Sapevate che in Italia esistono ancora delle palafitte risalenti all'epoca preistorica? Scopriamo insieme questo immenso tesoro. 

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Le Palafitte dell’Arco Alpino rappresentano i resti di insediamenti umani di epoca preistorica nelle regioni alpine e subalpine. Si tratta, dunque, di un sito transeuropeo distribuito su un’area molto estesa che comprende ben 6 nazioni. Queste straordinarie testimonianze antichissime sono situate, oltre che in Italia, in Austria, Francia, Germania, Slovenia e Svizzera. 111, in totale, i luoghi che attestano la presenza di stanziamenti lungo le sponde di fiumi, laghi, pantani o preso zone umide in generale.

Grazie a ricerche intersettoriali riguardanti l’archeologia sottomarina, l’archeobotanica e l’archeozoologia, si è riusciti a ricomporre un quadro completo e dettagliato delle prime comunità agricole e pastorali europee. Una tecnica essenziale è stata la dendrocronologia, un sistema che permette di dare una collocazione temporale, i manufatti lignei mediante gli anelli di accrescimento del tronco degli alberi. È stato possibile, pertanto, datare e conoscere i villaggi preistorici, nonché il grado di progresso delle tecniche costruttive utilizzate e, infine, la loro evoluzione spazio-temporale. Circa 5000 anni di storia racchiusi in una porzione di territorio che ne evidenzia le fasi più rilevanti per il progresso della civiltà umana.

Cosa sono le Palafitte?

Palafitte

Una palafitta (dall’antica forma verbale palafiggere, composta da palo e figgere, cioè fissare con dei pali) è un’abitazione tipica dell’era preistorica. Tuttavia, ancora oggi, questa categoria di casa viene utilizzata da alcune popolazioni africane, asiatiche e sudamericane. Essa consiste in una capanna collocata al di sopra di una piattaforma lignea in posizione orizzontale, sorretta da pali conficcati nel fondo di un lago, di corso d’acqua o sulle sponde di una zona caratterizzata da un terreno torboso e soffice. 

Questa tipologia di dimora soddisfa una duplice esigenza: la necessità di difendersi sia dall’umidità sia da possibili aggressioni o saccheggi. Le popolazioni palafitticole costruirono i loro villaggi lungo le zone fluviali o costiere, sfruttando le risorse idriche presenti per l’agricoltura e l’allevamento. Le palafitte sono diffuse in tutto il mondo e hanno origini antichissime che affondano le loro radici nel Neolitico.  

Criteri di inclusione nel Patrimonio UNESCO

Di seguito, elenchiamo i criteri in base ai quali i Siti Palafitticoli dell’Arco Alpino sono divenuti Patrimonio UNESCO a partire dal 2011.

Criterio (iv): il complesso di siti palafitticoli costituisce una delle principali testimonianze archeologiche che consente di e studiare le società agricole e pastorali preistoriche in Europa (5000-500 a.C.). Grazie alle particolari condizioni del ristagno idrico, la materia organica si è conservata in maniera straordinaria, permettendo di analizzare l’evoluzione e comprendere le tappe significative nel neolitico e nell'età del bronzo nel Vecchio Continente, in particolare nell’area delle Alpi.

Criterio (v): l'insieme dei siti palafitticoli offre una panoramica eccezionale, precisa e minuziosa della vita delle prime comunità preistoriche ed agrarie insediate sulle sponde dei laghi delle regioni alpine e subalpine d'Europa in un arco temporale che abbraccia circa 5.000 anni. Le testimonianze archeologiche emerse offrono uno spaccato inedito ed eccezionale dell'organizzazione di queste società, nonché del loro rapporto con l'ambiente, in funzione del progresso tecnologico e dei cambiamenti climatici.

I 19 Siti Palafitticoli in Italia

Palafitta Molina di Ledro, Trentino-Alto Adige

I Siti Palafitticoli alpini italiani sono 19, dislocati in 5 regioni: Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto. Come si evince dalla lista seguente, i siti si trovano in concomitanza di laghi, fiumi o zone umide o, in generale, caratterizzate da un’abbondante presenza di acqua.

La maggior parte di essi è raggruppata in Lombardia dove ce ne sono addirittura 10, principalmente nelle immediate vicinanze del lago di Garda e del lago di Varese. Nei pressi di quest’ultimo vi sono le palafitte più antiche in assoluto, risalenti addirittura all’era neolitica, mentre il maggior numero si conta sulle rive del lago di Garda. Poche palafitte e di dimensioni più modeste si trovano sulle sponde dei laghi del Trentino e del Piemonte. Questi villaggi, seppur contraddistinti da caratteristiche piuttosto simili, presentano loro debite differenze dovute alle tecniche costruttive dovute alla morfologia e del clima del territorio.

1- Palù di Livenza – Santissima (Caneva, Polcenigo, Friuli Venezia Giulia)

2- Lavagnone (Desenzano del Garda, Lombardia)

3- San Sivino, Gabbiano (Manerba del Garda, Lombardia)

4- Lugana Vecchia (Sirmione, Lombardia)

5- Lucone di Polpenazze (Polpenazze del Garda, Lombardia)

6- Lagazzi del Vho (Piadena, Lombardia)

7- Bande - Corte Carpani (Cavriana, Lombardia)

8- Castellaro Lagusello - Fondo Tacoli (Monzambano, Lombardia)

9- Isolino Virginia-Camilla-Isola di San Biagio (Biandronno, Lombardia)

10- Bodio centrale o delle Monete (Bodio Lomnago, Lombardia)

11- Il Sabbione o settentrionale (Cadrezzate con Osmate, Lombardia)

12- Lago di Viverone (Azeglio, Viverone, Piemonte)

13- Mercurago (Arona, Piemonte)

14- Molina di Ledro (Ledro, Trentino-Alto Adige)

15- Fiavé - Lago Carera (Fiavé, Trentino-Alto Adige)

16- Belvedere (Peschiera del Garda, Veneto)

17- Frassino (Peschiera del Garda, Veneto)

18- Tombola (Cera, Veneto)

19- Laghetto della Costa (Arquà Petrarca, Veneto)

Tutte le località menzionate, al di là dei siti palafitticoli e della suggestiva atmosfera preistorica che ci avvolge, meritano una visita per il loro valore ambientale e paesaggistico.

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