Scopri le bellezze naturali e storiche della Val Brembana, in un itinerario ideale tra borghi, prodotti d’eccellenza e attività all’aperto.

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La Val Brembana si trova in provincia di Bergamo, incastonata tra le vette arcigne e spettacolari delle Alpi Orobie e un fondovalle fortemente urbanizzato in cui si getta veloce il fiume Brembo.

I paesaggi montani, le opportunità di escursioni sui numerosi sentieri e la presenza di borghi pittoreschi e attrazioni storiche rendono l’intera vallata un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e, in generale, per tutti i turisti che amano visitare luoghi incantevoli immersi in un contesto naturale di rara bellezza.

Val Brembana, un viaggio tra sentieri incantevoli e storici borghi nascosti

Vista da Passo San Marco verso la Val Brembana

Vista da Passo San Marco verso la Val Brembana

Nel nostro itinerario alla scoperta della Val Brembana partiremo dalla periferia di Bergamo, risalendo la valle e raggiungendo dapprima il comune di Zogno e l’intersezione con la Val Serina, un’area ricca di percorsi perfetti per le escursioni, in particolare sui sentieri dell’antica via Mercatorum.

Quindi arriveremo nell’abitato di San Pellegrino Terme, il centro principale della valle, soprattutto a livello turistico. Subito a nord di San Pellegrino incontreremo poi la strada che sale verso Dossena, con le sue miniere e il ponte tibetano, prima di arrivare al borgo storico di Cornello dei Tasso, vero e proprio museo a cielo aperto.

Infine raggiungeremo l’alta valle viaggiando paralleli alla Ciclovia della Val Brembana, concludendo il nostro viaggio ai circa 2000 metri del Passo San Marco, dove un percorso immerso nella più classica natura alpina ci condurrà alle storiche trincee risalenti alla prima guerra mondiale.

Verso San Pellegrino Terme, cuore pulsante della Val Brembana

Dall’inizio vero e proprio della valle, nei pressi di Villa d’Almè, ci sono meno di 15 km di distanza fino a San Pellegrino Terme, che si raggiunge dopo avere oltrepassato i paesi di Sedrina, luogo di nascita del leggendario ciclista Felice Gimondi, e di Zogno.

San Pellegrino è celebre in tutto il mondo per l’omonima acqua minerale e proprio qui, infatti, ha sede l’azienda S.Pellegrino. Il paese è anche un importante centro termale: le terme, nate a inizio ‘900 con la costruzione di splendidi edifici in stile liberty, avevano perso rilevanza verso la fine del secolo, ma nel 2014 sono state completamente rinnovate e oggi rappresentano un’eccellenza del territorio.

Tra le altre attrazioni di San Pellegrino Terme segnaliamo:

- il Grand Hotel, una struttura dall’architettura maestosa e spettacolare posta accanto al fiume, realizzata nel 1904 e presso cui soggiornò l’anno seguente Margherita di Savoia, regina d’Italia, e in seguito personaggi come Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo;  

- il Casinò, edificio caratteristico anch’esso di inizio ‘900, con una facciata contraddistinta dalla presenza di due alte torri, e un interno con un atrio dove spiccano varie colonne in marmo rosso di Verona e uno scalone centrale in marmo di Carrara. Dal 1917 il casinò non è più in attività: oggi vi si svolgono congressi o matrimoni, ed è visitabile durante il periodo estivo;

- il Tempio dei Caduti, originariamente chiamato Tempio della Vittoria, è dedicato appunto ai caduti in guerra. Realizzato nel 1924 in pietra locale, possiede al proprio interno dei magnifici mosaici che rappresentano scene di guerra e avvenimenti biblici.  

San Pellegrino è il luogo perfetto dove soggiornare per visitare, con escursioni giornaliere, anche le altre zone della Val Brembana, come ad esempio la vicina Val Serina.

Raggiungibile oltrepassando il Brembo al bivio di Ambria, tra Zogno e San Pellegrino, la Val Serina offre moltissime opportunità di escursioni nella natura, soprattutto attraverso la rete di sentieri denominata via Mercatorum

La via Mercatorum, come il nome stesso indica, è un intrico di mulattiere che si svilupparono già in epoca medievale per favorire lo sviluppo dei commerci tra la città di Bergamo e le vicine valli montane. Questi percorsi sono oggi ben segnalati e sono stati sviluppati in ottica turistica. Infatti, soprattutto in estate, sono meta di gite e camminate non particolarmente impegnative, adatte anche per le famiglie, e offrono splendidi scorci e stupendi panorami.

Tornando invece a San Pellegrino Terme, per il pernottamento possiamo optare per lo storico Hotel Bigio, perfetto per la sua posizione proprio in centro paese; oppure per il QC room San Pellegrino, un lifestyle hotel moderno a pochi passi dalle terme (il brand infatti è il medesimo, QC Terme).

Lasciamo ora San Pellegrino e proseguiamo il nostro itinerario nel cuore della Val Brembana. In realtà percorriamo solo poche centinaia di metri fuori dal paese prima di incontrare una strada verso destra che, dopo avere attraversato il fiume, risale verso l’alto in direzione di Dossena

Dossena si trova a cavallo tra la Val Brembana e la Val Serina, e la sua attrazione principale è costituita dalle storiche miniere da cui un tempo veniva estratta la calamina e, solo in tempi recenti, la fluorite. Il paese era infatti un importante centro minerario già in epoca romana, un’attività che è proseguita quasi ininterrotta fino al 1981. 

Così sono arrivati fino a noi ben 18 km di scavi, di cui 2 km visitabili attraverso visite guidate molto suggestive, a cui possiamo prendere parte con tanto di elmetto in testa per vivere un’esperienza immersiva e in sicurezza, tra tunnel e camini di aerazione, rotaie e vecchi carrelli arrugginiti, e persino un laghetto sotterraneo.

Più di recente, precisamente nel 2022, Dossena ha anche visto l’inaugurazione di un ponte tibetano chiamato Ponte del Sole: l’idea è quella di sviluppare il turismo naturale attraverso la creazione di questo incantevole ponte da cui possiamo ammirare, non senza qualche brivido, un paesaggio mozzafiato.

Torniamo ora sui nostri passi e da Dossena scendiamo nuovamente a valle verso San Pellegrino. Una volta rientrati sulla statale della Val Brembana, proseguiamo verso nord per alcuni chilometri fino a San Giovanni Bianco

Da qui, voltando a sinistra al bivio verso la fine del paese, possiamo raggiungere la Val Taleggio, celebre per i suoi prodotti tipici tra cui alcuni tipi di formaggio conosciuti in tutto il mondo. In effetti, la Val Brembana e le valli limitrofe rappresentano un’eccellenza casearia di livello mondiale, con prodotti come il Taleggio, il Branzi e il Formai de Mut.

Dopo San Giovanni Bianco deviamo verso destra, costeggiando il fiume in una piccola gola fino a raggiungere il paese di Camerata Cornello. Da qui parte uno dei sentieri della via Mercatorum che, in poche centinaia di metri, raggiunge il pittoresco borgo di Cornello dei Tasso.

Di epoca medievale, Cornello dei Tasso deve il proprio nome alla presenza in paese della famiglia Tasso, di cui faceva parte anche Torquato Tasso, celebre scrittore e poeta, autore, tra l’altro, del poema eroico Gerusalemme Liberata.

I resti di Palazzo Tasso sono visibili ancora oggi, insieme ai porticati e agli archi in pietra che caratterizzano il piccolo borgo, che oggi è divenuto una sorta di museo a cielo aperto, una finestra sulla Storia medievale del territorio. La chiesa in stile romanico domina dall’alto il villaggio splendidamente conservato.

Il sentiero della via Mercatorum prosegue anche dopo Cornello dei Tasso, entrando in un bosco e raggiungendo il vicino paese di Oneta.

Oneta è un altro borgo affascinante dove si trova la Casa Museo di Arlecchino, un palazzo signorile che oggi ospita numerose maschere di personaggi della commedia dell’arte, e dove in passato soggiornò, secondo la tradizione, l’attore rinascimentale Alberto Naselli

Alta Val Brembana e Passo San Marco

Le Alpi Orobie da Passo San Marco

Le Alpi Orobie da Passo San Marco

Dopo il paese di Camerata Cornello, ci addentriamo sempre più verso l’alta valle. Proseguiamo paralleli alla Ciclovia della Val Brembana, una delle piste ciclabili più affascinanti d’Italia, che arriva fino a Piazza Brembana seguendo il percorso della vecchia ferrovia che un tempo collegava il paese a Bergamo.

Dopo avere oltrepassato Olmo al Brembo, iniziamo a salire decisamente di quota e il paesaggio diventa più arcigno e selvaggio. Mezzoldo è l’ultimo paese vero e proprio prima dell’inizio della salita verso il Passo San Marco, che divide la Val Brembana dalla Valtellina.

Dal rifugio Madonna delle Nevi partono numerosi sentieri di trekking, ma anche solo proseguire sulla statale rappresenta un vero spettacolo, grazie ai tornanti che sembrano quasi delle finestre che si aprono su un favoloso panorama tipicamente di alta montagna.

La cima del Passo San Marco sfiora infatti i 2000 metri, ma prima del passo possiamo fermarci al rifugio di Ca’ San Marco, per rifocillarci in uno scenario idilliaco in mezzo ai prati sconfinati e alle maestose vette circostanti.

Uno dei sentieri che partono dal rifugio porta alle storiche trincee della prima guerra mondiale: è un’escursione di un paio d’ore, tra andata e ritorno, che unisce le bellezze naturali alla Storia del luogo. Dalle trincee si gode infatti una vista straordinaria tanto sulla Val Brembana e sul sottostante Lago Valmora, quanto sull’adiacente Valtellina.

Qui finisce il nostro itinerario: dopo avere visitato l’area del Passo San Marco (meglio al mattino, perché d’estate i temporali pomeridiani non sono rari) possiamo rientrare verso San Pellegrino e passare la serata gustandoci un gelato, rilassandoci alle terme, o semplicemente passeggiando sul lungofiume e assaporando l’aria magica e frizzante che, dalle alte montagne fino ai paesi del fondovalle, rende unica l’esperienza di un viaggio in Val Brembana.

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