Dal 1987 Venezia e la sua Laguna sono inserite nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La “Serenissima” è città dell’utopia, poesia sull’acqua, ecosistema unico e fragile. Oltre Venezia e Chioggia, la laguna comprende oltre 50 isole tra cui la colorata Burano o la celebre Murano

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La Laguna, la sua storia e legame con l’uomo

Nelle acque della Laguna di Venezia, sin dall’antichità, l’uomo si è adattato ad uno scenario in continuo mutamento. L’attività umana ha profondamente modificato il suo aspetto fin dall’epoca dei primi insediamenti. Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano che in laguna ci fosse presenza di civiltà già in epoca romana nei primi secoli d. C.

Di origine romana è Chioggia che si trova nell’estremità meridionale delle acque lagunari. Il suo centro storico conserva ancora la tipica impronta della città romana, di cui ne è sopravvissuto il tracciato ortogonale. Tracce romane poi si ritrovano anche sulla piccola isola di San Francesco del Deserto, famosa per il suo convento in pieno stile francescano.

Ma fu all’inizio del Medioevo (V-VI sec. d.C.) che questi luoghi cominciarono a popolarsi stabilmente, quando divennero rifugio per le genti dell’entroterra in fuga dalle Invasioni Barbariche. Molti profughi trovarono riparo a Settentrione nell’isola di Torcello che, prima della fondazione di Venezia, sotto il dominio bizantino, era forse il centro più importante della Laguna: gli esuli di Quarto d’Altino, spinti dall’arrivo dei Longobardi, si trasferirono qui costruendo anche la cattedrale, simbolo di incontro tra Bisanzio e Veneto. Attualmente Torcello conta appena una ventina di residenti, ma il suo inestimabile patrimonio archeologico-architettonico l’ha resa un luogo di turismo culturale molto frequentato.

Fin dalle origini, la Laguna costituì il principale elemento di difesa per Venezia e molti furono gli sforzi per mantenerla in vita artificialmente. Nella prima metà del Cinquecento, i veneziani realizzarono un’opera idraulica ponderosa con la deviazione del corso dei fiumi Brenta, Sile e Piave. Nel Settecento furono stabilizzati e rinforzati i lidi, che separano la laguna dal mare, con l’imponente opera dei murazzi, lunghissime dighe in pietra di Istria poste a difesa del perimetro esterno lagunare.

Sempre dal principio, i veneziani furono costretti a sfruttare intensamente il lembo di terra per il loro sostentamento e preziosa in questo senso fu Sant’Erasmo, la più grande delle isole, con i suoi terreni straordinariamente fertili.

Tutte queste popolazioni hanno lasciato tracce nei monumenti e nelle costruzioni della città di Venezia. Potrai ammirarle in una vacanza nella laguna, alla scoperta delle attrazioni più visitate, accessibili con il nostro Venice Pass a tariffe vantaggiose: scopri tutte le agevolazioni! 

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Venezia: la New York dell’antichità

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La più bella città del mondo! Venezia, sospesa fra acqua e cielo, divenne il centro di un impero ed espressione di una civiltà originalissima, miracolo della tenacia e della straordinaria attività dell’uomo. Il suo Arsenale, cuore dell’industria navale veneziana, è stato la prima industria dell’Occidente, dove maestranze specializzate eseguivano in successione le singole operazioni di assemblaggio delle navi, anticipando di secoli il sistema della catena di montaggio.

Per quanto riguarda la sua popolazione, Venezia si dice sia la città di tutti. Infatti, attraverso delle indagini mitocondriali si è giunti alla conclusione che le discendenza dei veneti è un mix di culture e popoli che hanno abitato il territorio nei secoli. In questo senso potremmo dire che Venezia è stata nell’antichità ciò che è ora New York.

L’aspetto che conosciamo oggi di Venezia è il frutto di influenze provenienti da lontano che col passare dei secoli è andato radicandosi fino a diventare autentico. Grandissimo esempio n’è la sua architettura ormai ampiamente riconosciuta ma che, come è capitato per il mix di etnie, è stato per la fusione di stili divenuti ormai popolari. Ed è forse per questo che migliaia di turisti da ogni parte del mondo trovano in Venezia qualcosa di familiare.

Le calli, i canali, i palazzi affacciati sul Canal Grande, la magnificenza di Piazza San Marco e del palazzo Ducale hanno contribuito a rendere Venezia una meraviglia dell’arte mondiale, un luogo unico dai tratti tanto riconoscibili quanto inimitabili. La sola siluette di ferro della gondola, mostrata in qualsiasi angolo della Terra, riporta immediatamente a questa città.

Città acquatica per eccellenza, Venezia, se osservata dall’alto, mostra una curiosa struttura a forma di pesce.  Questa attuale forma la otteniamo solo in pieno Novecento e senza volerlo. 


Murano & Burano: espressione e sintesi della Laguna di Venezia

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Murano prende forse il nome da un antico quartiere, Amorianas ed è uno dei centri più popolosi della Laguna. Qui è rimasto intatto uno dei massimi esempi di luogo di culto romanico, la Basilica di Santa Maria e San Donato che all’interno ha un pavimento a mosaico (XII sec.) che influenzo molto il linguaggio artistico dell’epoca.

Murano è principalmente nota in tutto il mondo per la lavorazione del vetro. Quest’attività di artigianato prende origine nel Duecento quando la Repubblica di Venezia decise di farla svolgere qui per motivi di sicurezza, allontanandola da Venezia per l’alto rischio d’incendio. Da secoli, grazie alla creatività di famiglie di maestri vetrai, quest’isola è la culla mondiale del vetro artistico.

Burano, invece, prende il nome da una delle porte della città (Borana o Boreana). Conosciuta come “l’isola dei colori” per i forti contrappunti di colore che segnano profili netti fra le loro abitazioni. Si dice che ogni colore corrisponda ad una famiglia e che la nebbia abbia costretto i pescatori a colorare le proprie abitazioni con tinte forti per riconoscerle rapidamente. Lungo i canali, i vivaci colori delle case creano effetti di grande suggestione che attirarono qui molti pittori nella prima metà del secolo scorso.

Il merletto di Burano è uno dei più rinomati merletti al mondo, di tradizione plurisecolare e specifico dell’isola, dove ha sede anche un celebre museo del merletto.


L’inclusione della Laguna di Venezia nella lista dei patrimoni UNESCO

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L’inclusione avvenne nel 1987 ma l’UNESCO si occupava di Venezia e della sua Laguna già da molto prima. Tutto ha inizio nel 1966, quando una forte alluvione mise in serio pericolo l’intera città e questo evento fece capire la necessità di proteggere e tutelare Venezia e la sua Laguna.

La tutela UNESCO comprende le acque lagunari che si estendono oltre il territorio nazionale. Venezia è laguna e senza la laguna non sarebbe la stessa cosa. Ognuna delle isole della laguna presenta delle peculiarità che hanno portato i commissari UNESCO a definire l’intera area un’eccezionale esempio di insediamento umano e di occupazione del territorio.

L’entrata nella Lista di Patrimonio Mondiale UNESCO vuol dire che la sua è un’ importanza materiale quanto immateriale. Luoghi naturali che insieme al pregio delle architetture veneziane contribuiscono a raccontarci le peculiarità di un’area unica al mondo, un museo a cielo aperto dove l’arte si sposa alla perfezione con le azioni spontanee della natura.


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