Che sia d’estate o d’inverno, a Pula troverai sempre qualcosa di bello da fare: tesori archeologici da scoprire, paesaggi naturalistici da ammirare e bellissime spiagge in cui fare un tuffo nelle acque cristalline tipiche della Sardegna. Non mancano divertimento, movida e attività sportive. Di seguito, vi parliamo del suggestivo sito archeologico di Nora, una meta immancabile.

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Pula

A 35 chilometri da Cagliari, sorge Pula, città dalle affascinanti origini e oggi una delle mete turistiche più rinomate della Sardegna. Abitata da poco più di 7000 anime, Pula nasce prevalentemente come paese agricolo, dai tratti rurali. Tuttavia, lo scorso secolo ha subito un notevole spinta economica che, oggi, l’ha portata ad essere una località perfetta per vivere un’esperienza sarda indimenticabile. Oltre a tuffarvi nelle magnifiche acque delle sue spiagge dorate, vi consigliamo alcune cose da vedere.

La Foresta di Is Cannoneris

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La splendida foresta di Is Cannoneris è un'oasi faunistica protetta per la salvaguardia di una specie autoctona di cervo. Oltre a racchiudere il bosco di lecci più esteso del Mediterraneo, la foresta ospita anche numerose specie di volpi, cinghiali, falchi e aquile reali. Attraversarla a piedi o in bici vi porterà attraverso lunghi sentieri dove resterete estasiati dal maestoso paesaggio e dagli eventuali incontri con la fauna locale. Se vi spostate in auto, poi, è anche possibile raggiungere Punta Sebera, una vetta che sfiora i 1000 metri e da dove si può scorgere tutta la costa del sud: il panorama che si ammira da qui è senza pari.


La Chiesa di Sant’Efisio

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Una sosta nella piccolissima chiesa di Sant’Efisio è d’obbligo. Costruita in stile romanico, la chiesa custodisce un’antica storia. Secondo la tradizione, infatti, fu edificata nel luogo esatto dove avvenne il martirio del patrono della Sardegna. Da qui, poi, si percorre un sentiero che porta al promontorio di Capo di Pula, dove troverete i resti dell’antichissima città di Nora.


Le origini di Nora

La città di Nora si trova nella penisola a sud-ovest del golfo di Cagliari e sorge sullo splendido promontorio Capo di Pula. Il suo rinomato sito archeologico ospita le rovine di quella che un tempo fu una delle città più potenti della Sardegna. Attraversando una storia lunga ben tre millenni, Nora ci racconta la sue antichissime origini: prima città fenicia in Sardegna (VIII secolo a.C.), poi passata nelle mani cartaginesi e diventata, infine, un importantissimo centro romano nel III secolo d.C. Sotto il dominio punico, la città svolse per anni la funzione di centro amministrativo, commerciale e religioso. Con la conquista romana, poi, divenne la sede del governatore e ottenne la denominazione di municipium, ossia una comunità cittadina ufficialmente legata a Roma. Fu proprio nel periodo romano, inoltre, che Nora divenne caput vie, cioè il punto zero da cui partivano tutte le strade dell’isola. A seguito di frequenti incursioni piratesche e barbare, poi, la città fu abbandonata, spingendo le popolazioni verso le zone interne e aprendo la strada per la fondazione di Pula.





L'Area Archeologica di Nora

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Il sito è stato riscoperto solo negli anni ’50 del secolo scorso, in seguito ad una mareggiata di fine ‘800 che fece riemergere i resti di un antico cimitero fenicio-punico. In effetti, tutt’ oggi, gran parte del sito resta ancora sommersa. Per cui, l’area archeologica è in continua espansione e gli scavi continuano in maniera serrata. Il sito presenta caratteristiche di tutte le dominazioni della città, dalle strade tortuose tipiche del periodo fenicio alla struttura urbanistica regolare tipica di quello romano. Vi sono anche numerosi resti di antiche abitazioni private, talvolta decorate con ciò che resta di antichissimi mosaici. Nella zona nord del sito, è possibile vedere la necropoli, l’acquedotto e l’anfiteatro, attorno al quale sono raccolti i resti di botteghe nelle quali, presumibilmente, veniva venduto del cibo prima di assistere agli spettacoli. Oggi, il teatro si presta come suggestiva cornice per la rassegna teatrale estiva “Le Notti dei Poeti”, che raccoglie una serie di spettacoli di prosa e musica. Su di una piccolo collina, poi, sorgono i resti del Tempio di Tanit, dedicato alla dea della vita venerata dai cartaginesi. Nel cuore della città, invece, si erge il foro, la piazza pubblica tipica romana. Di romano, ancora, Nora conserva un’importantissima zona termale. Pare, infatti, che la città ospitasse diverse terme, sia di uso pubblico che privato, decorate da bellissimi mosaici.


La Stele di Nora

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Negli anni, grazie ai minuziosi scavi archeologici dell’area di Nora, sono stati rinvenuti numerosissimi reperti archeologici, oggi tutti conservati presso il Museo Archeologico di Cagliari e il Museo Archeologico di Pula. Tra i reperti più importanti, vi segnaliamo la Stele di Nora, il più antico documento storico scritto di tutto il Mediterraneo e di tutto l'Occidente. Sul blocco in pietra arenaria, infatti, vi è un'antichissima iscrizione in alfabeto Fenicio, il più antico mai conosciuto. Il reperto è di difficile interpretazione e, per questo, ancora oggi oggetto di studi.


La città sommersa

Lo scorrere del tempo ha fatto sì che il mare diventasse il custode geloso di gran parte di questa antica città. Non a caso, ancora oggi, parte della città di Nora è sommersa. Nei giorni in cui le condizioni del mare sono favorevoli, è possibile vedere sul fondo alcuni tratti dell’antica città, come strade e costruzioni. Per ammirare più da vicino le meraviglia della civiltà sommersa, non resta che immergersi e fare suggestive sessioni di snorkeling.


Oltre l'escursione archeologica

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Oltre all’importantissimo sito archeologico, Nora offre anche dei bellissimi scenari naturalistici, antiche costruzioni e magnifiche spiagge. Una volta conclusa la visita archeologica, vi consigliamo di fare un giro per la città. Scoprirete un luogo ricco di storia e tradizioni, dove la cordialità degli abitanti, i gustosissimi piatti di pesce fresco e la natura incontaminata vi faranno vivere la Sardegna più pura. Per saperne di più, visita il sito di Visit Pula.


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