Cà Foscari e l'università di Venezia

Cà Foscari Venezia

Tutti la conoscono per essere la sede dell’omonima università veneziana, ma Ca’ Foscari ha molte cose da raccontare del suo passato, legate ad un complesso gioco di alleanze e tradimenti tra nobili famiglie nella lotta per il potere. Dove sorge l’attuale Palazzo Foscari, nella prima metà del XV secolo c’era la Casa delle Due Torri e il suo signore era Gianfrancesco Gonzaga, il quale tradì la Serenissima e il suo palazzo fu dato a Francesco Sforza. Quando anche egli voltò le spalle a Venezia, il Doge Francesco Foscari acquistò la proprietà, la fece distruggere e al suo posto volle un nuovo edificio, più bello e imponente del primo, che ospitò negli anni sovrani europei e illustri diplomatici, feste e cerimonie.

Palazzo Fortuny e la sua travagliata storia

Ricordi la famiglia Pesaro? Nel Quattrocento, prima della costruzione di Ca’ Pesaro, la sua dimora era Palazzo Pesaro degli Orfei, che dopo varie modifiche oggi si presenta maestoso e con una complessa facciata in gotico veneziano con particolarità architettoniche di pregio. La storia di questo edificio è piuttosto travagliata: dopo un periodo di gloria in cui ospitò sontuose feste e prestigiose opere d’arte, la discendenza maschile della famiglia si estinse e il palazzo venne prima diviso, poi affittato e infine frazionato in appartamenti per ospitare persone di umili condizioni. Alla fine dell’Ottocento, però, l’eclettico pittore, stilista, scenografo e designer spagnolo Mariano Fortuny Madrazo si innamorò di quella decadente bellezza e iniziò i lavori di recupero. Alla sua morte il palazzo fu donato al Comune di Venezia ed ora ospita un omonimo museo dedicato alle arti visive, dalla fotografia alla pittura, dalla scultura al teatro e alla moda.

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Palazzo Mocenigo: dentro la vita del patriziato veneziano

Abitato dai Mocenigo fino a tempi recenti, questo è uno dei pochi palazzi storici veneziani che non si affacciano su un canale. Un’antica documentazione lo fa risalire al Cinquecento ma fu più volte ampliato e ristrutturato nel corso dei secoli tanto da arricchirsi di elementi architettonici di varie epoche. Presenta una struttura interna tipica delle abitazioni patrizie veneziane con un grande salone centrale su cui si aprono le altre stanze, larghe “serliane” (finestre molto utilizzate nell’architettura veneziana del XVII-XVIII secolo) e contaminazioni seicentesche; al primo piano nobile conserva meravigliosi soffitti affrescati e arredi rococò e neoclassici che in buona parte risalgono alla seconda metà del Settecento. Oggi il Museo di Palazzo Mocenigo ospita il Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo: sarà come immergersi nella vita del patriziato veneziano, fra abiti preziosi, accessori e frivolezze. 

Palazzo Fondego dei Turchi, fra i più antichi palazzi veneziani a Venezia

Ecco di nuovo le acque del Canal Grande ed ecco di nuovo la famiglia Pesaro: siamo nel XIII secolo e il suo capostipite Giacomo Palmieri diede l’ordine di costruire quello che oggi è uno dei più antichi palazzi della città. Da quando la famiglia lo cedette alla Serenissima, esso passò di mano in mano come premio di alleanze politiche e militari, finché nel Seicento fu convertito a sede commerciale per i mercanti ottomani e anche a sede diplomatica dell'Impero Ottomano a Venezia per poi ritornare proprietà di famiglie patrizie veneziane. Quando il Comune lo acquistò nel 1859 era in uno stato di grande degrado, così furono avviati importanti lavori di restauro per riportarlo il più possibile alla forma originaria. Oggi è sede del Museo Civico di Storia Naturale

Palazzo Contarini del Bovolo: il panorama sulla città

Palazzo Contarini del Bovolo, Venezia

In prossimità di campo Manin, nel sestiere di San Marco, una grande scala a chiocciola che gira su se stessa ci porta verso il cielo. Da qui scoprirai un panorama sul cuore del centro storico, sopra i tetti delle case con le loro finestre da cui si scorgono attimi di vita quotidiana. Le calli della città vecchia sono il luogo del silenzio, dove poter trovare pace unita a un’eleganza che non conosce rivali. Palazzo Contarini del Bovolo è una “casa fontego” di gusto tardo-gotico che in cinque secoli ha ospitato fra le sue mura le vite di diversi proprietari e che ha visto nel tempo vari interventi architettonici che l’hanno arricchita di uno spiccato gusto rinascimentale. 

Palazzo Venier dei Leoni: il palazzo mai finito

La famiglia Venier era una delle più antiche e prestigiose di Venezia, da cui nacquero Procuratori di San Marco e Dogi. Nel 1749 commissionò all’architetto Lorenzo Boschetti la costruzione di un meraviglioso palazzo di cinque piani, con una facciata in stile classico abbellita da triplici arcate. In seguito a varie vicende, però, di questo mastodontico progetto venne realizzato un piano solo. Nei secoli la dimora cambiò diversi proprietari assumendo l’aspetto attuale, finché nel 1949 palazzo e giardino vennero acquistati dalla collezionista Peggy Guggenheim. Essa abitò qui per trent’anni, qui allestì la sua collezione e decise di aprirne le porte al pubblico.
Nel 1980 aprì la Collezione Peggy Guggenheim e, ancora oggi, la facciata lunga e candida in pietra d’Istria di Palazzo Venier dei Leoni si riflette, più bassa di quelle degli edifici vicini, sulle acque del Canal Grande nel sestiere di Dorsoduro. Sicuramente fra i palazzi veneziani da visitare. 

Se ti trovi qua in zona, quando scende la sera, puoi alloggiare in un luogo che ti resterà nel cuore. Charming House è un Boutique-Hotel incastonato nella bellezza di Venezia, a due passi da Palazzo Venier e dall'Accademia. 

La storia di Venezia si fa cullare dalle acque come le nostre fantasie e si insinua fra le calli. Si riflette perché è troppo vanitosa per farsi trasportare via senza far sospirare ancora un po’ chi viene incantato dalla sua Bellezza. Ed ecco che sorge un pensiero: che bello sarebbe poter vivere tutta questa magia ogni giorno… Se il tuo desiderio è che appartenere a questo mondo non resti solo un sogno, Leonardo Immobiliare Venezia può consegnarti le chiavi del tuo luogo speciale nella città dei Dogi.

Benvenuto a casa.

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