Alla scoperta di Galleria Borghese, uno dei musei più visitati d'Italia e un autentico tempio dell'arte nel cuore della capitale.

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Nascosto tra verdi ettari di un immenso parco, appare improvvisamente Galleria Borghese.

Uno dei musei più famosi della città, un trionfo di arte e bellezza, come pochi altri luoghi al mondo.

Noi amiamo profondamente il Museo di Galleria Borghese: camminare tra le sue sale significa che il proprio sguardo, e il proprio cuore, sono costantemente immersi nella pura meraviglia. Opere di Canova, Reni, ma soprattutto Bernini e Caravaggio.

Dipinti e statue sono disposti magnificamente all’interno del museo e, una volta terminata la visita, non si vorrebbe far altro che ricominciarla.

Scopriamo dunque di più sulla famosa Galleria Borghese a partire dalla sua storia, iniziata circa 500 anni fa.

L’affascinante storia di Galleria Borghese

Tutto ebbe inizio da Villa Borghese, l’immenso parco che si trova a ridosso di Porta Pinciana. Il terreno venne acquistato nel Cinquecento dai Borghese, una famiglia assai ricca di Siena. A inizio Seicento, quando la famiglia iniziò a diventare importante anche a Roma, avviò i lavori per la costruzione di una villa all’interno del parco.

L’architettura della villa prese ispirazione da Villa della Farnesina e Villa Medici, mentre per gli interni si prese spunto dall’arte cinquecentesca. Numerosi affreschi vennero aggiunti successivamente, a voler mostrare ai visitatori la storia della famiglia in chiave senz’altro epica.

La trasformazione della villa nell’attuale museo avvenne solo a inizio Novecento. Per molti, si trattò dell’affare del secolo: lo Stato italiano, infatti, riuscì ad acquistare la villa, il parco e tutte le sue spettacolari opere d’arte per la modica cifra di 3 milioni e 600 mila lire (al cambio attuale si tratterebbe di poco più di 16mila euro!).

Un’opportunità più unica che rara.

Cosa vedere all’interno del museo

Sono 20 le Sale di Galleria Borghese, suddivise tra piano terra e primo piano.

Ogni sala non soltanto è identificata da un nome assai evocativo (la Sala della Fama, quella delle Baccanti o quella degli Imperatori, ad esempio), ma seguono anche un tema ben preciso.

Al terzo piano, infine, vi sono i Depositi. Si tratta di una pinacoteca composta da circa 260 opere che non trovano posto nelle sale sottostanti. La visita al terzo piano non segue gli orari di visita del resto del museo: se si desidera visitarla, quindi, è bene informarsi preventivamente.

Le opere più importanti di Galleria Borghese

Capolavori di Caravaggio, Tiziano e Guido Reni, ma anche straordinarie sculture di Canova e Bernini. Opere di artisti famosi, ma anche meno noti, accompagnano i visitatori di Galleria Borghese alla scoperta dell’immenso patrimonio del museo.

In questa sezione dell’articolo, raccogliamo 5 opere che secondo noi sono le più significative dell’intera Galleria (una scelta che, lo ammettiamo, non è stata facile).

Questa scultura di Canova è certamente tra le più famose dell’intero museo. La sorella di Napoleone I, sposa in seconde nozze di Camillo II Borghese, è rappresentata come nei panni di una moderna Afrodite che vince la mela della più bella di tutte le dee, grazie a Paride.

La statua si trova nella Sala I, chiamata, per l’appunto, Paolina.

Quest’opera di Bernini è certamente una di quelle che più lascia senza fiato all’interno del museo. Il dinamismo di questa scultura è palpabile e l’occhio non può fare a meno di muoversi instancabilmente tra i tratti flessuosi della ninfa e il corpo del dio.

L’opera magistrale si trova nella Sala III, dedicata ad Apollo e Dafne.

Questa volta ci incantiamo davanti a un dipinto cinquecentesco di Tiziano.

Le due figure femminili qui rappresentate sono l’allegoria dei due volti dell’amore, quello sacro e quello profano. Per la verità, però, osservare questa tela e tutti i suoi simboli e rimandi classicheggianti ha fatto riflettere studiosi e appassionati per secoli sul vero significato dell’opera.

L’opera è esposta nella Sala XX, dedicata a Psiche.

Si tratta di una delle ultime opere di Caravaggio. Anziché essere rappresentato come un eroe, Davide viene rappresentato come tormentato e compassionevole. Ciò che lascia ancor più lo spettatore senza fiato è il fatto che il volto di Golia sia un autoritratto dell’artista stesso.

La tela si trova nella Sala VIII, detta del Sileno.

Non possiamo che completare questa veloce tour tra le opere del museo di Galleria Borghese se non con questa magnifica scultura di Bernini. La tensione, il dinamismo e l’intensità del sentimento che lega e allo stesso tempo allontana i due protagonisti dell’opera, Ade e Proserpina, sono tangibili. Lo sguardo non può che rimanere abbagliato dalle dita che affondano nella carne e dalla tensione muscolare che avviluppa i corpi nella scena.

Senza dubbia si tratta dell’opera più catalizzante della Sala IV, detta degli Imperatori.

Dove si trova e come arrivare

Galleria Borghese a Roma

Il museo si trova nel cuore di Roma, in Piazzale Scipione Borghese. Se si sta passeggiando nei dintorni di Via Veneto, Trinità dei Monti o Piazza del Popolo, è possibile considerare di arrivarci a piedi (circa 1,5 km).

Se si arriva in metro, la stazione più vicina è certamente Barberini.

Con l’autobus, invece, è possibile arrivare proprio accanto (fermata Pinciana / Museo Borghese). Le linee da prendere in considerazione sono 52, 53 e 83.

Dalla stazione Termini è consigliabile prendere le linee 92 o 910 e scendere alla fermata succitata.

Come prenotare la visita alla Galleria: info e biglietti

Uno dei musei più belli che puoi vedere nella capitale d’Italia è senza dubbio questo.

Per godere appieno della visita, però, è indispensabile prenotare in anticipo il proprio ingresso. Non è più possibile visitare Galleria Borghese senza prenotazione.

Un biglietto intero ha il costo di 15 euro, cui aggiungere il diritto di prevendita. Sono ammessi degli sconti per minorenni e giovani entro i 25 anni.

I biglietti possono essere acquistati online oppure telefonicamente.

I nostri consigli per la visita del museo

Questo è un museo che lascia davvero senza fiato. La meraviglia delle sale e lo splendore delle opere creano insieme un percorso di bellezza e significato che difficilmente si riuscirà a scordare.

Per questo motivo, noi ti suggeriamo di dedicare almeno 2 ore alla visita del museo. Secondo noi è indispensabile esplorare le opere con i propri tempi e, laddove possibile, tornare indietro e catturare quel particolare che non si era colto la prima volta.

Inoltre, e questa è una regola del museo, non portare con te borse o zaini voluminosi. Le opere non sono protette da teche e potrai camminare liberamente in una sorta di giardino di statue e dipinti. L’effetto sarà ancora più immersivo, ma merita sicuramente un’accortezza in più. Se non fosse possibile, comunque, il museo dispone di un guardaroba all’ingresso.

Davvero pochi aggiornamenti che, però, ti permetteranno di apprezzare al meglio lo splendore del museo.

Naturalmente, non dimenticarti di prenotare in anticipo!

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