Aversa è una città nella provincia di Caserta, situata al centro di un territorio pianeggiante chiamato agro-aversano. E’ una città millenaria ricca di storia e di cultura con importanti monumenti e diversi prodotti tipici come l’asprino, la mozzarella di bufala e la polacca aversana.

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BUON COMPLEANNO AVERSA!

Tra non molto la Città di Aversa celebrerà i mille anni della sua fondazione. Difatti fu fondata nel 1022 da Rainulfo Drengot, che si stabilì in un palazzo fortificato nei pressi della Chiesa di Santa Maria a Piazza. Il primo nucleo urbano della città sorse nel 1030 circa in quanto fu donata come prima contea normanna in Italia, da Sergio IV conte di Napoli al normanno Rainulfo Drengot, per l’aiuto prestatogli contro il principe longobardo di Capua. Rainulfo Drengot, il fondatore, discendeva direttamente da un luogotenente del mitico Rollone che, con un manipolo di Vichinghi (letteralmente: “pirati”) provenienti dalla penisola Danese, fu capace di insediarsi stabilmente nel Nord della Francia ottenendo perfino il riconoscimento del Re Carlo il Semplice.

A questo primo agglomerato se ne aggiunsero altri dentro e fuori le mura così Aversa divenne una città di considerevoli dimensioni.

La città si sviluppo’ in maniera autonoma per tutto l’XI secolo e potè godere di un incremento economico e culturale. Divento diocesi soggetta alla S. Sede a partire dal 1050 circa.


LO STEMMA DELLA CITTA’ DI AVERSA

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Lo stemma di Aversa è il gallo basilisco. Il gallo rappresenta i Normanni, proveniente da quella che in passato era conosciuta come Gallia e il basilisco rappresenta gli Osci, gli antichi abitanti della zona; il basilisco, un animale leggendario, rappresentato con il corpo da serpente, la testa di gallo, ali e zampe d'aquila è simbolo di vita eterna.

Sullo stemma è presente un motto in latino, la cui traduzione è: "Il Basilisco che giacque sull'arena, libero risollevò il capo invitto"

AVERSA, CITTA’ DELLE CENTO CHIESE

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Aversa è nota come la città delle Cento Chiese: ancora oggi è la seconda Diocesi per importanza in Campania. La spiritualità dei cittadini di un tempo e la storia molto ricca di avvenimenti importanti ha determinato la costruzione di tante chiese appartenenti ad epoche diverse e presenti in uno dei centri storici più estesi dell’Italia Meridionale.

Visit Italy ha scelto le chiese più antiche della città, le chiese romaniche.

Una delle chiese più importanti è certamente San Paolo, il Duomo di Aversa iniziato da Riccardo I nel 1053 e completata nel 1090 da suo figlio. I lavori furono affidati all’architetto romano Carlo Buratti mentre le decorazioni in stucco sono opera di Sebastiano Porciani. La facciata è in stile barocco e ha subito molti restauri a causa dei diversi terremoti subiti dalla città. Il campanile presenta tre grandi campane e ha mantenuto uno stile tipicamente normanno e al suo interno è conservato il busto marmoreo del fratello di Rainolfo. La cupola ottagonale, tra le più grandi al mondo, è di bellezza considerevole e presenta un baldacchino con otto colonne in marmo e una copertura metallica. La pianta della chiesa è a croce latina e la navata centrale è molto luminosa confronto alle navate laterali.

La Chiesa di Santa Maria a Piazza è una delle chiese più antiche del paese, presenta una facciata in tufo e una torre campanaria rimasta incompiuta. L’interno è bianco ad eccezione degli archi a tutto sesto e dei pilastri che sono in tufo.

La Chiesa di San Giovanni è nata in un borgo appunto dedicato a San Giovanni, abitato dai Pescatori e situato vicino alle prime Mura di Aversa. La chiesa è a tre navate ed inizialmente doveva prevedere tre porte. Nello stesso borgo troviamo ancora adesso Porta San Giovanni, un esempio ancora rimanente delle Porte dell’antica città di Aversa.

Merita un cenno per la sua grande importanza storica ed artistica, il Complesso Monumentale di San Francesco conosciuto anche come San Francesco alla Villa o come San Francesco delle Monache. Rappresenta ancora oggi uno dei monumenti più insigni della città di Aversa nonostante abbia subito diverse modifiche e ristrutturazioni nel tempo. EE' testimonianza di sette secoli di storia.


AVERSA, CUPOLA OTTAGONALE DEL DUOMO DI SAN PAOLO

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AVERSA, COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN FRANCESCO

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AVERSA, CITTA’ DELLA MUSICA

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Aversa ha una forte tradizione musicale. Oggi sono molti gli eventi dedicati alla musica.

Domenico Cimarosa è il musicista più illustre nato ad Aversa nel 1749 da Gennaro ed Anna Di Francesco. Il suo atto di nascita è ancor oggi custodito presso la Chiesa di Sant’Audeno ove fu battezzato. Di umili origini, il piccolo Domenico trascorse la sua prima infanzia nella città normanna, al Vico II Trinità, oggi Via D. Cimarosa. Oggi è possibile visitare la Casa Cimarosa, che ospita la fondazione, un museo e un auditorium a lui dedicato.

Domenico Cimarosa è considerato il maggior musicista italiano della seconda metà del XVIII secolo e uno dei grandi rappresentanti della scuola musicale napoletana. E’ un compositore di spicco dell’opera italiana ed in particolare dell’opera buffa. La sua più celebre opera è Il Matrimonio Segreto del 1792.


DOMENICO CIMAROSA

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AVERSA E LA SUA TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA

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La città di Aversa è legata alla famosa mozzarella di bufala, conosciuta nel territorio già dal Medioevo.

Il vino Asprinio è un altro prodotto tipico del territorio: è un vitigno a bacca bianca di tipo DOC la cui produzione è consentita nella zona di Aversa nel casertano. Il vitigno da migliori risultati se coltivato ad alberata.

Spesso la pianta è abbinata a tutori vivi (olmi o pioppi) che formano una barriera vegetale in grado di superare i 20 metri di altezza. Si dice che i Borboni li usassero come barriere difensive contro le cavallerie nemiche.

LA POLACCA AVERSANA

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Se passi ad Aversa, colazione con la polacca è un must. La Polacca è il dolce tipico della tradizione aversana, una morbida pasta brioche con un cuore di crema pasticciera e amarena visciola.

La leggenda narra che nei primi anni del ‘900 ad Aversa, in provincia di Caserta, all’interno del Convento delle Cappuccinelle, viveva una suora di origini polacche. La suora, negli anni ’20, preparava una sua torta tipica per le sue consorelle. Questa ricetta venne reinterpretata in chiave tradizionale campana e così è nata la polacca aversana che possiamo mangiare ancora oggi.

La forma particolare della Polacca, a metà tra la brioche e il cornetto, si ottiene avvolgendo la pasta su sè stessa rigorosamente a mano. La polacca può essere preparata anche nella versione Torta per allietare le tavole domenicali e festive.

Si racconta che molti personaggi illustri abbiano assaggiato la polacca aversana da Giovanni Paolo II al presidente della Repubblica Giovanni Leone, all’imprenditore Agnelli.

La rinomata Pasticceria Pink House di Aversa, ha conservato gelosamente la ricetta originale di questo dolce con lo scopo di tramandarla alle future generazioni, preparandola esclusivamente in maniera artigianale con la sapienza e il cuore dei suoi maestri pasticcieri e facendola diventare un must in tutto il mondo.

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