Il percorso escursionistico CAI congiunge tutte le regioni italiane da Nord a Sud, isole comprese, permettendo di vedere il Bel Paese da un punto di vista unico. Vuoi saperne di più? Leggi il nostro articolo!

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Vacanze covid-free: i percorsi di trekking

L’estenuante serie di divieti dettata dalla pandemia ha portato ad abituarci all’idea di vacanze covid-free. Per fortuna, l’Italia è un Paese versatile, dove si può spaziare con la fantasia nella ricerca di cose da fare e luoghi da visitare nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. Tra le esperienze più ricercate per quest’anno, troviamo i percorsi di trekking. Sono all’aria aperta, riducono al minimo il rischio di assembramento e non prevedono lunghe code in macchina per arrivare a destinazione né spostamenti con mezzi pubblici. Inoltre, creano una valida alternativa alle vacanze classiche, regalando il gusto della scoperta tipico delle nuove esperienze.

Il percorso che vi segnaliamo di seguito, non si ferma ad una sola regione, né ad una sola porzione di territorio. Il sentiero CAI è l’unico percorso di trekking che lega tutte le regioni d’Italia come un filo d’Arianna, così da meritarsi l’appellativo di Cammino di Santiago italiano. Scopriamolo insieme!


“Con il progetto Sentiero Italia abbiamo un sogno, quello di unire l’Italia intera in un grande abbraccio, attraverso la percorrenza a piedi degli straordinari territori che il nostro Paese è in grado di offrire non appena si abbandona la strada asfaltata”

Vincenzo Torti, Presidente Generale CAI

Il Sentiero Italia CAI (SICAI)

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All’inizio degli anni ’80, ad un gruppo di amici – tutti esperti di escursionismo – viene l’idea di creare un sentiero unico che colleghi i tratti principali dei grandi percorsi appenninici già esistenti. Negli anni ’90, sulle pagine del quotidiano “La Repubblica” viene già segnalato il Sentiero Italiano (SI) e, con l’appoggio e la collaborazione della Commissione centrale escursionismo del Club Alpino Italiano (CAI) comincia la concreta realizzazione del Sentiero Italia CAI (SICAI). Nel progetto, tutti i segmenti del sentiero vengono tracciati e resi percorribili; ove possibile, inoltre, vengono aggiunti dei posti-tappa. Centinaia di volontari CAI sparsi in tutta Italia si mettono all’opera e, nel 1995, il primo Camminaitalia ha luogo. Percorrendo oltre 6000 chilometri di lunghezza dalla Sardegna al Friuli Venezia-Giulia, in ben 8 mesi di cammino, migliaia di appassionati di trekking e volontari hanno preso parte all’evento che, secondo la CNN, rappresenterebbe la camminata più lunga al mondo.

Con i suoi 7200 km, il Sentiero Italia si sviluppa lungo circa 500 tappe e abbraccia l’intera dorsale appenninica - isole comprese - e il versante meridionale delle Alpi. Attualmente, è quasi completamente segnalato con i colori bianco e rosso e la dicitura “S.I.”. Inoltre, si sta attrezzando per rendere l’escursione percorribile anche in bicicletta e da soggetti affetti da disabilità motorie.

Non c’è bisogno di essere esperti di trekking per intraprendere il percorso, ma è pur vero che, trattandosi di un itinerario in gran parte escursionistico, è sconsigliabile aggregare più tappe senza un’adeguata preparazione previa volta a migliorare in maniera graduale la propria resistenza alla fatica e cominciando a prendere gradualmente confidenza con l’ambiente alpino e appenninico. Inoltre, è importante segnalare che non tutti i tratti sono facilmente percorribili. Per questo motivo, accanto alle indicazioni di tempo di percorrenza, vi sono indicate le sigle T (Turistico), E (Escursionisti), EE (Escursionisti Esperti), EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura) che rispettivamente indicano:

-un itinerario pedonale che si svolge su ampi sentieri e non presenta problemi di orientamento né particolari attitudini allo sforzo fisico;

-percorsi che si snodano lungo sentieri e su pendii anche abbastanza inclinati, ma permettono comunque un passo sicuro e tranquillo. I percorsi “E” rappresentano la maggior parte dei tratti del Sentiero Italia CAI;

-itinerari escursionistici più impegnativi, contraddistinti da pendii molto ripidi e tratti di strada su terreni scivolosi che richiedono una certa destrezza e un forte senso dell’equilibrio;

-percorsi attrezzati con cavi e catene. Sono tratti che richiedono un’adeguata preparazione e una forte competenza nell’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

Lungo il percorso, è possibile pernottare in tenda (informandosi previamente sul territorio prescelto) o presso la rete di punti di ristoro e accoglienza che il Sentiero Italiano CAI sta provvedendo ad ampliare. Al momento, tutte le strutture disponibili sono segnalate sull’apposita mappa del sentiero.


Le tappe SICAI lungo lo Stivale

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Ogni regione italiana presenta un territorio unico. Percorrerle a piedi, in assenza di rumori urbanistici e dando totale spazio alla natura incontaminata, è un’esperienza irripetibile.

Per darvi solo un’idea delle bellezze che potrete incontrare percorrendo il SICAI, segnaliamo una tappa per il Nord, una per il Centro, una per il Sud e una per l’Italia insulare.

• Nord – Liguria

Il SICAI in Liguria conta 22 tappe appenniniche e 12 tappe alpine, fino al confine ligure-piemontese. I panorami sono mozzafiato e regalano un tratto del paesaggio ligure ricco di storia antica e recente, sconosciuto ai turisti balneari.

-TAPPA: (SI G30) Colle San Bartolomeo – Passo di Prale

Questa breve tappa sale dal Colle San Bartolomeo sulla cima del Monte Armetta, la vetta più elevata delle Prealpi Liguri. Dalla sommità, si gode di una vista spettacolare sul confine tra il Piemonte e la Liguria. In discesa dal monte, si attraversano i fitti boschi del Passo delle Prale che collegano le due graziose cittadine piemontesi di Caprauna e Ormea, in provincia di Cuneo. Entrambe immerse in un maestoso paesaggio incontaminato, la prima è famosa per la presenza di molti siti organizzati dove praticare l’arrampicata su roccia, mentre nella seconda troverete, in parchi e giardini, sculture realizzate con il pregiato marmo nero tipico della città.

• Centro – Lazio

Il Lazio gode di 20 tappe SICAI che si snodano attraverso le catene montuose appenniniche dei Monti Ernici, i Simbruini, i Monti Carseolani e i Monti del Cicolano e raggiungono la storica cittadina di Leonessa. Il percorso si inoltra fino a toccare Cittareale, Torrita e Amatrice, tristemente famosa per il violento sisma che nel 2016 distrusse gran parte dell’abitato.

-TAPPA: (SI O03) Prato di Campoli – Certosa di Trisulti

In questa tappa di media lunghezza, ci troviamo sui Monti Ernici. Risalendo i fitti boschi in direzione del Vallone Femminamorta, si giunge ai piedi del Monte Ginepro. Si scende, poi, verso il fondo della Valle Fiume e si risale fino a giungere alla Certosa di Trisulti, antichissimo monastero benedettino immerso tra boschi di maestose querce a 825 m di altitudine, al cui interno è possibile visitare la Chiesa ricca di meravigliose opere d'arte, i giardini e l'antica Farmacia adornata con la stupefacente tecnica pittorica trompe-l'œil che crea l'illusione di guardare oggetti viventi e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale.

• Sud – Abruzzo

Da Pescasseroli a San Martino, l’Abruzzo conta 17 tappe SICAI. Il percorso abbraccia il magnifico Parco nazionale d’Abruzzo (la seconda area protetta più antica d’Italia) e il Parco della Majella, che conserva l’area più selvaggia dell’Appenino. Il SICAI abruzzese attraversa, poi, il massiccio del Gran Sasso e, infine, sfiora il Lago di Campotosto fino ad addentrarsi nella meravigliosa area naturale dei Monti della Laga.

-TAPPA: (SI P05) Campo di Giove – Roccacaramanico

Il percorso Campo di Giove – Roccacaramanico attraversa alcune delle zone più spettacolari del Parco Nazionale della Majella. In un percorso lungo e dal dislivello notevole, prima in discesa e poi in salita, il sentiero porta al paese di Pacentro, da dove si imbocca un altro sentiero che giunge sotto l’imponente Monte Amaro, la cima più elevata del massiccio della Majella. Il sentiero in discesa, poi, giunge fino a Roccacaramanico, un borgo quasi incantato dove le antiche abitazioni in pietra, il silenzio e la maestosa natura vi ammalieranno trascinandovi in un’atmosfera favolistica.

• Isole – Sicilia

Con oltre 500 km di cammino, il SICAI siciliano abbraccia ben 29 tappe. Da Trapani a Messina, il Sentiero Italia CAI percorre la dorsale dell’Appennino Siculo, offrendo la possibilità di conoscere luoghi di estrema bellezza e totalmente estranei al turismo di massa.

TAPPA: (SI V01) Trapani – Erice

Il percorso del Sentiero Italia che collega Trapani a Erice presenta diversi tratti. Più di 4 km sono percorsi su strada asfaltata per il centro storico di Trapani. Il percorso prosegue fino al maestoso Santuario di Sant’Anna, la cui locazione regala una suggestiva vista su Trapani e le Isole Egadi. Seguendo il tragitto, si giunge poi fino al centro storico di Erice. Da qui, è possibile continuare per il percorso lungo il Sentiero delle mura elimo-puniche, sito archeologico di grande valore storico immerso nel polmone verde di Erice e costeggiato da un sentiero boschivo piacevolmente silenzioso.

Fonte: https://sentieroitalia.cai.it/ 


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