Scopri cosa vedere a Moresco, il piccolo borgo fortificato delle Marche che nasconde meraviglie. Ecco perché dovresti assolutamente visitarlo. 

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Dall’alto dei 25 metri della particolarissima torre di Moresco si scorgere un panorama infinito dipinto di verde e di blu. Il verde è quello della campagna marchigiana, disegnata da orti mediterranei, oliveti e filari di viti che ondeggiano definendo i canonici pendii dell’entroterra. Il blu è quello dell’Adriatico che si scorge lambire la costa delle Marche e, alle volta, anche quella croata. 

Moresco si trova a poca distanza da Fermo, città colta e ricca di storia, e rientra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. È un piccolo centro che sovrasta e sorveglia la valle dell’Aso. Una posizione da cui si intuisce la funzione difensiva che ricopriva in epoche passate.

Un passato che poi realmente passato non è mai, perché di luoghi come Moresco ne struttura l’essenza, non solo il fascino. Lo avvertirai platealmente passando per i suoi vicoli e passaggi striminziti, tutti diretti verso l’unica piazza del paese. 

Immergiti nel XV secolo e scopri cosa vedere a Moresco, un’autentica gemma (nascosta) delle Marche.

Cosa vedere a Moresco, una gemma nascosta delle Marche

Cosa vedere a Moresco, una gemma nascosta delle Marche

Moresco. Un nome esotico che lascia presagire profumi di terre lontane e storie avventurose. E tuttavia, l’origine del toponimo sarebbe in realtà per certi versi più banale. Si tratterebbe infatti di un riferimento a una nobile famiglia oppure a morrecine, termine dialettale che indica il “luogo sassoso” su cui sorge il castello.

Già, il castello. Moresco conserva ancora l’antica struttura di una roccaforte. Gli abitanti dell’area la popolarono gradualmente a partire dal Medioevo rendendo il centro fortificato un vero e proprio borgo, il cui assetto urbano risale al XV secolo. 

L’antica funzione difensiva di Moresco è ancora oggi ben delineata dalla particolare conformazione a ellisse che lo caratterizza. Il paese è attraversato da stradine e viottoli tutti convergenti verso la piazza, l’unica del borgo. Di forma triangolare, è il cuore pulsante della vita paesana. 

Sotto i suoi portici (ciò che resta della navata sinistra dell’antica chiesa di Santa Maria di Castro) si riuniscono local e turisti per riposarsi e fare quattro chiacchiere alla vista dell’incantevole affresco di Vincenzo Pagani, lo stesso autore della pala d’altare custodita all’interno del Palazzo Comunale.

Attraversando la pittoresca torre dell’Orologio, ci si imbatte nell’antica chiesa sconsacrata di Santa Sofia. Conosciuta come lu teatrì, ospita dal 2005 un piccolo teatro e conserva un affresco del XV secolo della scuola di Carlo Crivelli. 

Tra le cose da vedere a Moresco segnaliamo le chiese di Sant’Antonio e San Lorenzo, il palazzo di Patrizio Gennari e quello del cardinale Capotosti. Oltre le mura si trovano poi il tempio della Madonna della Salute e la chiesa di Santa Maria dell’Olmo.

Sono luoghi fuori dai classici itinerari turistici che puntellano le Marche di bellezza. Dai un’occhiata qui per scoprirne ancora di più

Cosa vedere a Moresco: il castello e la torre

La torre eptagonale del castello di Moresco è il tratto distintivo del borgo fortificato e certamente il particolare che più lascia sbalorditi quando si visita il paese. È a essa che Moresco deve l’appellativo di borgo dai sette orizzonti.

Il motivo della forma tanto originale, con il vertice che pare puntare al monte Sibilla, non è del tutto chiaro. Ciò che è certo, invece, è lo spettacolo che si apre percorrendo la moderna scalinata interna che attraversa i 25 metri d’altezza della torre. 

Su in cima non avvisterai nemici pronti a dar battaglia, ma solo la dolcezza di un paesaggio straordinario incastonato tra il Gran Sasso e il monte Conero. 

L’imponente costruzione risale al 1100, ma nel corso dei secoli è stata sottoposta a diversi lavori che ne hanno in parte modificato l’aspetto. La merlatura ghibellina che la contorna, ad esempio, è stata realizzata agli inizi del Novecento a seguito del crollo dell’originale cuspide arabeggiante.

Moresco, cosa vedere nei dintorni

Moresco, cosa vedere nei dintorni

L’area intorno a Moresco è meravigliosa in tutte le stagioni. In autunno, ad esempio, si rivela essere una destinazione incantevole per ammirare il foliage (se il tema ti appassiona qui abbiamo quello che fa per te). 

E poi, la tavola. Formaggi, salumi, carne, olio e vino: l’offerta gastronomica locale è particolarmente ricca e nei dintorni di Moresco non mancano piccoli produttori da cui fare incetta di assaggi e “souvenir” golosi da portare a casa. 

Ma il borgo castello di Moresco è solo una delle tappe da non perde per chi visita Fermo e la sua provincia (a proposito, qui ti diamo tante informazioni in più). Un tour ideale dovrebbe toccare anche la vicina Monterubbiano, con le sue chiese e i bei palazzi medievali.

E proseguire verso Campofilone, dove visitare la chiesa di San Bartolomeo col suo orto e fare una scorpacciata di maccheroncini (cosa sono? Te lo abbiamo raccontato qui). 

Verso la costa, Torre di Palme, frazione del comune di Fermo, offre una romantica vista sull’Adriatico e suggestivi percorsi nel verde attraverso il vicino bosco del Cugnolo. 

Moresco: sagre ed eventi

Moresco è piccola e gli abitanti sono appena 600, ma durante l’anno sono tanto gli eventi, le sagre e le tradizioni paesane che richiamano visitatori e curiosi tra le sue strade fuori dal tempo. 

L’ultima domenica di aprile è consuetudine una scampagnata alla chiesa rurale della Madonna dell’Olmo. Dopo la messa ci si riunisce a pranzare tutti insiemi sul prato della pieve. 

Tra giugno e agosto, Moresco è animata da musica e spettacoli all’aperto, come la bella iniziativa de Il Violino sulla torre, una serie di concerti di musica classica in piazza.

Sempre in piazza, il terzo venerdì di luglio va in scena una cena molto particolare: nell’aria risuonano note che rimandano a tempi lontani mentre figuranti in costume servono piatti preparati secondo originali ricette medievali.

Immancabile per i golosi, ad agosto, la storica sagra della polenta con le vongole. E la Festa del Braciere in autunno: l’ultima domenica di ottobre si arrostiscono castagne, spiedini e salsicce in piazza. 

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