Le antiche chiese romaniche spiccano per imponenza e maestosità tra le tante bellezze storiche e artistiche della Puglia. Questo stile architettonico, che si sviluppa tra l’XI e il XIII secolo, acquisisce in questa regione delle caratteristiche così particolari e tipiche da venire definito romanico pugliese.

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Cattedrale di Trani

Cattedrale di Trani

La Cattedrale di Trani è intitolata a Santa Maria Assunta. È probabilmente la più appariscente e sbalorditiva costruzione del romanico pugliese. Sviluppata in verticale, dal profilo slanciato, svetta proprio sul mare. Per naviganti e nemici infatti doveva essere uno degli edifici meglio visibili e riconoscibili della costa pugliese. Consacrata nel 1143, venne edificata su una precedente chiesa, a sua volta eretta sui resti di un edificio di culto del IV secolo, ancora visibile al di sotto della cripta. La caratteristica principale è l’altissimo campanile (59 m), letteralmente addossato alla navata destra, con un insolito passaggio ad arco alla base. Negli anni ’50, durante un restauro, tutti i blocchi di pietra del campanile vennero smontati, numerati e rimessi esattamente al proprio posto.

Basilica di San Nicola di Bari

Basilica di San Nicola di Bari

La Basilica di San Nicola a Bari è considerata il prototipo del romanico pugliese. È il primo esempio che viene in mente quando si parla di questo stile. La costruzione iniziò nel 1087, quando le reliquie di San Nicola vennero trafugate dalla Turchia e trasportate per mare a Bari. La leggenda narra che la chiesa sorga nel punto in cui si fermarono i buoi che trascinavano il reliquiario. Ma in realtà è costruita sui resti di un edificio bizantino. Le spoglie del santo si trovano ancora nella cripta dal 1089, anno della consacrazione. E richiamano ogni giorno fedeli cattolici ed ortodossi. La chiesa è infatti aperta al doppio culto, proprio perché San Nicola è radicato anche nella tradizione ortodossa e, non a caso, il santo più venerato al mondo.  

Duomo Di Altamura

Duomo Di Altamura

La cattedrale di Santa Maria Assunta di Altamura, venne costruita a partire dal 1232 per volere di Federico II di Svevia in persona. Si tratta del monumento più antico del luogo, costruito per primo, proprio perché l’imperatore voleva ripopolare questa città. Lo stile dell’esterno è definito più correttamente romanico-gotico, mentre l’interno originale è completamente sostituito dal barocco. Il gotico si riconosce in tutte le aperture col classico arco a sesto acuto e nei dettagli del rosone e del portale d’ingresso (entrambi del ‘300). Invece la bellissima facciata romanica è arricchita con due possenti campanili (uno è del sedicesimo secolo). Sono collegati tra loro da un passaggio panoramico sopraelevato, percorribile all’esterno al di sopra del rosone.

Cattedrale di Otranto

Cattedrale di Otranto

La cattedrale di Otranto è uno degli edifici più importanti di Puglia e non solo, sia dal punto di vista religioso che storico. È intitolata a Santa Maria Annunziata e sorge nel cuore del borgo salentino. Edificata a partire dal 1068, viene consacrata nel 1088 da papa Urbano II (lo stesso che diede inizio alle crociate). Ma il particolare di maggior interesse è il famoso mosaico pavimentale, il più grande d’Europa, ultimato nel 1165 dal monaco Pantaleone. Un’opera incredibile, ricca di riferimenti a tradizioni cristiane, ma anche pagane, esoteriche, cabalistiche, gnostiche ed indiane. Una simbologia tutt’oggi non del tutto compresa, che cela ancora molti misteri. Impressionante la cappella con i resti degli 800 martiri, decapitati nel 1480 durante l’assedio turco.  

Concattedrale di Ostuni

Concattedrale di Ostuni

Anche la Concattedrale di Ostuni, intitolata a Santa Maria dell’Assunzione, è in stile romanico-gotico. E, come quella di Altamura, all’interno è barocca. Si trova nel punto più alto della città bianca, che sorge su un colle. La facciata è molto caratteristica e le sue linee curve, che alternano spazi pieni e vuoti, la rendono un unicum in tutta la Puglia. Il rosone centrale, tra i più grandi del suo genere, presenta una simbologia molto particolare. È infatti suddiviso in 3 cerchi concentrici, composti rispettivamente da 7 cherubini, 12 e 24 archetti. Rappresentano i giorni della settimana, i mesi dell’anno e le ore della giornata.

Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina

Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina

Sempre in Salento, a Galatina, si trova la basilica dedicata a Santa Caterina d’Alessandria. Viene realizzata nella seconda metà del ‘300, per volontà di Raimondo Orsini del Balzo. Un crociato, e in seguito principe di Taranto, che secondo la leggenda recuperò un dito della santa; reliquia che tutt’ora si conserva nella chiesa. Ma la basilica deve la sua fama allo straordinario ciclo di affreschi gotici trecenteschi. Dal punto di vista pittorico è il più importante di Puglia e secondo in Italia solo a quello della chiesa di San Francesco ad Assisi. Tutte le superfici interne sono completamente decorate da pittori locali, con narrazioni bibliche, vite di santi, cavalieri, condottieri e perfino scene satiriche e grottesche. Aggirarsi per le navate ammirando quei colori sgargianti fa quasi perdere la cognizione del tempo: sembra davvero di passeggiare nel medioevo.

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