Scopri le meraviglie di Bolzano come un local. Dalla cultura alla tradizione culinaria, ecco 10 esperienze indimenticabili da fare nella città alpina
Bolzano è molte cose. Soprattutto, una città squisitamente montana, con le Dolomiti a incorniciarla come una meravigliosa quinta teatrale. Gotica e razionalista, algida e romantica, terra di castelli e cantine, montagne e fiumi, porta verso il Nord Europa e, al contempo, primo scampolo di Sud: il capoluogo dell'omonima provincia autonoma del Trentino Alto Adige è la summa di tante caratteristiche e sfaccettature.
Visitare Bolzano come un local vuol dire immergersi in una cultura particolarissima alla cui tradizione prettamente tirolese si intrecciano innesti di spiccata italianità. Ecco i nostri consigli di viaggio per scoprirla al meglio.
Cosa fare a Bolzano come un local
Oltre ai paesaggi mozzafiato che tutti si aspettano e alla variegata tradizione culturale, Bolzano vanta una ricca offerta culinaria che lascia disarmati per quanto è golosa.
Unendoti al viavai che invade i negozi e i caffè schierati sotto gli archi di via dei Portici entrerai nel cuore antico della città. Conoscerai il suo lato più caloroso girando tra i banchetti dello storico mercato in piazza delle Erbe, dove l’aria è carica del profumo del pane appena sfornato e i colori dei fiori e delle verdure fresche riempiono le shopper dei bolzanini.
Percorrendo gli originali itinerari tematici che attraversano la città, poi, l’immersione in storie cariche di fascino e a volte poco conosciute si fa totale.
Vuoi visitare Bolzano come un local? Qui ti diamo qualche tips per calarti nella parte.
10. Cosa fare a Bolzano come un local: passeggiare tra le fontane
Un modo originale per visitare Bolzano e imparare a conoscere la sua storia è farlo attraverso un percorso tematico. Noterai tanti dettagli urbani che passerebbero altrimenti inosservati.
Il Percorso dell’acqua, ad esempio, propone due itinerari da fare a piedi o in bici seguendo una linea ideale che congiunge fontane, fontanelle e antiche rogge disseminate lungo il centro storico. Il primo percorso dura all’incirca un’ora mentre l'opzione su due ruote è più lunga in quanto abbraccia aree e quartieri maggiormente distanti. La partenza è da piazza Stazione oppure da piazza Walther, dove è possibile noleggiare le biciclette.
Stessa città, altre chiavi di lettura con l'itinerario che tocca gli edifici simbolo dell’architettura razionalista a Bolzano, come la stazione ferroviaria, il Museo Civico, Rione Battisti e la chiesa del Cristo Re. Anche in questo caso sono previsti due percorsi che accontentano sia chi ama passeggiare sia chi preferisce pedalare.
Per i dettagli ti invitiamo a consultare il sito del comune.
9. Un giro per i mercatini di piazza delle Erbe
Il gusto tipicamente tirolese del centro storico si intercetta nelle belle strade porticate piene di negozi e osterie, nei palazzi stretti e alti dalle finestre a bovindo oppure nelle ampie piazze circondate dalle sagome dei monti.
Un tour di Bolzano come un local passerà necessariamente proprio da una delle più famose e frequentate, tra via Museo e via dei Portici. Ogni giorno, sotto l’occhio vigile di Nettuno che sorveglia, dalla fontana del XVIII secolo opera di G. Mayr da Fiè, il turnover di residenti e turisti, si svolge da oltre cinquecento anni il mercato giornaliero di piazza delle Erbe.
Lo shopping è tra banchetti fioriti e profumi che cambiano di mese in mese, dalle caldarroste in autunno ai tipici aromi speziati che inebriano l’aria nel periodo natalizio. I sacchetti della spesa si riempiono presto di frutta e verdura fresche, pane proposto in un’infinità di varianti e prelibati formaggi e salumi tipici alto atesini.
Ma qui trovi anche una varietà di prodotti gastronomici da consumare in loco, perché Bolzano sa il fatto suo anche in quanto a street food. E allora perché non…
8. Assaggiare un bauerntoast
Il panino più famoso dell’Alto Adige ha un nome che è tutto un programma: bauerntoast significa “toast del contadino”. È uno spuntino semplice e goloso, preparato nella sua interezza con i prodotti di punta della gastronomia locale.
A partire dal pane, che è scuro, perché fatto con farina di segale, e speziato: anice, trigonella, coriandolo, cumino, semi di fincocchio. Fino alla farcitura: la classica è con speck e formaggio di montagna che fonde deliziosamente quando il panino viene scaldato prima di essere servito.
Un altro must da provare sono i würstel, lo street food per antonomasia della cucina alto atesina, da acquistare serviti in un panino presso uno dei tipici würstelstand di Bolzano.
Non esagerare col salato ma conserva un po’ di spazio per il dolce: apfelkiechl, strudel e strauben saranno una tentazione irresistibile.
7. Salire sul trenino del Renon
Prendi la funivia in via Renon e raggiungi Soprabolzano. Il tragitto è panoramico, con una splendida vista che abbraccia città, Catinaccio, Sciliar e Oltradige, e dura 12 minuti. Una volta rimessi i piedi a terra, è la volta di salire sullo storico treno del Renon per un tuffo nella Belle Époque tra paesaggi mozzafiato.
Inaugurato nel 1907, in origine il trenino collegava Bolzano all’altopiano. Oggi la tratta è diversa, va da Soprabolzano a Collalbo, ma il fascino, quello dei viaggi d’altri tempi, nelle carrozze d’epoca, con il naso incollato al finestrino e lo sguardo perso nei disegni rocciosi delle Dolomiti, è lo stesso.
Da Collalbo, graziosa località montana nel territorio di Renon, si diramano tanti sentieri incantevoli, sia piacevoli passeggiate che escursioni più impegnative. L’attrazione imperdibile? Le piramidi di terra, straordinarie formazioni argillose nella valletta di Rio Fosco, che puoi raggiungere a piedi in circa mezz’ora percorrendo la strada per Longomoso.
6. Fare la conoscenza di un local molto speciale
Più di 5.300 anni e non sentirli. La mummia dei ghiacci più antica che ci sia ha un nome e un indirizzo. Per conoscere Ötzi dovrai recarti a quella che dal 1998 è la sua nuova casa, il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano.
Scoperta per caso sul ghiacciaio della Val Senales nel 1991, ciò che rende straordinaria questa mummia risalente all’Età del rame ritrovata con tanto di indumenti ed equipaggiamento è l’eccezionale stato di conservazione.
Prima delle piramidi, prima di Stonehenge: quello vissuto da Ötzi era un mondo diversissimo dal nostro che rivive nell’ala del museo dedicata a questo singolare viaggiatore nel tempo.
5. Passeggiare in via dei Portici
Via dei Portici è una strada lunga 300 metri piena di negozietti e locali che si alternano sotto una serie di archi a tutto sesto. Risale alla fine del XII secolo ed è parte del nucleo più antico della città.
Ancora oggi dopo tanti secoli resta il cuore pulsante dello shopping di Bolzano, un punto di ritrovo amato dai residenti in cui fermarsi per un boccone o un caffè in uno scenario molto suggestivo.
Il tragitto da piazza delle Erbe a piazza del Municipio è tutto da attraversare con un occhio alle vetrine e uno ai caratteristici palazzi dalle facciate strette e le finestre proiettate all’esterno, gli erker.
Ne ripercorre la storia, attraverso documenti e arredi d’epoca, il Museo Mercantile ospitato nell’omonimo palazzo settecentesco tra via Argentieri e via dei Portici.
Viaggi in estate? C’è “Calici di stelle”, la manifestazione che trasforma via dei Portici in una cantina a cielo aperto dove degustare i vini altoatesini durante la notte di San Lorenzo.
4. Andar per castelli
La gita fuori porta è in un luogo fiabesco abbracciato dal verde della Val Venosta. Castel Coira è tra i castelli che meglio si sono conservati in Alto Adige e visitarlo sarà come tornare indietro nel tempo. Non manca nulla: giardini, torri, un massiccio bastione e anche una piccola, raffinatissima cappella. Tutto riporta a quando erano dame e cavalieri a muoversi per la proprietà.
Secoli e storia hanno lasciato il segno nell’architettura e nello stile, con elementi romanici, gotici e rinascimentali che si alternano tra le sale.
La maestosa residenza risale al XIII secolo ed è tuttora abitata dai proprietari, i Conti Trapp, che ne entrarono in possesso nel Cinquecento.
Gli interni ti stupiranno anche grazie al cospicuo numero di oggetti e arredi d’epoca in ottime condizioni. A spiccare è però l’armeria, tra le più importanti al mondo, con un’ampia collezione di armature e armi in eccellente stato.
Continua il vagare per epoche lontane con una visita al Castello di Avio, tra i vigneti di Sabbionara. È una delle fortificazioni più belle e antiche della regione. A guardarlo da lontano, con le cinque torri merlate che svettano sulle pendici del monte Vignola, il colpo d'occhio è sensazionale.
Prenota ingresso Castello di Avio❯3. Visitare il Museo della Scienza di Trento
Natura, montagna e tecnologia protagoniste in una luminosa struttura sostenibile e all’avanguardia progettata da Renzo Piano. Sono gli ingredienti del MUSE, il museo della scienza di Trento, a meno di un’ora di distanza da Bolzano.
Il percorso espositivo su sei piani offre esperienze coinvolgenti per tutta la famiglia, con esposizioni interattive, installazioni, un orto, un biotopo e laboratori didattici per bambini e ragazzi. I più piccoli apprezzeranno in particolare l’ampia area dedicata ai dinosauri.
Dopo l’esperienza al museo, trattieniti ancora per un po’ in città prima di tornare a Bolzano: ti aspetta un’immersione nella perfezione scenografica di Trento.
Prenota ingresso MUSE-Museo della Scienza di Trento ❯2. Passeggiare nella natura
Approfitta di un viaggio a Bolzano per passeggiare nel verde che avvolge la città alpina. Uno dei sentieri più amati dai local e è la Passeggiata di Sant’Osvaldo, un percorso circolare di circa 6 km che collega Sant’Antonio con la zona vinicola di Santa Maddalena. È bello da attraversare in qualunque periodo dell’anno e può essere raggiunto partendo dalla centralissima piazza Walter.
Si passeggia tra gelsomini, cipressi, cedri e vigneti. Lungo il tragitto si incontrano panorami mozzafiato dinanzi a cui sostare seduti su una delle panchine di legno disposte sui belvedere. Allerta suggestioni fiabesche alla vista di Castel Roncolo, il cosiddetto “maniero illustrato”.
1. Entrare nella cappella di San Giovanni
A soli 100 metri dal Duomo si cela uno dei tesori più preziosi di Bolzano. Per trovarlo, devi varcare la soglia della chiesa dei Domenicani. La sobria facciata non lascia presagire la straordinaria bellezza degli interni, che custodiscono autentici capolavori della pittura trecentesca bolzanina.
I più pregiati sono gli affreschi che adornano la cappella di San Giovanni. Commissionato intorno al 1330 dalla famiglia di banchieri de' Rossi-Botsch, il ciclo di scuola giottesca ricorda molto quello, più noto, della cappella degli Scrovegni di Padova.